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Rendere irrecuperabili i file su dischi e USB

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eliminare definitivamente i file da dischi e USB per proteggere la privacy con strumenti gratuiti e metodi sicuri
File cancellati irrecuperabili Se vogliamo che i dati cancellati su una chiavetta USB o su un disco esterno siano del tutto irrecuperabili dobbiamo effettuare un pulizia dell'unità, cancellando tutto al suo interno, eliminando ogni partizione e, di fatto, formattare l'unità per impedire il recupero.

Quando un file viene eliminato, il sistema operativo non lo distrugge: segna lo spazio occupato come disponibile, ma i dati restano intatti finché non vengono sovrascritti. Su un disco rigido tradizionale (HDD), programmi come Recuva o Disk Drill possono recuperarli facilmente. Gli SSD, grazie alla funzione TRIM, rendono il recupero più complesso, ma non impossibile, soprattutto su unità esterne.

Per chiavette USB o schede SD, il rischio è ancora più alto: chiunque con un software di recupero può accedere a documenti sensibili, foto o video personali. Con memorie 3D NAND, usate nei moderni SSD, il wear leveling può complicare la cancellazione, lasciando frammenti di dati accessibili.

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Strumenti gratuiti per cancellare i file in modo sicuro

Per rendere i file irrecuperabili, bisogna sovrascrivere i settori del disco con dati casuali o zeri. Ecco i migliori strumenti gratuiti, aggiornati al 2025, scelti per semplicità e affidabilità.

CCleaner: pulizia semplice e sicura

CCleaner è noto per la pulizia del sistema, ma offre anche una funzione per la cancellazione sicura. Nella sezione “Strumenti” > “Bonifica drive”, si può scegliere di sovrascrivere lo spazio libero o l’intero disco. Con opzioni da una a 35 sovrascritture, è perfetto per chi cerca un’interfaccia intuitiva.

Per una chiavetta USB, basta collegarla, selezionare l’unità e scegliere “Sovrascrittura complessa”. È ideale per chi non vuole installare software aggiuntivi, ma richiede attenzione per non eliminare dati importanti.

Eraser: flessibilità per Windows

Eraser si integra nel menu contestuale di Windows: un clic destro su un file o una cartella permette di eliminarli definitivamente. Supporta algoritmi come Gutmann o DOD 5220.22-M e consente di pianificare la cancellazione automatica del cestino.

Per esempio, per un vecchio documento Word su un disco esterno, basta selezionarlo, scegliere “Eraser” e avviare la sovrascrittura. Open-source e leggero, ha un’interfaccia un po’ datata ma è estremamente efficace.

Roadkil’s Disk Wipe: portatile e diretto

Roadkil’s Disk Wipe è un programma portatile che non richiede installazione. Con pochi clic si sceglie l’unità e il numero di sovrascritture (da 1 a 10). L’opzione “Random Data” riempie il disco con dati casuali, mentre “Blank Disk” usa zeri.

Per una chiavetta USB da 16 GB, si seleziona l’unità, si impostano tre sovrascritture e si avvia. È semplicissimo, perfetto per chi cerca velocità senza fronzoli.

AOMEI Partition Assistant: gestione avanzata

AOMEI Partition Assistant Standard combina cancellazione sicura e gestione delle partizioni. La funzione “Pulire partizione” sovrascrive i dati con zeri, rendendo i file irrecuperabili. È utile per preparare un disco per la vendita: si seleziona l’unità, si sceglie “Riempire i settori con Zero” e si procede. Versatile ma più complesso, è ideale per chi gestisce più dispositivi.

Metodi manuali con Prompt dei comandi e PowerShell

Chi preferisce evitare software di terze parti può usare strumenti integrati in Windows, come il Prompt dei comandi o PowerShell, entrambi eseguibili con privilegi amministrativi. Questi metodi sono ideali per utenti tecnici, ma richiedono attenzione per evitare errori.

Un’opzione è il comando format X: /fs:NTFS /p:0 (dove X è la lettera dell’unità), che formatta l’unità riempiendola di zeri. Per una chiavetta USB da 64 GB, si apre il Prompt dei comandi come amministratore, si digita il comando e si attende il completamento, che può richiedere ore. Questo metodo garantisce che i dati siano irrecuperabili.

In alternativa, il comando cipher /w:X: sovrascrive lo spazio libero di un’unità senza formattarla. Ad esempio, per pulire lo spazio libero su un disco D:, si esegue cipher /w:D:. È più veloce della formattazione completa e perfetto per chi vuole mantenere l’unità funzionante ma eliminare tracce di file cancellati.

Per gli utenti di PowerShell, il comando Clear-Disk -Number X -RemoveData (dove X è il numero del disco, visibile con Get-Disk) consente di cancellare un’unità. Questo metodo è utile per dischi esterni: si collega il dispositivo, si identifica il numero del disco e si esegue il comando. PowerShell è più moderno e offre maggiore controllo, ma richiede familiarità con la sintassi.

Se si preferisce usare l'interfaccia grafica, si può avviare Gestione disco in Windows cliccando sul pulsante Start e cercando "Gestione disco". In Windows premiamo i tasti Windows + R, digitare diskmgmt.msc nella finestra Esegui che appare e premere Invio.

Nella gestione disco si vedranno le varie partizioni e si può cliccare sullo spazio non allocato e selezionare "Nuovo volume semplice" per creare una partizione sul disco e formattarla con il file system NFTS o FAT32. Per impostazione predefinita, Windows crea una singola partizione per l'intera unità che andrà benissimo.

Su macOS, invece, attivare FileVault prima della formattazione rende i dati inaccessibili senza la chiave di crittografia, ideale per chi vende un Mac.

Crittografia: la soluzione definitiva

Per SSD con TRIM o wear leveling, la sovrascrittura potrebbe non bastare. La crittografia risolve il problema: crittografare i file prima di eliminarli li rende illeggibili senza la chiave. Con Microsoft BitLocker su Windows, si attiva la crittografia sull’unità, si salva la chiave in un luogo sicuro e si formatta.

Questo metodo è ideale per chiavette USB aziendali o dischi con dati sensibili. Anche su dispositivi mobili, la crittografia integrata (attiva di default su Android 10+ e iOS) rende i dati irrecuperabili dopo un ripristino.

Cancellazione sicura su smartphone e tablet

Per dispositivi mobili con memorie flash, la cancellazione sicura è più complessa. Su Android, un ripristino di fabbrica con crittografia attiva rende i dati inaccessibili. Su iOS, “Inizializza contenuto e impostazioni” è sufficiente, grazie alla crittografia hardware.

Per maggiore sicurezza, si può riempire la memoria con dati inutili (es. video pesanti) prima del ripristino, sovrascrivendo lo spazio libero. Questo metodo, pur lento, è efficace per chi vende un vecchio telefono.

Standard di sicurezza per contesti professionali

In ambiti aziendali, standard come NIST 800-88 raccomandano la “purga” dei dati, combinando crittografia e sovrascrittura. Strumenti come AOMEI o comandi come Secure Erase per SSD rispettano questi standard. Per dati sensibili, come informazioni finanziarie, è fondamentale scegliere software conformi a normative aggiornate, soprattutto con memorie 3D NAND.

Consigli per proteggere i dati a lungo termine

Prevenire è meglio che curare. Ecco alcune abitudini utili:

  • Eseguire backup regolari su dischi separati o cloud crittografati.
  • Rimuovere le chiavette USB con “Espelli” per evitare corruzioni.
  • Attivare la protezione da scrittura su dispositivi USB.
  • Eseguire scansioni con un antivirus aggiornato per prevenire malware.
Per approfondire possiamo leggere le nostre guide su come Formattare USB in exFat e su come cancellare file in modo sicuro e definitivo ed eliminarli dal disco per sempre.




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