Guida Linux per principianti: tutto quello che c'è da sapere
Affrontare il mondo di Linux per la prima volta può assomigliare a entrare in un negozio di dolciumi: c'è così tanta scelta che l'indecisione rischia di paralizzare. Molti rinunciano in partenza, convinti che si tratti di un sistema operativo solo per sviluppatori o esperti di terminale, pieno di comandi astrusi e incompatibilità hardware. Una percezione che, nel 2025, è quanto meno datata. La verità è che il panorama open source si è evoluto enormemente, offrendo oggi alternative mature, rifinite e spesso superiori in termini di velocità, sicurezza e controllo del proprio dispositivo, sia esso un computer di ultima generazione o una macchina datata che merita una seconda vita.
L'ostacolo non è più la difficoltà tecnica, ma piuttosto l'abitudine e, ammettiamolo, la confusione iniziale dovuta alla varietà. L'obiettivo qui non è trasformarvi in system administrator, ma fornire una bussola chiara che aiuti a navigare tra le "distribuzioni" e i "desktop environment", scegliendo un punto di partenza solido e funzionale che renda il passaggio a Linux un'esperienza positiva e duratura.
Per questo motivo abbiamo deciso di realizzare una guida Linux per principianti in cui cercheremo, in poche e semplici parole, di spiegare cosa è Linux, quali vantaggi propone rispetto a Windows e perché possiamo utilizzarlo senza problemi anche sui computer che utilizziamo tutti i giorni, affiancando o sostituendo Windows 10 o Windows 11.LEGGI ANCHE: Quanto è difficile passare a Linux?
Che cos'è Linux e perché usarlo
Linux non è un singolo sistema operativo come Windows o macOS, ma il kernel attorno al quale vengono costruite diverse versioni complete chiamate distribuzioni (o distro). La sua caratteristica principale è l'essere open source, il che significa che il codice sorgente è liberamente accessibile, modificabile e distribuibile.
Questa filosofia porta a vantaggi concreti per l'utente comune:
- Sicurezza e Controllo: Essendo il codice aperto e ispezionato da una vasta comunità globale, eventuali falle di sicurezza vengono identificate e corrette molto più rapidamente. Inoltre, è meno esposto ai malware comuni che mirano a sistemi operativi più diffusi.
- Prestazioni Durevoli: Linux è noto per la sua efficienza. Può far rinascere computer che Windows non supporta più o che sono diventati irrimediabilmente lenti, anche con hardware modesto come visto nella guida alle Migliori distro Linux per vecchi PC e netbook
- Costo Zero e Libertà: La maggior parte delle distribuzioni sono totalmente gratuite e non prevedono costi di licenza, garantendo la libertà di personalizzare ogni aspetto.
Scegliere la Distribuzione Giusta: Il Primo Passo
La scelta di una distro è cruciale per un principiante. È fondamentale che il sistema sia user-friendly, abbia una vasta comunità di supporto e funzioni bene "fuori dalla scatola" (out of the box) con la maggior parte dell'hardware. Possiamo raggruppare le opzioni migliori per i neofiti.
Le Distribuzioni Ispirate a Windows: Familiarità Subito
Queste distribuzioni sono perfette per chi proviene da un ambiente Windows e cerca un'interfaccia familiare con un menu Start, una barra delle applicazioni in basso e un look tradizionale.
- Linux Mint: Spesso consigliato come punto di ingresso per eccellenza, è basato su Ubuntu e offre la massima stabilità. La sua edizione più popolare utilizza l'ambiente desktop Cinnamon, che ricorda l'interfaccia di Windows 7 o 10. È l'ideale per chi vuole passare a Linux senza stravolgimenti estetici.
- Zorin OS: Si concentra sull'offrire un'esperienza di utilizzo molto rifinita ed esteticamente simile a Windows o macOS. Include uno strumento, Zorin Appearance, che permette di cambiare il layout desktop con un solo click. Questo lo rende la scelta principale per chi cerca la massima integrazione estetica.
Le Distribuzioni con Un Look Moderno e Pulito
Queste opzioni tendono ad avere un design più minimale, a volte più simile a macOS o a interfacce moderne.
- Ubuntu (LTS): È la distribuzione più nota, supportata da una grande azienda (Canonical) e con la comunità più vasta. La versione LTS (Long-Term Support) è fondamentale, offrendo stabilità e supporto per diversi anni, aspetto che garantisce longevità al sistema. Utilizza l'ambiente desktop GNOME, con un dock laterale e un approccio incentrato sulla ricerca delle applicazioni.
- Pop!_OS: Basato su Ubuntu, è particolarmente apprezzato da sviluppatori e gamer. Offre un desktop leggermente modificato rispetto a GNOME standard (chiamato COSMIC) e ha un'ottima gestione dei driver grafici Nvidia e AMD. È una soluzione robusta e pensata per chi svolge attività più impegnative.
LEGGI ANCHE: Le 10 Distro Linux più usate al mondo.
Ambienti Desktop (DE)
Il Desktop Environment (DE) è l'interfaccia grafica che si vede e si utilizza (menu, finestre, barra delle applicazioni). In Linux, il DE è un componente separato che può essere scelto e sostituito. La scelta del DE incide sull'aspetto, sull'uso delle risorse e sul grado di personalizzazione.
Possiamo distinguere tra ambienti leggeri, bilanciati e avanzati:
- GNOME e KDE Plasma (Avanzati e Moderni):
- KDE Plasma è noto per essere estremamente personalizzabile e visivamente piacevole. Permette di cambiare quasi ogni elemento. Nonostante le apparenze, è anche molto leggero in termini di consumo di risorse rispetto ad altri desktop moderni.
- GNOME (quello di Ubuntu) è più minimalista, con un workflow basato sulle attività e un'interfaccia pulita, a volte più lontana dal classico modello Windows.
- Cinnamon, MATE e Xfce (Bilanciati e Leggeri):
- Cinnamon (il predefinito di Linux Mint) è il perfetto equilibrio tra aspetto tradizionale e funzionalità moderna. Consuma poche risorse ed è il più intuitivo per chi proviene da altri sistemi.
- Xfce e MATE sono ambienti più leggeri, ideali per PC datati o con poca RAM. MATE riprende lo stile classico di GNOME 2, mentre Xfce è semplice e veloce. Per chi vuole rivitalizzare un vecchio laptop senza rinunciare all'usabilità, Xfce (come si trova in MX Linux) offre la migliore combinazione di velocità e funzionalità.
Installazione: Meglio il "Live USB"
Per un principiante, la procedura di installazione moderna è molto semplificata, non molto diversa da quella di Windows. Il primo passo è sempre creare una chiavetta USB avviabile (Live USB).
- Scarichiamo il file ISO della distribuzione scelta (ad esempio, Linux Mint Cinnamon).
- Usiamo un programma come Rufus o Balena Etcher per scrivere l'immagine ISO sulla chiavetta USB.
- Riavviamo il computer e accediamo al menu di avvio (di solito premendo F2, F10, F12 o Esc all'accensione) per selezionare l'avvio da USB.
A questo punto, la distribuzione scelta si avvierà in modalità Live (dal vivo). Questo permette di provare il sistema operativo prima di installarlo, verificando che tutto l'hardware (Wi-Fi, scheda video, audio) funzioni correttamente. Solo dopo aver verificato, si potrà procedere con l'installazione vera e propria, che di solito avviene tramite un'icona sul desktop denominata "Installa".
Il passaggio più delicato è il partizionamento del disco: per affiancare Linux a Windows (e provare Linux in dual boot), è necessario ridurre la partizione di Windows e creare uno spazio non allocato da dedicare a Linux. La maggior parte degli installer moderni offre un'opzione "Installa a fianco di Windows" che automatizza la maggior parte di questo processo.
Gestione dei Programmi: Addio ai File .exe
Una delle maggiori differenze è il modo in cui si installano e si aggiornano le applicazioni. In Linux non si cercano file .exe in giro per la rete, ma si utilizza un gestore di pacchetti o uno store centralizzato, proprio come si fa su uno smartphone.
Ogni distribuzione ha il suo sistema (come APT per le distribuzioni basate su Debian/Ubuntu, o pacman per quelle basate su Arch).
Per l'utente alle prime armi, la Gestione Software (Software Manager o Software Center) è l'equivalente dell'App Store, dove si cerca e si installa software con un solo click. Questo sistema garantisce che il software sia verificato e sicuro, poiché proviene dai repository ufficiali della distribuzione.
Su qualsiasi distribuzione GNU/Linux possiamo installare praticamente tutti i programmi gratuiti che già utilizziamo su Windows, come per esempio Google Chrome, Mozilla Firefox, VLC, Thunderbird e molti altri. Oltre ai nomi famosi dei programmi già usati su Windows possiamo trovare anche valide alternative gratuite e open source spesso di qualità superiore, come visto anche nella guida Migliori programmi open source liberi per Windows, alternative di software commerciali.
I programmi su Linux Mint e Ubuntu possono essere scaricati da comodi App Store che contengono tutti i programmi più famosi, senza doverli scaricare da Internet (per la cronaca i file installer in questo caso sono in formato DEB). A tal proposito vi invitiamo a leggere le nostre guide Come installare programmi su Ubuntu e Migliori programmi per chi usa Ubuntu al posto di Windows.
La Sicurezza e la Manutenzione: Prevenire è Meglio di Curare
La stabilità di Linux non significa che si debba ignorare la manutenzione. Due aspetti sono cruciali per la longevità del sistema, specialmente per chi è alle prime armi: il rollback e la modernizzazione del software.
Snapshot e Ripristino del Sistema
Un errore di aggiornamento o l'installazione di un software non compatibile possono bloccare il sistema. In questi casi, la possibilità di tornare indietro a uno stato precedente è fondamentale. Molte distribuzioni, come Linux Mint, integrano di default Timeshift. Questo strumento crea delle "istantanee" (o snapshot) del sistema che includono i file di sistema, permettendo in caso di problemi di effettuare un ripristino rapido e sicuro, senza perdere i propri dati personali. È una procedura caldamente consigliata da automatizzare subito dopo l'installazione.
Il Futuro del Software: Flatpak e Snap
Tradizionalmente, il software in Linux dipende dai repository della specifica distribuzione (Ubuntu, Fedora, ecc.). Questo ha portato alla necessità di sistemi di pacchettizzazione che funzionassero su tutte le distribuzioni e che isolassero le app dal resto del sistema (sandboxing), aumentando la sicurezza.
Oggi, i formati Flatpak e Snap stanno diventando lo standard per le applicazioni di terze parti:
- Flatpak (promosso da Red Hat e dalla comunità) è spesso considerato più aperto e decentralizzato. Si appoggia al gestore di applicazioni Flathub, un repository universale per molte applicazioni famose.
- Snap (promosso da Canonical, l'azienda dietro Ubuntu) è più centralizzato.
Nonostante alcune polemiche tra i puristi sulla loro implementazione (soprattutto per Snap), questi pacchetti risolvono la maggior parte dei problemi di dipendenza e assicurano che l'utente abbia sempre la versione più recente del software, anche se la distribuzione usa pacchetti di sistema più vecchi per garantire la stabilità.
Compatibilità Hardware e Driver (Un punto dolente da conoscere)
Sebbene la maggior parte dell'hardware recente (schede audio, Wi-Fi Intel e AMD, periferiche USB) funzioni automaticamente, ci sono un paio di aree che necessitano di una menzione onesta.
Schede Grafiche NVIDIA e Driver Proprietari
Le schede NVIDIA sono spesso la causa principale di problemi, poiché richiedono l'installazione di driver proprietari (non open source) per funzionare al meglio, soprattutto per il gaming o l'uso di software di grafica pesante. Distribuzioni come Pop!_OS e Linux Mint offrono installazioni dedicate che includono i driver NVIDIA, semplificando la procedura per l'utente, ma è un aspetto da considerare se si possiede un computer con questa scheda grafica.
Periferiche Meno Comuni
Stampanti datate o scanner molto specifici potrebbero non avere driver immediatamente disponibili. In genere, le marche più note e connesse via USB o Wi-Fi sono supportate grazie al progetto OpenPrinting, ma è sempre consigliato fare una breve ricerca online (ad esempio, "nome stampante linux") prima di effettuare il passaggio completo.
Domande su Linux
Molte incertezze sul mondo Linux riguardano aspetti fondamentali che su altri sistemi sono nascosti.
- Il terminale è obbligatorio? No, le distribuzioni moderne per principianti possono essere usate quotidianamente senza mai aprire il terminale. Si usa l'interfaccia grafica per tutto: installare programmi, cambiare le impostazioni, navigare nei file. Il terminale (Shell) diventa utile quando si ha bisogno di risolvere problemi specifici, eseguire comandi rapidi per la manutenzione o installare software non presente nello store. È uno strumento potente, ma non un obbligo.
- Come funziona la struttura dei file? Il sistema Linux utilizza una struttura gerarchica che inizia da una singola directory radice, indicata con il simbolo / (chiamata root). Invece di avere diverse unità disco (C:, D:), tutto è organizzato sotto questa radice: /home contiene le cartelle personali degli utenti (l'equivalente di C:\Users\NomeUtente), /etc contiene i file di configurazione del sistema, e /bin e /sbin contengono i programmi essenziali per il funzionamento.
- Come si gestiscono i permessi? I permessi sono la chiave della sicurezza di Linux. Ogni file e directory appartiene a un utente e a un gruppo, e ha permessi di lettura (read), scrittura (write) e esecuzione (execute) per tre categorie: utente proprietario, gruppo, e altri. Questo rigido sistema impedisce ai programmi di modificare o accedere a parti del sistema senza un'esplicita autorizzazione, limitando i danni da eventuali software dannosi.
- Posso giocare su Linux? Assolutamente sì. Nonostante Windows sia ancora il re del gaming, la situazione è migliorata notevolmente grazie a Proton e al client Steam per Linux, che permettono di eseguire un numero crescente di titoli AAA originariamente sviluppati per Windows. La compatibilità è elevata e in continua crescita.
Se invece vogliamo utilizzare Ubuntu o Linux Mint come sistemi di riferimento sul nostro PC, vi consigliamo vivamente di leggere la Guida a Ubuntu: installazione, configurazione e uso.
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