Come Modificare l’Indirizzo IP in Modo Semplice e Sicuro

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Cambiare IP

L’indirizzo IP è l’identificativo univoco che ogni dispositivo connesso a una rete utilizza per comunicare. Cambiarlo può servire a proteggere la privacy, superare restrizioni geografiche o risolvere problemi di connessione. Nel 2025, con il crescere delle minacce informatiche e delle limitazioni online, sapere come modificare il proprio IP è una competenza utile per chiunque navighi in rete. Questo testo esplora metodi aggiornati, spiegati in modo chiaro e accessibile, per ottenere un nuovo IP senza complicazioni tecniche.

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Perché Cambiare l’Indirizzo IP

Un indirizzo IP pubblico, assegnato dal provider Internet (ISP), rivela informazioni come la posizione approssimativa e l’attività online. Cambiarlo consente di navigare in modo più anonimo, accedere a contenuti bloccati in certi paesi (ad esempio, cataloghi di streaming esteri) o aggirare restrizioni imposte da reti aziendali o scolastiche. Inoltre, un nuovo IP può risolvere conflitti di rete o proteggere da attacchi come il DDoS, particolarmente temuti da gamer e streamer.

Esistono anche gli IP privati, usati all’interno di una rete locale per identificare dispositivi come computer o stampanti. Modificarli è utile per risolvere problemi tecnici, come una stampante che non si connette al Wi-Fi. La scelta del metodo dipende dall’obiettivo: privacy, accesso a contenuti o necessità tecniche.

Metodi per Cambiare l’Indirizzo IP

Riavvio del Router

Il metodo più immediato per ottenere un nuovo IP pubblico è riavviare il router. La maggior parte degli ISP assegna IP dinamici, che cambiano periodicamente. Spegnere il router per 5-10 minuti (o anche una notte intera) può convincere il server DHCP dell’ISP a fornire un nuovo indirizzo. Dopo il riavvio, si può verificare il cambiamento visitando siti come WhatIsMyIPAddress. Questo metodo non garantisce sempre un nuovo IP, soprattutto se l’ISP utilizza un sistema di assegnazione rigido, ma è semplice e non richiede competenze tecniche.

Modifica Manuale dell’IP Privato

Per cambiare l’IP privato di un dispositivo su una rete locale, si può agire direttamente dalle impostazioni di rete. Questo è utile per risolvere conflitti di IP o configurare una rete per attività specifiche, come il port forwarding. Di seguito i passaggi per i principali sistemi operativi:

  • Windows: Aprire il Pannello di controllo, andare su Rete e Internet > Centro connessioni di rete e condivisione > Modifica impostazioni scheda. Fare clic con il tasto destro sulla connessione attiva, selezionare Proprietà, poi Protocollo Internet versione 4 (TCP/IPv4). Inserire un nuovo IP statico (es. 192.168.1.100), la subnet mask (di solito 255.255.255.0) e il gateway predefinito (l’IP del router). Confermare con OK.
  • Mac: Andare su Preferenze di Sistema > Network, selezionare la connessione Wi-Fi o Ethernet, cliccare su Avanzate > TCP/IP. Scegliere Manuale e inserire il nuovo IP, quindi salvare.
  • Android/iOS: Nelle impostazioni Wi-Fi, selezionare la rete, scegliere IP statico e inserire il nuovo indirizzo. Verificare che l’IP scelto sia nella stessa rete del router per evitare conflitti.

Attenzione: un IP statico mal configurato può causare problemi di connessione. È consigliabile annotare le impostazioni originali prima di modificarle.

Utilizzo di una VPN

Le VPN (reti private virtuali) sono il metodo più efficace per mascherare l’IP pubblico. Instradando il traffico attraverso un server remoto, una VPN sostituisce l’IP reale con uno associato al server scelto, spesso in un altro paese. Questo non solo protegge la privacy, ma consente di accedere a contenuti geo-bloccati, come serie Netflix disponibili solo negli USA.

Servizi gratuiti come Proton VPN offrono un’opzione senza costi, anche se con limitazioni di velocità e server. Le VPN crittografano i dati, garantendo sicurezza anche su reti Wi-Fi pubbliche, a differenza di altri metodi come i proxy, che spesso mancano di protezione.

Un aspetto da considerare: alcune piattaforme, come Netflix, bloccano attivamente le VPN più note. In questi casi, scegliere un server meno utilizzato o una VPN con IP dedicati può fare la differenza, anche se queste opzioni sono spesso a pagamento.

Proxy Server

Un proxy server agisce come intermediario tra il dispositivo e Internet, assegnando un IP diverso. È una soluzione più leggera rispetto alle VPN, ma meno sicura, poiché non sempre crittografa i dati. Configurare un proxy è semplice: nelle impostazioni di rete del dispositivo, cercare la sezione Proxy o LAN e inserire l’indirizzo IP e la porta del server proxy.

Siti Proxy gratuiti offrono elenchi di IP, anche se quelli free possono essere lenti o poco affidabili. Per attività come il web scraping o l’accesso a siti bloccati, i proxy a pagamento sono preferibili, ma la mancanza di crittografia li rende meno adatti per la privacy.

Tor Browser

Il Tor Browser instrada il traffico attraverso una rete di nodi volontari, mascherando l’IP reale. È gratuito e garantisce un alto livello di anonimato, ideale per chi cerca privacy assoluta. Tuttavia, la velocità è spesso lenta a causa della multipla crittografia, rendendolo poco pratico per streaming o download. Inoltre, accedere al dark web tramite Tor può esporre a contenuti rischiosi, quindi è consigliabile usarlo solo per navigazioni specifiche e con cautela.

Contattare l’ISP

Se i metodi precedenti non funzionano, si può contattare il proprio ISP (cioè il fornitore internet come Fastweb o TIM) per richiedere un nuovo IP pubblico. Ogni provider ha politiche diverse: alcuni cambiano l’IP senza problemi, altri richiedono giustificazioni. Questo metodo è meno immediato e dipende dalla disponibilità del provider, ma può essere utile per chi ha un IP statico.

In altri articoli abbiamo spiegato come si può chiedere un IP pubblico gratuito di Fastweb e come ottenere un IP statico con TIM o altre connessioni.

Trucchi e Consigli Pratici

Un metodo poco discusso è passare a una rete diversa, come il tethering del proprio smartphone. Connettendosi al Wi-Fi di un hotspot mobile, il dispositivo riceve un nuovo IP pubblico associato alla rete mobile. Questo è particolarmente utile in viaggio o in situazioni di emergenza, ma attenzione ai consumi di dati.

Un altro suggerimento è verificare regolarmente il proprio IP su siti come IPLocation per confermare che il cambiamento abbia avuto successo. Inoltre, per chi usa una VPN, alternare server in paesi meno comuni (ad esempio, Islanda o Singapore) può ridurre il rischio di blocchi da parte di servizi di streaming.

Attenzione però ai proxy gratuiti e alcune VPN che possono registrare i dati degli utenti o addirittura rivenderli. Per questo, è meglio evitare servizi poco trasparenti e preferire opzioni open-source o con una politica di no-logs verificata.

Cambiare l’indirizzo IP non rende completamente invisibili online. Gli ISP possono comunque tracciare l’attività, a meno che non si usi una VPN con crittografia robusta. Inoltre, i cookie e altri sistemi di tracciamento possono identificare gli utenti anche con un IP diverso. Per una protezione completa, è consigliabile abbinare il cambio di IP a pratiche come la navigazione in modalità anonima.

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