Liberare Memoria su Windows per Evitare Rallentamenti
La memoria RAM funziona come un’area di lavoro temporanea, simile a una scrivania sommersa da fogli durante un progetto intenso. Quando si accumulano troppi dati, il sistema si inceppa, causando ritardi evidenti.
Su Windows, specialmente nella versione 11, questo problema si manifesta con multitasking o applicazioni pesanti.
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Conoscere la Memoria Volatile
Questo componente hardware conserva informazioni per un accesso immediato, ma ha capacità limitate. Con software sempre più complessi, come quelli con funzioni di intelligenza artificiale, il fabbisogno cresce. Per esempio, quando si aprono tante schede su Chrome, si noterà come, ad un certo punto, il PC rallenti fortemente a causa dell'esaurimento della memoria.
Monitorare l’Uso della Memoria per Individuare i Problemi
Prima di agire, è utile capire cosa stia occupando la memoria, così da individuare i programmi o i processi che la stanno sovraccaricando. Per farlo, basta aprire il Gestore delle Attività con la combinazione di tasti Ctrl + Maiusc + Esc. Nella scheda Processi, ordinando per utilizzo di memoria, si possono scoprire applicazioni che consumano risorse senza motivo, come un editor video lasciato aperto in background dopo aver terminato un progetto.
Per chi desidera un’analisi più dettagliata, il Monitor delle Risorse, accessibile digitando “resmon” nel menu Start, offre una panoramica su cache e pool di memoria, evidenziando eventuali sprechi nascosti che occupano spazio inutilmente. Gli utenti più esperti possono affidarsi a Process Explorer di Sysinternals, uno strumento avanzato che mostra in tempo reale i processi e gli handle attivi, permettendo di individuare con precisione i colpevoli di un consumo eccessivo.
Sfruttare gli Strumenti Nativi di Windows
Windows offre funzionalità integrate che possono aiutare a gestire meglio la memoria. La Pulizia del Disco, ad esempio, è uno strumento prezioso per eliminare file temporanei che, pur non occupando direttamente la RAM, influiscono indirettamente riducendo il ricorso al file di paging. Si trova cercandola nel menu Start: basta selezionare l’unità C: e rimuovere cache di sistema o file scaricati ormai obsoleti. Un’altra opzione consiste nel semplificare gli effetti visivi dell’interfaccia.
Andando su Impostazioni > Sistema > Informazioni e selezionando “Impostazioni di sistema avanzate”, si può accedere alla sezione Prestazioni e scegliere “Regola per le migliori prestazioni”. Questo elimina animazioni, ombre e transizioni, riservando risorse per attività più critiche, come il multitasking o l’elaborazione di documenti complessi.
Regolazioni Avanzate per un Controllo Superiore
Per chi desidera spingersi oltre, regolare la memoria virtuale, nota come file di paging, può fare la differenza. Questo sistema usa una porzione dello storage per ampliare la RAM quando necessario. Nelle impostazioni avanzate di sistema, si può impostare una dimensione personalizzata: un minimo pari alla quantità di RAM fisica e un massimo doppio, preferibilmente su un SSD per garantire velocità. Questo accorgimento prepara il PC a gestire carichi pesanti, come l’editing di video o file di grandi dimensioni.
Per un controllo ancora più granulare, si possono usare comandi dal Prompt dei Comandi, avviato come amministratore. Ad esempio, digitando ipconfig /flushdns si svuota la cache di rete, mentre bcdedit /set removememory, da usare con cautela, limita usi specifici della memoria. Questi interventi, ideali per utenti avanzati, contrastano dispersioni persistenti senza bisogno di software esterni. Alcuni scelgono di automatizzare queste operazioni con script batch, ma è consigliabile testarli accuratamente per evitare instabilità. Con Windows 11 che richiede più risorse rispetto alle versioni precedenti, una configurazione personalizzata del file di paging può ridurre sensibilmente i rallentamenti.
Strumenti Esterni per Ottimizzazioni Mirate
Esistono programmi gratuiti che sfruttano le funzioni native di Windows per sgravare la memoria in modo efficace. Ad esempio, WinMemoryCleaner è un’utility leggera e portatile che pulisce aree come le liste in attesa, ideale per chi preferisce evitare installazioni pesanti.
Un’altra opzione è Wise Memory Optimizer, che riorganizza la memoria e consente di impostare soglie automatiche per un intervento minimo. Per un’analisi più approfondita, RAMMap di Sysinternals mappa l’uso della memoria, permettendo di svuotare set di lavoro o liste modificate.
Un’alternativa meno conosciuta è MemReduct, un progetto open-source che monitora e pulisce la RAM con un’interfaccia semplice, perfetto per chi cerca un approccio diretto. Questi strumenti, meno noti rispetto alle soluzioni commerciali spesso sopravvalutate, offrono risultati concreti senza costi nascosti. È bene sottolineare che molti software a pagamento, con promesse di ottimizzazioni miracolose, si limitano a replicare funzioni già presenti in Windows, aggiungendo processi che rallentano il sistema invece di migliorarlo.
In un altro articolo, come controllare se i processi sono sicuri o dannosi su WindowsDa notare che questo sistema di liberare la RAM può essere anche reso automatico con l'utilizzo di alcuni piccoli software.
NE abbiamo parlato nell'articolo su come ottimizzare la memoria RAM su PC Windows.
6) Aggiungere più RAM
Naturalmente, invece di liberare RAM, può essere meglio, nel caso i rallentamenti fossero frequenti, aggiungere memoria al computer.
Di questo abbiamo parlato diverse volte sopratutto nelle guide su come aumentare RAM e aggiungere nuova memoria al pc e su come aggiungere o sostituire la RAM del PC
Domande sulla memorai del PC
- Come ridurre un alto consumo di memoria in idle? Si può controllare i servizi non essenziali tramite msconfig, disattivando quelli non indispensabili per un avvio più leggero e fluido.
- Cos’è la cache RAM e va eliminata? È un insieme di dati pronti per un accesso rapido; si consiglia di pulirla solo in caso di consumi anomali, usando comandi come EmptyWorkingSet nel Prompt dei Comandi.
- Perché Windows 11 consuma più RAM di 10? Funzionalità come widget, sicurezza avanzata e processi in background aumentano il carico base, ma futuri aggiornamenti potrebbero ottimizzare l’uso.
- Quali strumenti rilevano fughe di memoria? Process Explorer e RAMMap di Sysinternals offrono analisi dettagliate; entrambi sono scaricabili dal sito Microsoft per esami approfonditi.
- Il browser influisce sul consumo di memoria? Certamente: scegliere un browser leggero o chiudere schede inutili aiuta; le estensioni, come i bloccatori di annunci, vanno monitorate per il loro impatto.
- Memoria virtuale o fisica: quando è necessaria? Quando la RAM fisica si esaurisce, quella virtuale entra in gioco, ma può rallentare; una regolazione personalizzata evita scambi eccessivi.
- Quanta RAM serve oggi? Con 8GB ormai insufficienti per molte attività, 16GB rappresenta il minimo per garantire prestazioni fluide, soprattutto su PC espandibili.
- Come svuotare la cache RAM manualmente? In PowerShell, comandi come Get-Process | Stop-Process o taskkill permettono di terminare processi specifici che consumano troppe risorse.
- Il debloating aiuta a risparmiare RAM? Rimuovere componenti preinstallati di Windows 11 con strumenti come ChrisTitusTech WinUtil riduce i processi in background, ma richiede attenzione per non compromettere funzionalità utili.
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