Modi per camuffare l'IP e navigare nascosti online
Come falsificare l'indirizzo IP per camuffarsi online e nascondere tutto quello che facciamo su internet

Ci sono diversi modi di camuffarsi online e tutti prevedono di falsificare l'IP, ossia l'indirizzo identificativo di un dispositivo collegato nella rete che usa il protocollo Internet.
L'anonimato online non è qualcosa che serve soltanto per svolgere attività criminali o per comportarsi male, ma è un'esigenza crescente oggi soprattutto dopo aver scoperto che CIA, NSA e praticamente ogni governo o agenzia investigativa del mondo cerca di monitorare le comunicazioni online di tutte le persone a prescindere da chi siamo e da quello che facciamo.
E' importante sapere che utilizzare falsi indirizzi IP per non farsi rintracciare online non è assolutamente qualcosa di illegale, è semplice da fare ed è gratis, senza alcun bisogno di spendere soldi (anche se, come vedremo, con una piccola spesa si ottengono risultati migliori e stabili).
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Cos’è un indirizzo IP e perché nasconderlo?
Un indirizzo IP è una sequenza di numeri (come 192.168.1.1) che identifica un computer, uno smartphone o qualsiasi dispositivo connesso a una rete. È come l’indirizzo di casa: serve per ricevere e inviare dati. Quando si visita un sito o si guarda un video in streaming, l’IP rivela informazioni come il provider internet e, in modo approssimativo, la posizione geografica.
Nascondere o falsificare l'IP significa far sembrare che il proprio dispositivo si trovi altrove o rendere più difficile tracciarne l’attività. Non si tratta di qualcosa di losco: è una scelta che può servire per proteggere la privacy, accedere a contenuti bloccati o semplicemente navigare con più libertà. Ad esempio, chi non ha mai desiderato guardare una serie disponibile solo su una piattaforma straniera?
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Perché falsificare l’IP? Le situazioni più comuni
Mascherare l’IP non è solo una questione tecnica: risponde a esigenze reali. Ecco alcuni scenari in cui potrebbe fare la differenza.
- Proteggere la privacy. Ogni click lascia una traccia. Siti, inserzionisti e provider possono usare l’IP per seguire i movimenti online. Nasconderlo rende più difficile essere profilati o monitorati.
- Accedere a contenuti limitati. Molti servizi, come piattaforme di streaming, cambiano il catalogo in base al Paese. Con un IP di un’altra nazione, si può sbloccare un mondo di film, serie o eventi sportivi.
- Evitare restrizioni. In alcuni Paesi o reti (come quelle aziendali o scolastiche), certi siti sono bloccati. Un IP diverso può aggirare queste barriere, permettendo di navigare liberamente.
- Lavorare in sicurezza. Chi usa Wi-Fi pubblici, magari in viaggio, rischia che i dati vengano intercettati. Un IP mascherato, soprattutto con una VPN, aggiunge un livello di protezione.
I metodi principali per falsificare l’IP
Ci sono diversi modi per mascherare il proprio indirizzo IP. Ognuno ha caratteristiche diverse, ma tutti puntano a far viaggiare i dati attraverso un “intermediario” che nasconde la vera origine. Vediamo i più comuni.
1) Usare una rete privata virtuale (VPN)
Una VPN è come un tunnel protetto che collega il dispositivo a un server remoto. Quando ci si connette, il traffico internet passa attraverso questo server, e i siti che si visitano vedono l’IP del server, non quello reale. È un po’ come spedire una lettera da un altro ufficio postale: il destinatario non saprà da dove è partita davvero.
Le VPN sono popolari perché semplici da usare e versatili. Basta scaricare un’app, scegliere un server in un altro Paese (o nella stessa città, se si vuole solo privacy) e attivare la connessione. Molte opzioni gratuite esistono, anche se quelle a pagamento offrono spesso velocità e sicurezza maggiori. È importante scegliere servizi affidabili, che non tengano traccia delle attività online.
In un altro articolo, la lista delle VPN gratuite più usate.
La VPN gratuita più comoda da usare è sicuramente la Opera VPN integrata nel browser.
I servizi VPN premium a pagamento sono sicuri, affidabili e veloci, senza limitazioni.
2) Navigare con il browser Tor
Tor, abbreviazione di The Onion Router, è un sistema che fa rimbalzare i dati attraverso più nodi sparsi nel mondo, come strati di una cipolla. Questo rende l’IP originale quasi impossibile da rintracciare. Basta scaricare il browser Tor, gratuito e facile da usare, per navigare in modo anonimo.
Tor è ottimo per chi cerca il massimo anonimato, ma non è perfetto per tutto. La velocità può essere lenta, perché i dati fanno molti “giri” prima di arrivare a destinazione. È ideale per consultare siti o forum, meno per streaming o download pesanti.
Per accedere a TOR, basta navigare su internet con il TOR browser
3) Passare attraverso un proxy web
Un proxy web è come un filtro che si mette tra il dispositivo e internet. Si inserisce l’indirizzo di un sito in un proxy online, e questo lo carica al posto nostro, mostrando un IP diverso. È una soluzione rapida, che non richiede di installare nulla, ma ha dei limiti.
I proxy non sempre proteggono i dati, perché spesso mancano di crittografia. Inoltre, funzionano solo per il traffico del browser, lasciando scoperte altre attività, come le app o i giochi online. Sono utili per un uso occasionale, ma non per chi cerca una protezione completa.
Abbiamo visto come impostare un proxy su Chrome o Firefox ed abbiamo parlato in un altro articolo di alcuni proxy per navigare anonimi su internet.
4) Connettersi a una rete Wi-Fi pubblica
Un metodo semplice, anche se non sempre pratico, è usare una rete Wi-Fi diversa, come quella di un bar o una biblioteca. In questo caso, l’IP pubblico sarà quello della rete, non quello di casa. È un trucco veloce per chi è in giro, ma non offre vero anonimato, perché il gestore della rete potrebbe monitorare il traffico. Inoltre, le reti pubbliche possono essere rischiose se non si prendono precauzioni.
A tal proposito vedi qui come navigare sicuri su rete wifi pubblica, gratuita o non protetta
Cosa tenere a mente prima di iniziare
Falsificare l’IP è legale nella maggior parte dei casi, ma non è una bacchetta magica. Ecco alcuni aspetti da considerare.
- Non è anonimato totale. Anche con un IP mascherato, altre informazioni (come cookie o dati di accesso) possono rivelare chi si è. Per un anonimato più solido, meglio combinare questi metodi con abitudini come cancellare i cookie o evitare login personali.
- La velocità può risentirne. Passare attraverso server remoti o nodi multipli, come con Tor, a volte rallenta la connessione. È il prezzo da pagare per una maggiore riservatezza.
- Attenzione ai servizi gratuiti. Alcune VPN o proxy gratuiti potrebbero raccogliere dati per rivenderli. È sempre meglio leggere le politiche sulla privacy e scegliere opzioni trasparenti.
- Rispettare le regole. Usare un IP falso per accedere a contenuti bloccati può violare i termini di servizio di alcune piattaforme, anche se raramente comporta conseguenze serie. Meglio esserne consapevoli.
Non c’è una soluzione universale: tutto dipende dall’obiettivo. Se si vuole solo guardare una serie su una piattaforma straniera, un proxy o una VPN gratuita possono bastare. Per chi cerca privacy senza compromessi, Tor o una VPN di qualità sono più indicati. E per chi è sempre in movimento, una rete pubblica può essere una scorciatoia, purché si stia attenti.
Un consiglio pratico: iniziare con qualcosa di semplice, come un proxy per testare il terreno, e poi passare a una VPN se serve qualcosa di più robusto. L’importante è non complicarsi la vita: oggi falsificare l’IP è alla portata di tutti, anche senza essere esperti di tecnologia.
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