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Programmi per ottimizzare SSD (Samsung e altri) e gestire unità a stato solido

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Programmi SSD migliori per ottimizzare l'unità a stato solido SSD per migliorare le prestazioni, visualizzare lo stato di salute, aggiornare il firmware

ottimizzare ssd Le unità a stato solido o SSD sono la vera evoluzione dei computer in questi ultimi anni, il "pezzo " hardware che più influisce sulla velocità di caricamento dei programmi e del sistema operativo.

Abbiamo visto già le differenze tra hard disk e SSD, come questi ultimi siano nettamente più veloci e come possono dare un'accelerazione decisa anche ai computer più vecchi. In parole sintetiche, I vantaggi di una SSD sono l'assenza di parti meccaniche in movimento, un minor consumo di batteria, minor calore, assenza di rumori e, soprattutto, sono più veloci a caricare i dati.

Abbiamo quindi visto diverse guide per sostituire l'hard disk con una SSD e per aggiungere un SSD al portatile.

Perché ottimizzare un SSD

Un SSD non è un hard disk tradizionale: niente testine o dischi che girano, solo memoria flash che legge e scrive dati a velocità impressionante. Ma questa velocità ha un prezzo: le celle di memoria si consumano con ogni scrittura. Un buon programma di gestione aiuta a ridurre l’usura, mantenere alte le prestazioni e controllare che tutto funzioni come dovrebbe. Non si tratta di magia, ma di sfruttare al meglio il potenziale dell’hardware, evitando che il tuo SSD si trasformi in un costoso fermacarte dopo pochi anni.

Nel momento in cui si utilizza un computer con unità a stato solido o SSD come disco di archiviazione dati, ci sono dei programmi che possono migliorarne le prestazioni e ottimizzare il modo in cui l'unità SSD scrive e legge i dati sulla sua memoria.
Un SSD, infatti, richiede un tipo di manutenzione molto diverso rispetto gli hard disk e richiede che Windows sia configurato in un certo modo per farlo durare più a lungo possibile.
Il miglior software di gestione SSD potrà quindi ottimizzare il funzionamento dell'unità in termini di riduzione delle scritture, dell'aggiornamento del firmware e della sua gestione generale, accelerando tutto ciò che riguarda l'accesso al disco inclusi i tempi di avvio, l'avvio delle app e molto altro.
Oltre ai programmi non ufficiali, vediamo anche come la Samsung e le altre case produttrici forniscano il loro programma di gestione ufficiale per ottimizzare le prestazioni delle unità SSD.
In questo articolo vediamo i migliori di questi programmi, da usare a seconda della marca, per ottimizzare la gestione di una memoria SSD ed anche per aggiornare il loro firmware.
LEGGI ANCHE: configurare Windows per tenere veloce un disco SSD e farlo durare di più.

I migliori programmi per SSD: gratuiti e indispensabili

1) Samsung Magician per SSD Samsung. Le unità SSD della Samsung sono le più vendute nel mercato con la serie Samsung Evo che la fa da padrone nelle classifiche dei migliori SSD da comprare.
Lo strumento permette di ottimizzare l'SSD per dare le massime prestazioni e la massima affidabilità e di aggiornare il firmware. L'interfaccia utente del software è anche facile da navigare e utilizzare ed include le seguenti funzioni:
- Misurazione dello stato di salute.
- Possibilità di attivare la tecnologia AHCI (Advanced Host Controller Interface) per avere una comunicazione ottimizzata tra scheda madre e disco.
- Possibilità di attivare TRIM, per la miglior gestione dello spazio
- Attivazione Rapid Mode per rendere i caricamenti più veloci
il programma, per rendersi semplice a tutti, ha una funzione di ottimizzazione delle performance che scansiona le impostazioni del computer e consiglia all'utente tutte quelle che si devono modificare. Per esempio, sarà consigliato di disattivare la deframmentazione automatica se era attivata.

2) CrystalDiskInfo è un must per chiunque voglia tenere sotto controllo la salute del proprio SSD, indipendentemente dalla marca. Questo software open-source mostra dati dettagliati: temperatura, ore di utilizzo, cicli di scrittura e stato S.M.A.R.T. (un sistema che prevede guasti prima che accadano). È leggero, gratuito e non cerca di venderti nulla. La sua forza sta nella semplicità: apri il programma, e in pochi secondi sai se il tuo SSD è in forma o se sta per tirare le cuoia. Perfetto per chi non vuole sorprese.

3) Se vuoi sapere quanto è veloce il tuo SSD, AS SSD Benchmark è lo strumento ideale. Questo programmino portatile (non serve installazione) misura le velocità di lettura e scrittura, oltre al tempo di accesso. È utile per confrontare le prestazioni con quelle dichiarate dal produttore o per capire se l’SSD sta invecchiando male. Non ottimizza direttamente, ma ti dà un quadro chiaro per decidere se serve intervenire. Attenzione: non farti ossessionare dai numeri, perché la velocità percepita dipende anche da altri fattori, come il sistema operativo.

4) Gli utenti con SSD Kingston troveranno in Kingston SSD Manager un alleato affidabile. Simile a Samsung Magician, permette di monitorare lo stato di salute, aggiornare il firmware e cancellare dati in modo sicuro. Supporta anche la gestione di funzionalità avanzate come il TRIM e l’over-provisioning. Non è universale come CrystalDiskInfo, ma per chi ha un SSD Kingston è una scelta solida, senza fronzoli inutili.

5) Per chi possiede un SSD Transcend, Transcend SSD Scope offre strumenti per aggiornare il firmware, abilitare il TRIM e clonare dati da un vecchio disco. Include anche funzioni di diagnostica per controllare lo stato del drive. Non è il più versatile, ma fa il suo lavoro senza complicazioni. Se il tuo SSD non è Transcend, meglio orientarsi su alternative più generiche.

6) Corsair SSD Toolbox, semplice e compatibile con tutti i modelli di dischi a stato solido, permette di visualizzare la temperatura in tempo reale, il modello e il numero di serie dell'SSD installato e per ottimizzare l'unità tramite l'esecuzione manuale del comando TRIM. Si può anche assegnare una piccola porzione di spazio dell'SSD al Controller SSD così da migliorarne le prestazioni.

7) Crucial® Storage Executive è stato progettato per ottimizzare i dischi SSD Crucial all'ultima versione del loro firmware, reimpostare la password di cifratura dell'unità e visualizzare la salute generale del disco.

8) Western Digital Dashboard consente di visualizzare il modello e il numero di serie dell'unità, aggiornare la versione del firmware e visualizzare la condizione attuale di salute del disco per farlo andare alla massima velocità supportata. Lo strumento mostra anche grafici delle prestazioni e consente di eseguire il comando TRIM per liberare spazio sul disco.

9) Tweak SSD è un potente software di gestione SSD (tutte le marche) che aiuta a mantenere l'unità a stato solido al massimo della sua velocità e in termini di prestazioni.
Con una semplice interfaccia utente, fornisce una procedura guidata per modificare le impostazioni del sistema, per attivare l'ottimizzazione rapida, per usare la pulizia del disco e cambiare le opzioni suggerite. Si tratta di un prodotto specializzato che è progettato per ottimizzare Windows per l'utilizzo di unità a stato solido in modo da ottenere il massimo.

10) SSD Utility Toshiba è un software di gestione SSD molto ricco di funzionalità, che permette di mantenere, monitorare e ottimizzare l'SSD montato denntro il computer. Si può vedere una panoramica in tempo reale dello stato del sistema, della capacità, dell'interfaccia SATA, degli aggiornamenti e sulla durata dell'SSD. E' possibile usare il suo regolatore per ottimizzare l'unità in modo da avere prestazioni massime per più tempo possibile.
L'ottimizzatore automatico permette di scegliere tra tre modalità automatiche: affidabilità / prestazioni / capacità

11) Intel Solid-State Drive Toolbox è uno strumento di gestione di SSD Intel (non più aggiornato dal 2020) facile da usare su PC Windows che permette di gestire unità a stato solido di tutte le marche. Il programma può essere utilizzato per eseguire scansioni di diagnostica delle unità a stato solido, per leggere informazioni sulle unità o eseguire gli strumenti di gestione. Nulla che non possa essere fatto anche manualmente senza questo programma ma con il toolbox tutto diventa più semplice.
Tra i vari componenti si trovano:
- Intel SSD Optimizer che secondo Intel andrebbe usato una volta a settimana per tenere in forma la SSD in modo che mantenga alte prestazioni (tramite il comando TRIM)
- System Configuration Tuner controlla se la configurazione del sistema è impostata per le migliori prestazioni, resistenza e risparmio energetico con le SSD Intel.
Cliccando sul tasto Tune si andranno a cambiare le impostazioni del computer per ottimizzare l'uso della memoria SSD, ad esempio disattivando operazioni di deframmentazione o di prefetching.
- Secure Erase può, purtroppo, essere utilizzato solo per cancellare tutti i dati sul drive secondario Intel SSD.
Ciò significa che lo strumento non può essere utilizzato se, sulla SSD che contiene il sistema operativo.
- Scansioni diagnostiche rapide e complete per testare la funzionalità di lettura e scrittura

Ottimizzazioni manuali: cosa fare senza software

Non sempre serve un programma per mantenere un SSD al top. Windows 10 e 11, per esempio, riconoscono automaticamente gli SSD e attivano il comando TRIM, che pulisce i blocchi di memoria non più in uso, migliorando le prestazioni. Tuttavia, ci sono alcune accortezze che puoi adottare:

  • Disattiva l’ibernazione: su Windows, l’ibernazione scrive grandi quantità di dati sull’SSD, consumando cicli di scrittura. Per disattivarla, apri il Prompt dei comandi come amministratore e digita powercfg -h off. Non preoccuparti: con un SSD, il riavvio è così veloce che non ne sentirai la mancanza.
  • Evita la deframmentazione: gli SSD non hanno bisogno di essere deframmentati, e farlo può addirittura ridurne la vita. Windows lo sa e non la esegue sugli SSD, ma verifica che l’opzione sia disattivata nell’Utilità di deframmentazione (cerca “Deframmenta e ottimizza unità” nel menu Start).
  • Tieni spazio libero: un SSD pieno rallenta. Cerca di lasciare almeno il 20-25% di spazio libero per garantire prestazioni ottimali.

Alcuni consigliano di disattivare l’indicizzazione di Windows o il file di paging, ma con gli SSD moderni queste modifiche hanno un impatto minimo. Gli SSD di oggi sono più robusti e i controller più avanzati, quindi disattivare queste funzioni può complicare la vita senza benefici tangibili. Meglio lasciare tutto com’è, a meno che tu non abbia un SSD molto vecchio.

Errori da evitare: miti da sfatare

Navigando online, si trovano ancora guide datate che consigliano di disattivare ogni funzione di Windows per “salvare” l’SSD. Molti di questi suggerimenti risalgono ai tempi in cui gli SSD avevano una durata limitata. Oggi, però, i moderni SSD reggono milioni di cicli di scrittura, e il vero nemico è il tempo, non l’uso quotidiano. Disattivare funzioni come SuperFetch o l’indicizzazione non serve più, e in alcuni casi può rallentare il sistema. Allo stesso modo, non c’è bisogno di ossessionarsi con l’over-provisioning manuale: i software dei produttori lo gestiscono automaticamente, e per la maggior parte degli utenti è più che sufficiente.

Il futuro degli SSD: serve davvero ottimizzare?

Con gli SSD NVMe sempre più diffusi, le prestazioni sono già altissime, e l’ottimizzazione manuale sta diventando meno necessaria. I controller moderni e i sistemi operativi avanzati fanno gran parte del lavoro. Tuttavia, monitorare lo stato di salute con strumenti come CrystalDiskInfo o eseguire test periodici con AS SSD Benchmark resta una buona abitudine. Gli SSD non sono eterni, e un controllo regolare può evitare brutte sorprese, come la perdita di dati o un calo improvviso delle prestazioni.

LEGGI ANCHE: Controllo hard disk, salute, prestazioni e velocità del disco fisso

Un commento


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Un Commento
  • Tonynox
    5/12/20

    Una domanda riguardo ai vari software, stavo cercando qualcosa simile a thaiphoon, software che mostra il chip delle ram, in questo caso mi interessa guardare le celle reali del mio ssd, se sono SLC, MLC o TLC (nella peggiore QLC) perché i produttori di tali dispositivi fanno le orecchie di mercante...
    Grazie in anticipo

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