Dividere il costo di Netflix, Spotify o altri siti a pagamento
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Dividere la spesa per un servizio in abbonamento come Netflix o Spotify, trovando persone con cui condividerli

Si può creare un abbonamento Netflix e poi suddividere la quota da altri amici o familiari e la password d'accesso dell'account, così che tutti possano guardare i film senza limitazioni, pagando la metà o anche meno a seconda del tipo di abbonamento scelto.
Diventa quindi molto interessante utilizzare dei siti pensati per far incontrare persone che vogliono dividere il costo di un abbonamento, gestire i pagamenti e rendere semplice, anche tra persone sconosciute, la condivisione di un account su Netflix o su altri siti che funzionano in modo simile e non limitano l'uso di un account.
Vediamo insieme quali sono i migliori siti con cui è possibile dividere il costo di Netflix, Spotify e altri siti a pagamento, così da poter risparmiare per tenere tutti gli aggiornamenti desiderati (sulla carta possiamo anche spendere solo 10€ per tutto!).
Come dividere costo abbonamento
Uno dei servizi che troveremo nella guida permette di condividere il costo di un abbonamento sfruttando i termini di servizio alquanto permessivi (difficilmente infatti verrà segnalato un problema relativo alla condivisione di un account) o sfruttando gli account familiari, così che ogni utente possa avere il proprio profilo separato (come se fossimo un'unica grande famiglia).Come alternativa possiamo sempre utilizzare alcune app di gestione delle collette e di conti condivisi, così da poter recuperare sempre la cifra necessaria a pagare l'abbonamento per tutti (trasformandoci negli amministratori).
Together Price
Il miglior sito con cui poter condividere le spese di un account di streaming online è Together Price, un sito a cui è semplice registrarsi e in cui è molto facile trovare un account da condividere.
Su TogetherPrice è possibile quindi ottenere un account di Netflix o di qualsiasi altro servizio online a pagamento tramite la condivisione e divisione delle spese (possibile solo con servizi che permettono di accedere contemporaneamente da più computer con lo stesso account); possiamo anche amministrare noi stessi un account e lasciare che altri partecipino inviando i loro soldi.
Il pagamento viene gestito da Together Price che richiede, a chi partecipa, un prezzo maggiorato della commissione che spetta a loro.
Se quindi c'è da dividere un costo di 10 Euro, può darsi che chi vuole aderire ad un'offerta di divisione della spesa debba pagare 4 Euro, dandone 3 per Netflix e 1 a Together Price, ottenendo sempre, comunque, un netto risparmio.
Tra i servizi in abbonamento che è possibile condividere e dividere in Together Price ci sono, oltre a Netflix e Spotify, anche Apple Music, Xbox, Office 365 e Play Music.
Chi vuole condividere un account e richiedere la partecipazione alla spesa deve dimostrare un livello di Trust o fiducia che si ottiene collegando Facebook all'account, dando il numero di cellulare al sito e poi anche collegando un account Hype o un qualsiasi IBAN, così da poter sempre ricevere i soldi che otteniamo dalle varie quote. Se invece vogliamo partecipare ad un account già condiviso basterà aggiungere la carta di credito o una carta prepagata e pagare la propria quota mensilmente.
Oltre agli account di siti web, Together Price può anche essere utilizzato per comprare software dividendo il costo, anche se sono disponibili solo tre programmi attualmente, ossia gli antivirus Bitdefender, Kaspersky e AVG.
Limiti di Together Price
Anche se può sembrare tutto "rose e fiori", bisogna mettere in conto anche alcuni limiti di Together Price, che possono anche compromettere il corretto utilizzo del servizio:- Superamento del numero di utenti connessi contemporaneamente: anche se dividiamo la quota tra un numero prefissato di persone (per esempio 4 per un multi account di 4), nessuno vieta ad uno dei partecipanti di associare l'account condiviso su più dispositivi personali e "fregare uno slot" in tempo reale, così che gli altri non possano più visualizzare nulla.
- Presenza di gruppi di condivisione vuoti: purtroppo non tutti i gruppi hanno il massimo del punteggio di fiducia e, se capitiamo nel gruppo sbagliato, ci ritroveremo con account fasulli o inutilizzabili, anche se abbiamo pagato la quota al servizio (che ci può essere comunque rimborsata).
- Condivisione dati personali: gli altri utenti che accedono al servizio condiviso possono accedere ai profili di tutti gli utenti, carpire le loro abitudini e anche ricavare dati personali come email, numero di telefono e numero di carta di credito/PayPal (non possono farci quasi nulla, ma comunque possono ricavare le credenziali).
Alternative a Together Price
Attualmente non esistono siti simili a Together Price per condividere le spese di un account di streaming, ma con un po' di ingegno possiamo usare delle app di collette o di divisione dei conti per sostituire Together Price e gestire tutto tra amici e parenti senza dover pagare nessuna quota.La prima app che vi invitiamo a provare è Collettiamo, disponibile per Android e per iPhone/iPad.

Con quest'app possiamo creare delle buste mensili in cui invitare i partecipanti scelti per suddividere la quota di Netflix, Spotify e altri servizi a pagamento. Inserendo la carta di credito tutti i partecipanti potranno contribuire con la loro quota e, una volta raggiunta la somma, l'amministratore della busta potrà trasferire i soldi sulla sua carta di credito e pagare il servizio scelto.
Ovviamente questo tipo di app va usata con gente che conosciamo o in cui riponiamo massima fiducia.
Se tutti gli amici e parenti da coinvolgere dispongono di una Postepay possiamo anche realizzare la colletta per il servizio di streaming usando l'app Postepay, disponibile gratuitamente per Android e per iPhone/iPad.

Con quest'app possiamo ricevere il pagamento di una spesa comune semplicemente aprendo la funzionalità P2P e inviando gli amici a fornire la somma richiesta, così da poter subito pagare la quota mensile con la carta Postepay associata al servizio di streaming scelto.
In alternativa possiamo anche sfruttare l'app di PayPal per la colletta, visto che essa è disponibile per Android e per iPhone/iPad e può supportare il pagamento tramite diversi tipi di carta e tramite conto corrente.

Anche in questo caso possiamo realizzare una raccolta fondi a cui invitare tutti gli amici o parenti, così che possano pagare la quota mensile per il servizio scelto; una volta raccolti tutti i fondi essi saranno subito disponibili sul conto PayPal dell'amministratore, che non dovrà far altro che usare PayPal come metodo di pagamento per il servizio di streaming scelto.
Altre app di colletta possono essere visionate nell'articolo sulle App per raccogliere soldi per collette, regali e dividere spese.
Conclusioni
Anche se sussistono molti dubbi sulla natura di Together Price, nulla vieta di risparmiare un po' creando o partecipando a gruppi con feedback elevato, così da poter pagare tutti gli abbonamenti per i servizi in streaming spendendo anche meno dell'80% del costo iniziale.Se non vogliamo pagare delle quote e vogliamo gestire tutto tra amici e parenti possiamo anche utilizzare delle app famose come Postepay e PayPal per creare le collette e raccogliere i soldi necessari a condividere un servizio di streaming.
Sempre a tema di condivisione dei soldi vi suggeriamo di leggere la nostra guida su come Inviare soldi con Android o iPhone nel modo più veloce.
Se invece cerchiamo delle valide alternative a PayPal, possiamo continuare la lettura nella nostra guida Alternative a PayPal per pagare e e ricevere soldi via web.
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