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Parametri per affinare le ricerche Google e filtrare i risultati

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Trovare risultati localizzati o senza personalizzazioni, da siti specifici, o con limiti temporali usando i parametri di ricerca supportati da Google
parametri google

Tutti cerchiamo su Google come viene, con le impostazioni predefinite. Chi però lavora sul web, chi vuole risultati di ricerca più chiari, localizzati, secondo un certo orizzonte temporale, senza tutto il rumore di elementi di contorno e chi vorrebbe ritornare al vecchio stile, può usare alcuni parametri di ricerca speciali di Google.

Questi comandi nascosti trasformano una query generica in uno strumento di precisione, permettendo di filtrare contenuti, modificare la localizzazione o eliminare funzionalità come le AI Overviews. Questi comandi, spesso trascurati, consentono di navigare il web con pieno controllo, sia per chi cerca informazioni specifiche sia per chi lavora nella SEO e vuole analizzare la concorrenza o migliorare il posizionamento.

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Quindi, modificando l’URL di una ricerca con parametri specifici, si possono bypassare filtri automatici, come la personalizzazione basata sulla cronologia, o rimuovere elementi come i riassunti generati dall’intelligenza artificiale. Questi strumenti permettono di ottenere risultati più pertinenti, evitando distrazioni. Con l’evoluzione degli algoritmi di Google e l’integrazione sempre maggiore dell’IA, padroneggiare questi comandi è un vantaggio per mantenere il controllo sulle informazioni.

I Parametri Principali e Come Applicarli

pws: Disattivare la Personalizzazione

Il parametro pws (Personalized Web Search) regola la personalizzazione. Impostando pws=0, si eliminano le influenze della cronologia o della posizione. Ad esempio, cercando “migliori smartphone 2025” con pws=0, i risultati sono neutri, ideali per verificare il posizionamento reale di un sito.

gl: Localizzazione dei Risultati

Con gl (Geolocation), si definisce il paese dei risultati. Aggiungendo gl=it, si privilegiano contenuti italiani; con gl=us, si ottengono risultati americani. Ad esempio, cercando “eventi tecnologia” con gl=de, si trovano informazioni su eventi in Germania, anche dall’Italia.

hl: la lingua

Con hl si chiede a Google di mostrare risultati in una lingua specifica. Aggiungendo hl=it, si privilegiano contenuti in lingua italiana. Unendo gl e hl nella stesso indirizzo di ricerca Google, si possono ottenere risultati, per esempio, in lingua inglese provenienti da siti indiani o americani o inglesi.

gws_rd: Sicurezza e Reindirizzamenti

Il parametro gws_rd, teoricamente serve a poco, perchè controlla il protocollo di connessione. gws_rd=ssl, si forza una ricerca tramite HTTPS, garantendo sicurezza. Usando però gws_rd=cr (country redirect) si può reindirizzare a una versione locale del motore di ricerca.

Unendo i parametri gl e gws si può quindi fare una ricerca come se si utilizzasse Google in un altro paese (cosa che prima si poteva fare quando esistevano i domini google.it o google.de). Quindi, aprendo la pagina https://www.google.com/?gl=us&hl=en&pws=0&gws_rd=cr , è possibile cercare i risultati di Google USA, in inglese.

tbs: Filtri Temporali e Tipi di File

Con tbs (To Be Sorted), si filtrano i risultati per data o formato. Ad esempio, tbs=qdr:m limita i risultati all’ultimo mese, utile per notizie recenti. Con tbs=ift:pdf, si cercano solo PDF, perfetti per guide tecniche o rapporti ufficiali.

Sull'uso di questo parametro avevo scritto già una guida per cercare su Google per data, per trovare risultati aggiornati

num: Quantità di Risultati

Il parametro num definisce quanti risultati visualizzare per pagina. Impostando num=100, si ottengono fino a 100 risultati in una schermata, riducendo la necessità di scorrere più pagine. È ideale per analisi SEO o ricerche approfondite.

udm=14: Disattivare le AI Overviews

Il parametro udm=14 attiva il filtro “Web”, eliminando le AI Overviews, i riepiloghi generati dall’IA che appaiono in cima ai risultati. Ad esempio, cercando “configurare un router” con udm=14, si ottengono solo link tradizionali, senza riassunti AI. Questo è utile per chi preferisce fonti dirette.

Anche su questo si può leggere la guida su come disattivare AI Overviews nelle ricerche Google

filter: Controllo dei Contenuti Espliciti

Il parametro filter regola i filtri di sicurezza. Impostando filter=0, si disattiva il SafeSearch, mostrando risultati non filtrati. Ad esempio, cercando “arte contemporanea” con filter=0, si possono visualizzare contenuti che altrimenti verrebbero esclusi.

safe: Livello di Filtraggio

Con safe, si regola il filtraggio dei contenuti. Impostando safe=off, si disattiva il SafeSearch, mentre safe=active lo attiva. È simile a filter, ma più specifico per contenuti sensibili.

as_q: Query Avanzate

Con as_q, si specificano query avanzate per ricerche più precise. Ad esempio, as_q=tecnologia+innovazione cerca pagine che contengono entrambe le parole, utile per restringere i risultati su argomenti complessi.

sourceid: Identificare la Fonte

Il parametro sourceid indica il browser o l’app di provenienza, come sourceid=chrome per Google Chrome. È meno usato dagli utenti, ma utile per sviluppatori che testano l’esperienza di ricerca su diversi dispositivi.

start: Gestire la Paginazione

Con start, si accede direttamente a una pagina specifica di risultati. Ad esempio, start=20 mostra i risultati dalla posizione 21 in poi, utile per esplorare pagine meno visibili perchè non sono siti famosi, ma che spesso hanno però le risposte più giuste a problemi specifici.

as_epq: Frasi Esatte

Il parametro as_epq cerca una frase esatta. Ad esempio, as_epq="migliori app 2025" trova solo risultati che contengono esattamente quella frase, ideale per ricerche molto specifiche.

Esempii

Ecco alcuni modi per applicare i parametri in situazioni reali:

  • Ricerche recenti: Usare tbs=qdr:w site:*.edu per articoli accademici pubblicati nell’ultima settimana.
  • Analisi SEO: Cercare site:navigaweb.net intext:"guide 2025" per verificare quali pagine di un sito sono indicizzate per un termine.
  • Documenti specifici: Con filetype:pdf inurl:report site:*.org, si trovano rapporti ufficiali in PDF.
  • Ricerche esatte: Usare as_epq="migliori app 2025" per risultati che contengono esattamente quella frase.

Questi esempi mostrano come i parametri siano strumenti pratici per navigare il web con precisione.

Per ottenere il massimo, è consigliabile sperimentare combinazioni di parametri. Ad esempio, unire gl=uk e tbs=qdr:y permette di cercare contenuti britannici dell’ultimo anno. È fondamentale evitare spazi tra parametro e valore (es. num=50, non num: 50).

Impostare il Filtro Web come Predefinito

Per evitare di aggiungere manualmente udm=14 a ogni ricerca o anche per cercare sempre senza personalizzazioni dalla cronologia con pws=0, si può configurare l'indirizzo di ricerca predefinito dalla barra di Chrome, Edge o Firefox, come spiegato in un 'altra guida.

Su Google Chrome, accedere a chrome://settings/searchEngines, selezionare “Gestisci motori di ricerca e ricerche nel sito” e cliccare su “Aggiungi”. Inserire:

  • Nome: Google Web
  • Abbreviazione: @web
  • URL: {google:baseURL}search?q=%s&udm=14

Dopo aver salvato, selezionare il nuovo motore di ricerca e cliccare su “Imposta come predefinito”.

Dove non si può impostare manualmente un motore di ricerca personalizzato o per fare prima, si può aggiungere Google senza AI o Google con pws=0 rimanendo in questa pagina di Navigaweb e premendo poi in alto sulla barra degli indirizzi col tasto destro del mouse.

Strumenti per Semplificare le Ricerche

Per chi preferisce interfacce grafiche, Google Advanced Search consente di impostare filtri senza modificare l’URL. Basta inserire parole chiave, selezionare intervalli di tempo o tipi di file, e il sistema genera la query corretta.

Un’opzione meno nota, gratuita per usoi limitato, è SerpApi, un servizio gratuito che aiuta a estrarre dati dai risultati di ricerca, ideale per analisi SEO.

Da non dimenticare anche che Google non è l'unico motore di ricerca e che esistono alternative per ottenere risultati di ricerca non filtrati.

Con l’integrazione crescente dell’IA nei motori di ricerca, parametri come udm=14 e tbs saranno fondamentali per ottenere risultati tradizionali o recenti. La tendenza verso una maggiore trasparenza nei motori di ricerca suggerisce che comandi come pws=0 resteranno rilevanti per analisi obiettive.

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