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Trasformare il PC in un file-server "cloud" senza limiti

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Migliori programmi per creare un server sul proprio computer in modo che i file siano accessibili da ovunque via internet
Server cloud Il cloud è ormai il presente e il futuro dell'informatica: di fatto già ora i computer sono solo terminali in grado di leggere e elaborare solo dati online, immagazzinati su enormi server sempre raggiungibili su Internet. Tenere dati in storage "in the cloud" offre numerosi vantaggi ma sono presenti ancora molti limiti e timori legati alla sicurezza dei dati. Se abbiamo timore che i dati più importanti (come le foto personali oppure documenti di lavoro) possano essere rubati e visti da estranei, possiamo sempre trasformare un computer connesso alla rete in uno storage "in the cloud", raggiungibile da tutto il mondo, senza limiti e senza dover pagare nessun abbonamento aggiuntivo.

Convertire un computer domestico in un server cloud personale è oggi un'operazione alla portata di molti, che libera dalle restrizioni di Google Drive o Dropbox e offre uno spazio limitato esclusivamente dalla capacità fisica del proprio disco evitando spese superflue. Esistono diversi metodi per creare un server cloud domestico, tra cui alcuni programmi gratuiti utili per trasformare il computer un file-server per condividere file online, raggiungibile da qualsiasi parte del mondo.
LEGGI ANCHE -> Sincronizzare musica, video, foto e file su Cloud

Scegliere il server da usare come cloud


Come server domestico per il cloud possiamo utilizzare un PC fisso anche piuttosto vecchio, purché sia possibile collegare uno o più dischi fissi SATA: esso sarà il nostro nuovo spazio in cloud, quindi meglio scegliere un dispositivo che permetta di aggiungere anche nuovi dischi in caso di necessità.

Un vecchio portatile dismesso è spesso il candidato ideale: integra già una batteria che funge da gruppo di continuità (UPS) in caso di blackout, ha un consumo energetico irrisorio e include monitor e tastiera per la manutenzione. In alternativa, un Mini PC economico o un Raspberry Pi 5 con disco USB esterno sono più che sufficienti per gestire il traffico dati di una famiglia. Il requisito fondamentale è collegare il dispositivo via cavo Ethernet al modem/router, evitando il Wi-Fi per il server per garantire stabilità e velocità di trasferimento.

In alternativa al PC fisso possiamo affidarci ad una soluzione NAS disponibile in vari prezzi, dai 100 ai 500 Euro.

Synology DiskStation

In entrambi i casi i server andranno collegati tramite cavo Ethernet al modem di casa e dovremo anche procurarci dei dischi fissi HDD SATA ad alta efficienza.

La suite completa: Nextcloud

Quando l'obiettivo è replicare in tutto e per tutto l'ecosistema di Big Tech, la soluzione di riferimento è Nextcloud. Non si limita a conservare file: è una piattaforma che gestisce contatti, calendari, note e permette la modifica collaborativa dei documenti direttamente dal browser. È il software che più si avvicina all'esperienza utente di servizi commerciali come iCloud o Google One.

Sebbene sia nato in ambiente Linux, l'installazione su Windows è diventata molto più stabile grazie all'uso di Docker o del sottosistema WSL 2. Il punto di forza di Nextcloud risiede nelle sue applicazioni mobili, che consentono il caricamento automatico delle foto scattate dallo smartphone direttamente sul disco fisso di casa. L'interfaccia è professionale e modulare, permettendo l'aggiunta di funzioni extra come lettori musicali o gestori di password, anche se richiede un hardware non troppo datato per girare fluidamente.

Creare un server cloud con Syncthing


Dopo aver allestito il server cloud è il momento di occuparci della parte software, ossia condividere delle cartelle del server per renderle disponibili via cloud su qualsiasi altro dispositivo presente in rete o connesso in remoto. Il miglior programma per lo scopo è Syncthing, disponibile gratuitamente per Windows, Mac, Linux e gli OS per NAS dal sito ufficiale.
Syncthing
Questo programma funziona senza appoggiarsi a nessun server esterno, sincronizzando le cartelle con la tecnologia P2P. Una volta installato non dobbiamo far altro che creare un utente (scegliendo quindi username e password) scegliere le cartelle da includere nella condivisione e aggiungere manualmente i dispositivi che possono accedere al nostro cloud, scegliendo di volta in volta anche il tipo di sincronizzazione (mirror, unidirezionale o bidirezionale).
Per sincronizzare i dispositivi mobile è sufficiente scaricare l'app di Syncthing, disponibile per Android.

Per approfondire possiamo leggere anche la nostra guida Creare un Cloud Server personale sul PC illimitato e gratuito.

Creare un server cloud con WebDAV (Webdisk)


Un altro metodo efficace per creare velocemente il proprio cloud personale prevede l'utilizzo di WebDAV, ossia un protocollo utile per condividere un intero disco sul web (protetto da password e cifrato). Partendo dal nostro NAS personale accediamo all'interfaccia di configurazione (digitando l'indirizzo del NAS all'interno del browser), portiamoci nella schermata di configurazione delle condivisioni e accertiamoci di attivare WebDAVs o SSL WebDAV (ossia la versione di WebDAV con cifratura della connessione).
WebDAV
Una volta abilitato il servizio sul NAS e abilitata la porta per il port forwarding nel modem possiamo accedere al nostro spazio cloud condiviso in diversi modi:
  • PC Windows presenti nella stessa rete: in questo scenario è sufficiente aprire Questo PC, fare clic destro subito sotto il disco fisso principale, utilizzare la voce Aggiungi percorso di rete e digitare l'indirizzo IP del NAS e il numero di porta del servizio WebDAV (tipo 192.168.1.2:3467).
  • PC Windows 10 presenti fuori casa: possiamo accedere alle risorse WebDAV inoltrando il nostro indirizzo IP pubblico e utilizzando un programma come Cyberduck.
  • Dispositivi Android: possiamo utilizzare un'app file manager completa come Solid Explorer.
  • Dispositivi iOS/iPadOS: possiamo utilizzare un'app specifica come WebDAV Navigato‪r.

Per creare un server WebDAV leggero, moderno e molto più gestibile del vecchio IIS di Windows, la scelta migliore ricade su SFTPGo. A differenza di soluzioni più pesanti, SFTPGo è estremamente efficiente e supporta nativamente WebDAV, SFTP e HTTP. Installandolo sul computer principale, si può configurare una cartella specifica da esporre in rete. Sul computer remoto, basterà poi aggiungere un "Percorso di rete" puntando all'indirizzo del server per lavorare sui file direttamente alla fonte. È la soluzione ideale per chi fa editing video o lavora su archivi immensi che non ha senso duplicare su ogni macchina.


Per scoprire altri file manager in grado di gestire il protocollo WebDAV vi invitiamo a leggere le nostre guide Migliori File Manager Android per gestire file e cartelle del telefono e Migliori file manager su iPhone e iPad per gestire file e condivisioni.

Velocità e struttura: Seafile

Per chi trova Nextcloud troppo esoso in termini di risorse e Syncthing troppo scarno, la via di mezzo orientata alle prestazioni è Seafile. Questo software è progettato specificamente per la velocità e l'affidabilità nella sincronizzazione di grandi librerie composte da migliaia di file piccoli, scenario che spesso mette in crisi altri sistemi.

La particolarità tecnica di Seafile è che non salva i file in chiaro sul disco del server, ma li frammenta in blocchi all'interno di un database proprietario. Questo approccio garantisce prestazioni elevate e deduplicazione (risparmiando spazio se più utenti hanno lo stesso file), ma rende necessario passare sempre per il client Seafile per recuperare i dati, non potendo semplicemente sfogliare le cartelle di Windows sul server.

Accesso remoto sicuro: Tailscale

Avere un server in casa è inutile se non è raggiungibile quando si è fuori. Anni fa, questo significava lottare con il router, aprire porte (port forwarding) e configurare DNS dinamici, esponendo la rete domestica a rischi di sicurezza. Oggi, seguendo la rotta di Navigaweb verso la semplificazione delle reti, la soluzione definitiva si chiama Tailscale.

Basato sul protocollo WireGuard, Tailscale crea una rete privata virtuale (Mesh VPN) che collega i dispositivi ovunque si trovino, facendoli apparire come se fossero connessi alla stessa LAN. Installando Tailscale sul PC-Server e sullo smartphone, si può accedere a Nextcloud, al server WebDAV o alle cartelle condivise di Windows in totale sicurezza, senza aprire nessuna porta sul router e aggirando i problemi di indirizzi IP privati (CGNAT) tipici delle connessioni mobili 4G/5G. Per uso personale è gratuito e la configurazione è quasi istantanea.

Alternative per esigenze specifiche

Il panorama offre anche altri strumenti validi per nicchie particolari:

  • Alist: Un software emergente molto interessante è Alist, che non solo fa da server WebDAV, ma permette di aggregare diversi cloud pubblici (come Google Drive o OneDrive) in un'unica interfaccia, esponendoli tutti via WebDAV verso locale.
  • Resilio Sync: Erede di BitTorrent Sync, Resilio usa il protocollo BitTorrent per trasferire dati. È velocissimo su file enormi, ma alcune funzioni avanzate (come la sincronizzazione selettiva) sono a pagamento, rendendolo meno attraente rispetto alle controparti totalmente free.
  • CASA OS per creare un server sul computer per condividere risorse su internet

Altro cda sapere

  • Quanto consuma un PC server acceso 24/7? Un Mini PC o un portatile moderno in idle consumano tra i 10 e i 20 watt. In bolletta si traduce in una spesa di pochi euro al mese, spesso inferiore al costo di un piano cloud da 2TB.
  • Come faccio il backup dei dati? Il cloud personale non è un backup se i dati esistono in unica copia. È vitale collegare un secondo disco USB al server e programmare una copia automatica periodica dei dati, oppure usare un servizio di backup criptato online per i file più critici.
  • Posso usare WebDAV con Windows nativo? Sì, Windows ha un client WebDAV integrato per mappare le unità di rete, ma può essere lento. Si consiglia di usare client come Raidrive per prestazioni migliori nel montare il disco remoto.
  • È difficile da mantenere? Una volta configurato, un sistema basato su Docker o servizi come Syncthing richiede pochissima manutenzione, limitata per lo più agli aggiornamenti di sicurezza del sistema operativo.
PROVA ANCHE: Programmi per la sincronizzazione di file e cartelle tra computer.