Riavvio Forzato di Android se bloccato o non si accende più
Lo smartphone o tablet Android smette di funzionare e non si accende più dopo averlo tenuto inutilizzato per un po' di tempo o dopo aver fatto dei test con nuove ROM? In questo caso un brivido passa sulla schiena del proprietario, con il timore di aver rotto per sempre lo smartphone o il tablet che utilizza tutti i giorni per lavoro o per divertimento.Per fortuna non tutto è perduto: ci sono diversi modi, a seconda del modello, per tentare di riavviare il telefono o il tablet che sembra del tutto morto o non si accende.
Vale la pena quindi vedere tutte le procedure possibili per riavviare uno smartphone o tablet Android, così da potersi districare anche nelle situazioni più spinose e venire a capo del problema senza dover pensare all'acquisto di un nuovo dispositivo.
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Cause Comuni del Blocco su Android
I dispositivi Android possono congelarsi per motivi legati al software o all’hardware. Un sovraccarico di applicazioni aperte in multitasking, ad esempio, satura la memoria RAM e impedisce risposte ai comandi. Allo stesso modo, un’interruzione durante l’installazione di un update può corrompere file temporanei, rendendo il sistema inoperativo.
Il surriscaldamento rappresenta un’altra fonte frequente di problemi. Quando il processore lavora intensamente, come durante sessioni di gaming prolungate, il telefono entra in modalità di protezione e si spegne per evitare danni. In casi estremi, un guasto fisico alla batteria o al connettore di carica aggrava la situazione, simulando un apparecchio morto.
Questi fattori non dipendono dal modello specifico, ma colpiscono uniformemente linee come Google Pixel, OnePlus o Huawei. Affrontarli richiede un ordine logico: prima verificare le basi, poi procedere con azioni mirate.
Riavvio forzato Smartphone
Il primo metodo è il più semplice e almeno una volta vi sarà capitato di doverlo applicare anche sui vecchi telefoni non smart: vi basterà tenere premuto il tasto d'accensione del nostro smartphone o tablet Android per almeno 10 secondi o finché non ricompare la schermata d'avvio del device.
Questo riavvio forzato dovrebbe sbloccare qualsiasi device bloccato per colpa di un'app costruita male e che occupava tutte le risorse del sistema, impedendo di utilizzare il dispositivo (che funzionava correttamente, ma mostrava solo l'app sovraccarica come una schermata nera).
Riavvio in modalità provvisoria
Se il riavvio standard non è sufficiente a sbloccare il dispositivo, che sembra morto e bloccato anche dopo un riavvio forzato, possiamo provare a riavviare il device Android in modalità provvisoria o modalità sicura, in maniera simile a quando visto su Windows.
Per entrare in modalità provvisoria è sufficiente riavviare forzatamente il dispositivo come visto poco fa e, non appena compare il logo del produttore o il logo di Android, premiamo e teniamo premuto il tasto Volume Giù. Su alcuni smartphone questo è sufficiente per entrare in modalità provvisoria; su altri smartphone invece verrà avviata la modalità recovery, da cui possiamo avviare la modalità sicura o provvisoria selezionandola con i tasti volume e confermando con il tasto accensione.
Ricarica con componenti originali
A volte il telefono o il tablet sembrano morti perché non si sono ricaricati bene con i cavetti e i caricatori non originali: di fatto basta poco per impedire la corretta ricarica del dispositivo, che raggiunge un livello di carica basso fino a spegnersi e non dare più segni di vita.Prima di provare con un ripristino vero e proprio, colleghiamo il device Android con il cavetto e il caricatore originale, quelli usciti direttamente dalla scatola: attendiamo almeno 10-15 minuti per ottenere una buona carica della batteria e verifichiamo se il telefono può essere avviato correttamente.

Se non abbiamo più il cavo o il caricatore a muro originale, conviene utilizzare cavi e caricatori che supportino la ricarica rapida (molto utile sui telefoni più recenti). Per rimpiazzare gli accessori di ricarica possiamo dare uno sguardo ai seguenti prodotti:
Utilizzando il cavo e il caricatore segnalato saremo in grado di ricaricare qualsiasi telefono o tablet Android, risolvendo i problemi di ricarica. Per conoscere altri metodi per ricaricare il telefono o il tablet che sembrano morti, possiamo anche leggere la nostra guida su Tutti i modi di ricaricare uno smartphone.
Procedura di Soft Reset: Passaggi Dettagliati
Il soft reset simula uno spegnimento e accensione senza perdita di dati, ideale per blocchi software. Questa tecnica è universale su Android 10 e versioni successive, inclusi i più recenti aggiornamenti.
- Spegni il dispositivo se possibile: Se lo schermo risponde parzialmente, vai su Impostazioni > Sistema > Riavvia. Altrimenti, procedi al forzato.
- Forza lo spegnimento: Premi il tasto di accensione e il volume giù contemporaneamente per 10-30 secondi, fino a quando il logo del produttore appare o il dispositivo vibra. Rilasci i pulsanti non appena si verifica un segnale di riavvio.
- Attendi il caricamento: Lascia che il sistema si riavvii completamente, che potrebbe richiedere fino a 5 minuti se ci sono processi da chiudere. Su un Motorola Moto G, questo ha sbloccato un’interfaccia congelata causata da un’app difettosa.
Questa sequenza funziona su quasi tutti i tablet Android, come quelli della serie Lenovo Tab, e preserva app e foto. Se fallisce, passa al reset hardware.
Hard Reset: Quando Serve un Ripristino Completo
Quando i metodi soft non risolvono, un hard reset azzera le impostazioni del sistema, eliminando cache e configurazioni corrotte. Attenzione: questo cancella tutti i dati non salvati.
Per entrare in modalità recovery, spegni il dispositivo. Poi, premi volume su e accensione insieme fino all’apparizione del menu. Usa i tasti volume per navigare e accensione per selezionare “Wipe cache partition”, che pulisce file temporanei senza toccare i file utente.
Per un wipe completo, scegli “Factory reset” dal menu recovery. Su dispositivi Samsung, premi volume su, accensione e tasto home (se presente) per 10 secondi. Questo riporta il telefono allo stato originale, utile per blocchi persistenti da malware.
In un test su un LG V30, il wipe cache ha risolto un loop di riavvio infinito, mentre il factory reset è stato necessario solo per corruzioni gravi. Ricorda che dopo il reset, dovrai riconfigurare account e password.
Per approfondire il discorso sul ripristino del sistema operativo Android, possiamo leggere la nostra guida su come fare il reset e ripristino di Android anche se il cellulare o tablet non si avvia.
Ripristino smartphone in modalità recovery
Se i metodi precedenti non hanno funzionato, l'unico modo per riportare in vita un cellulare o tablet che sembra morto è il ripristino del telefono in modalità recovery.

Il ripristino tramite modalità recovery rappresenta un passaggio avanzato per sbloccare un dispositivo Android che non risponde ai comandi standard. Questa funzione, integrata nel firmware di ogni smartphone, permette di eseguire operazioni di sistema senza avviare l’interfaccia principale. Si attiva con combinazioni di tasti specifiche e offre opzioni come la cancellazione della cache o il reset completo, utili quando il telefono resta bloccato in un ciclo di avvio infinito.
Per accedere alla recovery, spegnere completamente il dispositivo (se possibile) o forzare lo spegnimento tenendo premuto il tasto accensione per 30 secondi. La combinazione esatta varia per marca:
- Google Pixel e Android stock: Volume giù + accensione per 10 secondi fino al menu bootloader, poi volume giù fino a “Recovery mode” e accensione per confermare.
- Samsung Galaxy: Volume su + accensione (o + tasto home sui modelli vecchi) fino al logo, poi rilasciare.
- OnePlus, Xiaomi, Realme: Volume giù + accensione fino alla vibrazione, poi selezionare “Recovery” con i tasti volume.
- Huawei/Honor: Volume su + volume giù + accensione per 15 secondi.
Una volta dentro, navigare con i tasti volume e confermare con accensione. Le voci principali includono:
- Wipe cache partition: Rimuove file temporanei senza toccare foto, app o documenti. Risolve rallentamenti e blocchi da update interrotti.
- Wipe data/factory reset: Cancella tutto e riporta il telefono allo stato di fabbrica. Usare solo come ultima risorsa.
- Apply update from ADB: Permette di installare un firmware manuale via computer (richiede PC con Android SDK).
- Reboot system now: Riavvia normalmente dopo le modifiche.
Su alcuni dispositivi, come i Pixel più recenti, la recovery include anche “Enter fastboot” per sbloccare il bootloader, ma questo richiede cautela per evitare problemi di garanzia. Testato su un OnePlus 12, il wipe cache ha risolto un freeze dopo un’app installata da APK esterno, senza perdere dati.
Se il menu recovery non appare o resta bloccato sul logo “No command”, collegare il telefono a un PC e usare comandi fastboot:
- Aprire terminale con Android Platform Tools installato.
- Digitare
fastboot devicesper verificare connessione. - Poi
fastboot reboot recoveryper forzare l’ingresso.
Questa tecnica, documentata sul sito Android Open Source Project, funziona anche su tablet con recovery personalizzate come TWRP (se installata in precedenza).
Il ripristino in recovery resta la soluzione più affidabile per blocchi software gravi, ma non risolve guasti hardware come schermo rotto o batteria esausta. Dopo l’operazione, il dispositivo si riavvia pulito e pronto per una nuova configurazione.
Soluzioni per Problemi Hardware Specifici
Se il riavvio non funziona, indaga su componenti fisici. Una batteria usurata, comune dopo 2-3 anni di uso, può causare spegnimenti improvvisi. Rimuovi la cover posteriore (se removibile) e controlla i contatti per polvere o corrosione; puliscili con un panno morbido.
Per tablet con batteria integrata, collega a un caricabatterie originale e attendi 30 minuti. Se non carica, un cavo difettoso potrebbe essere il colpevole – sostituisci con uno certificato USB-C.
Per riparare o tentare di aggiustare il telefono o tablet rotto, possiamo leggere le guide alla Riparare lo Smartphone: Guide Fai-da-Te per iPhone e Android
Recupero Dati da un Dispositivo Non Rispondente
Preservare informazioni personali è prioritario. Se il telefono si accende parzialmente, connettilo a un computer via USB e usa il file manager per copiare foto e documenti.
Per accessi remoti, attiva il “Trova il mio dispositivo” di Google in anticipo. Dal sito ufficiale, seleziona l’apparecchio e scegli “Emetti comando di suoneria” o “Blocca” per forzare un riavvio remoto, se la connessione internet è attiva.
App alternative come Cerberus, meno diffuse ma efficaci, permettono backup cloud da un backup preesistente. In un caso documentato su forum tech, Cerberus ha recuperato contatti da un HTC bloccato senza reset.
Se nulla funziona, porta il dispositivo in un centro autorizzato per estrazione dati professionale.
Altre Domande sui Blocchi Android
- Il telefono vibra ma lo schermo resta nero? Prova un reset soft prolungato; spesso un driver grafico corrotto si risolve così. Su Reddit, utenti riportano successo con app di diagnostica come CPU-Z per verificare hardware.
- Come evitare blocchi futuri? Mantieni il sistema aggiornato tramite Impostazioni > Aggiornamenti; disinstalla app inutili per liberare spazio. Tool come SD Maid puliscono file residui senza abbonamenti.
- Differenza tra soft e hard reset su versioni recenti? Il soft preserva tutto, mentre l’hard cancella personalizzazioni; su Android 14, il recovery menu include opzioni per sideload update, utile per installazioni manuali.
- Tablet Android non si accende dopo caduta? Controlla danni fisici; un’app come AccuBattery monitora la salute della batteria per prevenire recidive.
- Posso usare ADB per riavviare da PC? Sì, con Android Debug Bridge abilitato: collega il dispositivo, apri terminale e digita “adb reboot”. Questa opzione, dettagliata su developer.android.com, aggira pulsanti rotti.
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