I telefoni ci ascoltano davvero e raccolgono informazioni?
I telefoni moderni spiano e ascoltano quello che diciamo? Scopriamo insieme tutti i dettagli sulle moderne tecnologie di ascolto vocale.
Il dilemma sempre attuale nel mondo della telefonia è: "il telefono ci spia? Vede e sente tutto quello che facciamo?". La risposta non è semplice ma, tendenzialmente, la risposta è affermativa, visto che di default sono attivi vari servizi e funzioni che condividono i comandi vocali effettuati, i dettagli delle azioni svolte sullo schermo e tutto quello che cerchiamo o apriamo su TikTok o su Instagram.
Scopriamo insieme come fanno i telefoni ad ascoltarci e registrarci e cosa possiamo fare per impedire allo smartphone di spiare e di recuperare informazioni. Quest'ultima operazione non è affatto semplice ma possiamo ridurre al minimo la raccolta dati.
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1) Dati commerciali "oro" prezioso
Sapere in anticipo cosa serve alle persone o cosa gli piace è alla base delle moderne strategie di marketing. I telefoni vengono incontro facilmente a queste necessità di raccolta dati, visto che sono sempre nelle nostre mani e raccolgono di default una grande quantità di dati di navigazione e di preferenze sociali, tutte informazioni utili per creare un profilo commerciale dell'utente.
Non è necessario nemmeno conoscere il nostro nome e cognome (nessun dato personale viene raccolto di solito); al nostro dispositivo o al nostro account viene assegnato un codice ID univoco, rintracciabile ogni volta che apriamo un sito, che navighiamo su Internet o semplicemente apriamo Instagram o Tiktok. Chi si dedica alla raccolta dati per fini di marketing sa già che siamo noi, visto che viene letto subito il codice ID univoco.
I telefoni raccolgono "per errore" anche tanti comandi vocali finti, non indirizzati ad Alexa, Google Assistant o Siri. Oltre ai comandi vocali legittimi i telefoni possono quindi ascoltare casualmente quello che diciamo in una stanza o quando siamo in auto, aggiungendo nuove informazioni su quello che vogliamo o che desideriamo.
Ci sono società che lavorano solo per analizzare informazioni commerciali recuperati dai telefoni, come visto nell'articolo di Repubblica.
2) Cancellare le informazioni raccolte su Android
Per migliorare la pricacy su Android vale la pena visitare la pagina Le mie attività Google, dove sono presenti tutti i dati raccolti da Google, condividi con i partner autorizzati e spesso raccolti anche per molti anni di fila.
Altre pagine utili per tutelare la privacy sono Dati e privacy, Dati personali ricerca, Centro annunci Google.
Per eliminare l'ID pubblicità del dispositivo basterà seguire le indicazioni mostrate nella Guida di Android; questo genererà un nuovo ID dispositivo, portando alla cancellazione delle vecchie informazioni raccolte.
Cancelliamo tutto quello che riteniamo inutile o dannoso e, per maggiore privacy, attiviamo il sistema che elimina da solo i dati più vecchi di 3 mesi, come visto anche nella guida su come impedire a Google di spiare tutto.
Se invece il problema è Assistente Google o l'accesso al microfono del telefono, possiamo leggere le nostre guide su come disattivare Assistente vocale su Android e su come su come evitare che il microfono si attivi da solo sui telefoni.
3) Cancellare le informazioni raccolte su iPhone
Apple è decisamente più restrittiva rispetto ad Android sulla condivisione dei dati tramite app e tramite servizi di terze parti. Di fatto dipende tutto dalle app che installiamo e dai permessi che forniamo alle singole app.
Su iPhone possiamo disattivare gli annunci personalizzati aprendo l'app Impostazioni e portandoci nel menu Privacy e sicurezza -> Pubblicità Apple. Da qui disattiviamo l'interruttore presente accanto alla voce Annunci personalizzati.
Se il problema è Siri, basterà leggere le indicazioni presenti nel nostro articolo su come disattivare Siri su iPhone, iPad, Mac e Apple Watch.
Conclusioni
Questo tipo di raccolta dati è inevitabile se si vuole usare uno smartphone moderno. Anche disattivando e cancellando tutte le voci viste nei capitoli precedenti non possiamo bloccare la raccolta dati delle app più famose (come WhatsApp, Instagram e TikTok), che possono quindi continuare a fornirci contenuti personalizzati, basati sui nostri gusti e desideri.
Per approfondire possiamo leggere le nostre guide su come lo smartphone riconosce se parlo e su come scoprire se siamo spiati sul computer.
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