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Problemi di memoria con Chrome? Soluzioni

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Soluzioni per far tornare il browser Google Chrome veloce se ci sono problemi di memoria occupata e se diventa lento

problemi memoria chrome Google Chrome è sicuramente il browser più potente oggi per navigare in Internet, veloce e ricco di funzionalità oltre che di estensioni che lo rendono un programma quasi universale.
L'unico problema con Chrome è che dopo ogni aggiornamento e con l'aggiunta di estensioni è diventato piuttosto grosso ed a seconda del computer in uso dare problemi di memoria caricando le schede con più lentezza del solito. La verità è che Chrome è una bestia di programma, con cui si può fare davvero tutto su internet, ma capace di prendere l'intera memoria del PC per se, lasciando niente agli altri e bloccando ogni operazione.

Se Chrome ha problemi di memoria occupata e quindi sembra più lento del solito, ci sono alcune soluzioni che è possibile adottare per far tornare il browser di Google veloce e leggero.

LEGGI ANCHE: Come Velocizzare Google Chrome se lento o pesante

Perché Chrome consuma tanta memoria

Chrome è progettato per essere veloce e stabile, ma questa magia ha un costo. Ogni scheda, estensione e plugin gira come un processo separato, un po’ come se ogni pagina web fosse un’app a sé. Questo approccio rende il browser robusto: se una scheda si blocca, le altre continuano a funzionare. Però, più schede e funzioni attive ci sono, più memoria viene richiesta. Siti con video, animazioni o pubblicità pesanti peggiorano la situazione, e le estensioni, anche se utili, possono trasformarsi in piccoli vampiri di RAM. Aggiungici una cache piena di dati temporanei e un browser non aggiornato, ed ecco che il tuo computer inizia a implorare pietà.

Un altro fattore è l’hardware. Un PC con 4 GB di RAM farà fatica a gestire Chrome con molte schede aperte, mentre con 16 GB o più il problema è meno evidente. Ma anche con un computer potente, un uso intenso può spingere Chrome a esagerare, soprattutto se altre applicazioni sono in esecuzione.

Controllare l’uso della memoria

Per fortuna, Google ha equipaggiato il suo browser con un Task Manager interno di Chrome di cui abbiamo scritto una guida specifica qualche tempo fa.
Per aprire il task manager di Chrome si deve premere il tasto con tre pallini in alto a destra e poi andare in Altri strumenti > Task manager
Con il task manager è possibile trovare tutti i processi attivi del browser Google, fatto di schede, estensioni, plugins, processi dell'account Google elencati come sottoframe e poi il processo della GPU. La divisione in processi di Chrome permette di separare le varie componenti in modo che se una di queste va in crash, il browser resta comunque aperto e utilizzabile.
Il task manager è molto utile quando Chrome si blocca su qualche sito fallato, perchè basta terminare solo quella per far tornare a funzionare bene.

Un trucco per tenere d’occhio la situazione è monitorare anche il Task Manager di Windows (Ctrl+Shift+Esc) o il Monitor Attività su macOS. Se Chrome occupa una fetta enorme della RAM totale, è ora di intervenire.

Ridurre il consumo di memoria

Per alleggerire il carico di Chrome, il primo passo è chiudere le schede inutili. Ogni scheda aperta è come un piatto in più a un buffet: anche se non la usi, occupa spazio. Se hai l’abitudine di tenere aperte decine di schede "per dopo", considera di salvarle nei preferiti o usare un’estensione come OneTab. Un modo furbo di risolvere il problema memoria con Chrome è quello dell'estensione OneTab, di cui ho parlato molto in diversi articoli, che disattiva le schede aperte per recuperare memoria.
Si tratta quindi di un pulsante da premere quando ci sono molte schede aperte, che le termina tutte in modo istantaneo recuperando tuta la memoria occupata da Chrome.
Le schede non vengono comunque chiuse e potranno essere ricaricate selettivamente, quando si vogliono vedere. Questa estensione è da installare sempre sui PC con 4 GB di RAM o meno, in modo da poter navigare con Chrome senza soffrire di rallentamenti.

Per recuperare memoria nelle attività di Chrome l'unica vera soluzione è quella di rimuovere le estensioni e le applicazioni che non si utilizzano e che occupano più memoria.
Per rimuoverle si deve aprire il menu di Chrome premendo il tasto in alto a destra con tre pallini e poi andare in Altri strumenti > Estensioni.
In realtà non è necessario rimuoverle completamente, basta infatti disattivarle per impedire loro di consumare memoria. In questo modo sarò possibile riattivarle all'occorrenza in modo rapido.

Ottimizzare le impostazioni di Chrome

Chrome offre alcune funzioni integrate per ridurre il consumo di memoria. Una delle più utili è la modalità Risparmio memoria, che mette in pausa le schede inattive per liberare RAM. Per attivarla, vai su "Impostazioni" dal menu, seleziona "Prestazioni" e accendi l’opzione "Risparmio memoria". Puoi anche specificare quali siti, come Gmail o Spotify, devono restare sempre attivi. Questa funzione può ridurre l’uso della RAM fino al 40%, anche se le schede in pausa si ricaricano quando le riapri, il che potrebbe rallentare leggermente la navigazione.

Un’altra impostazione da verificare è l’accelerazione hardware. Questa funzione usa la scheda grafica per alleggerire il carico sulla CPU, ma su alcuni sistemi datati può causare problemi. Vai su "Impostazioni", poi "Sistema", e prova a disattivare "Usa accelerazione hardware quando disponibile". Riavvia Chrome e vedi se cambia qualcosa. Se non noti miglioramenti, riattivala, perché di solito aiuta più di quanto ostacoli.

Pulire cache e dati temporanei

Con il tempo, Chrome accumula una montagna di dati temporanei: cache, cookie e file che dovrebbero velocizzare la navigazione ma possono diventare un peso. Pulire questi dati è come svuotare un armadio pieno di roba inutile. Vai su "Impostazioni", seleziona "Privacy e sicurezza", poi "Cancella dati di navigazione". Scegli "Immagini e file memorizzati nella cache" e "Cookie e altri dati dei siti", imposta l’intervallo di tempo su "Sempre" e clicca "Cancella dati". Questa operazione non solo libera memoria, ma può anche risolvere errori di caricamento delle pagine.

Per i file temporanei del sistema, su Windows premi Win+R, digita %temp% e cancella tutto nella cartella che si apre. Su macOS, usa l’app "Archiviazione" per eliminare file inutili. Questi accorgimenti non risolvono problemi di memoria in tempo reale, ma tengono il sistema più snello a lungo termine.

ADWCleaner è il programma migliore a fare questo lavoro, gratuito, consigliato da utilizzare una volta al mese anche solo per fare una scansione veloce.

Aggiornare Chrome e il sistema

Un browser non aggiornato è come una macchina con il motore sporco: consuma di più e funziona peggio. Chrome si aggiorna automaticamente, ma è meglio controllare. Vai su "Impostazioni", seleziona "Informazioni su Chrome" e verifica se ci sono update. Le nuove versioni spesso includono ottimizzazioni per la gestione della memoria, come il sistema PartitionAlloc introdotto da Google, che ha ridotto l’uso della RAM del 20% su Windows a 64 bit.

Anche il sistema operativo va tenuto al passo. Un Windows o macOS obsoleto può creare conflitti con Chrome, aumentando il consumo di risorse. Assicurati di avere gli ultimi aggiornamenti installati, ma evita di fidarti ciecamente delle promesse di Big Tech: a volte gli update portano più bug di quanti ne risolvano, quindi leggi i feedback degli utenti prima di lanciarti.

Soluzioni avanzate per utenti curiosi

Se le soluzioni base non bastano, puoi provare qualche trucco più tecnico. Aumentare la memoria virtuale del sistema è un’opzione per chi ha poca RAM fisica. Su Windows, vai su "Impostazioni", cerca "Prestazioni", seleziona "Regola aspetto e prestazioni di Windows", poi "Modifica" sotto "Memoria virtuale". Imposta una dimensione personalizzata (di solito 1,5-2 volte la RAM fisica) o lascia che il sistema la gestisca. Su macOS, la memoria virtuale è automatica, quindi non serve intervenire. Tieni presente che la memoria virtuale usa il disco rigido, quindi non è veloce come la RAM e non è una soluzione definitiva.

Un’altra idea è creare un nuovo profilo utente in Chrome. A volte, configurazioni corrotte possono causare problemi di memoria. Vai su "Impostazioni", seleziona "Gestisci altre persone" e crea un nuovo profilo. Se il problema scompare, importa i dati dal vecchio profilo e abbandona quello problematico.

Per i più audaci, reinstallare Chrome può essere la mossa finale. Disinstallalo, elimina le cartelle residue in %localappdata%\Google\Chrome (su Windows) e scarica la versione a 64 bit dal sito ufficiale. Questo risolve eventuali file corrotti, ma salva prima preferiti e password sincronizzandoli con il tuo account Google.

Più facilmente, si può usare il tasto di ripristino di Chrome resetta le impostazioni e riporta il browser al suo stato iniziale.

Ovviamente una soluzione diversa è quella di cambiare browser sul computer.
Possiamo quindi scegliere di usare, ad esempio, Microsoft Edge in Windows, veloce e pieno di funzionalità o anche il buon vecchio Firefox, sempre efficiente e con più protezioni per la privacy.
La lista dei browser migliori è in un altro articolo.





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