Controllare lo smartphone dei figli e impostare limiti

Gli smartphone sono potenti, ma non privi di insidie. I bambini e gli adolescenti possono imbattersi in siti non adatti, trascorrere troppe ore su app di gioco o social media, o persino essere contattati da sconosciuti. Secondo un rapporto del 2023 di Common Sense Media, il 70% dei ragazzi tra i 13 e i 17 anni usa i social media quotidianamente, spesso senza filtri adeguati. Non si tratta di invadere la loro privacy, ma di creare un ambiente digitale sicuro. Un equilibrio tra supervisione e fiducia è fondamentale: un controllo eccessivo può generare ribellione, mentre un approccio troppo permissivo rischia di lasciare i ragazzi vulnerabili.
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Strumenti Integrati nei Sistemi Operativi
I moderni sistemi operativi offrono opzioni di controllo parentale già integrate, gratuite e facili da configurare. Queste soluzioni sono spesso sufficienti per la maggior parte delle famiglie e non richiedono app di terze parti.
Android: Google Family Link
Per chi usa dispositivi Android, Google Family Link è uno strumento versatile. Permette di impostare limiti di tempo giornalieri per l’uso dello smartphone, bloccare il dispositivo durante orari prestabiliti, come la notte o durante i compiti, e filtrare contenuti su Google Play, Chrome e YouTube. Si può anche monitorare la posizione del dispositivo in tempo reale, utile per sapere dove si trovano i figli senza essere invadenti. La configurazione è semplice: si scarica l’app sul proprio dispositivo e su quello del figlio, si collega l’account Google del minore e si personalizzano le impostazioni. Un limite? Non funziona al meglio su dispositivi iOS, ma per Android è una scelta solida.
Il miglior servizio che possiamo utilizzare per controllare il telefono dei nostri figli è Google Family Link, fornito direttamente da Google e disponibile sia per Android sia per iPhone. Le app da scaricare sono Family Link per genitori (dedicata al controllo dei genitori da telefoni Android) e l'app Family Link, quest'ultima disponibile per Android e iPhone.Con quest'app è sufficiente impostare il nostro account Google come genitore (quindi supervisore di ogni attività) e impostare gli account Google sugli smartphone Android dei nostri figli come utenti da controllare (creando così un gruppo famiglia su Google).
In pochi e semplici tap saremo in grado di gestire quali app possono utilizzare, quali app utilizzano più spesso sul telefono, impostare dei limiti di utilizzo, bloccare a distanza l'uso del telefono e visualizzare in tempo reale la posizione del dispositivo. Utilizzando le librerie di sistema di Android, l'app non può essere bypassata facilmente, garantendo un alto livello di sicurezza e di controllo sui telefoni e sugli account Google impostati come "figli".
Possiamo approfondire l'argomento su Family Link leggendo la nostra guida Controllo genitori sul cellulare dei figli con Google Family Link.
Usare In famiglia su iPhone
Su iPhone e iPad, la funzione Tempo di Utilizzo di Apple è un’ottima risorsa per monitorare e limitare l’uso del dispositivo. Accessibile da Impostazioni > Tempo di Utilizzo, consente di impostare limiti per app specifiche, bloccare contenuti espliciti e definire fasce orarie di inattività, come durante la notte. Si può anche approvare o rifiutare l’installazione di nuove app e visualizzare report dettagliati sul tempo trascorso su ogni app o sito web. Per attivarla, basta selezionare “Questo dispositivo appartiene a un bambino” e configurare un codice parentale. Tuttavia, i ragazzi più esperti potrebbero aggirare alcune restrizioni, quindi è consigliabile verificare periodicamente le impostazioni.
Su questo argomento possiamo leggere la guida su come attivare e disattivare la funzione Tempo di Utilizzo su iPhone.Un ulteriore livello di controllo è offerto da In Famiglia, una funzione di Apple ancora attiva e molto utile per gestire i dispositivi dei figli. Attivabile da Impostazioni > [Nome] > In Famiglia, permette di creare un gruppo fino a sei membri per condividere acquisti, abbonamenti (come Apple Music o iCloud+) e funzionalità di controllo parentale.
Per i minori di 14 anni (età minima in Italia per un ID Apple autonomo), si può creare un ID Apple supervisionato, con opzioni come Chiedi di Acquistare per approvare ogni download o acquisto e Tempo di Utilizzo per monitorare e limitare l’uso del dispositivo. Inoltre, si può attivare la condivisione della posizione tramite l’app Dov’è per sapere dove si trovano i figli. La configurazione è intuitiva: si invita un membro tramite il suo ID Apple, e il responsabile del gruppo gestisce le autorizzazioni. Un aspetto da considerare è che tutti i membri devono usare lo stesso paese per l’ID Apple, e i minori non possono essere rimossi senza trasferirli a un altro gruppo o eliminare l’account.
Alternative di Terze Parti
Quando i controlli integrati non bastano, esistono app di terze parti che offrono funzionalità avanzate, spesso a pagamento. Tuttavia, molte di queste soluzioni promettono più di quanto mantengono o includono costi nascosti. Due opzioni gratuite o con versioni base accessibili meritano attenzione.
ScreenTime
ScreenTime è un'applicazione che ogni genitore può installare sul telefono dei propri figli per sapere come lo usano e, opzionalmente, per bloccare l'uso di certe applicazioni.
Dopo l'installazione, al primo avvio, viene richiesto di inserire il proprio indirizzo di posta elettronica, che servirà poi per accedere dal PC al pannello di controllo. Si deve poi impostare una password e il telefono va immediatamente sotto controllo.
Nelle opzioni dell'app è possibile attivare o disattivare un limite giornaliero di utilizzo del telefono, il blocco di alcune app e gli orari durante i quali non si vuole che il figlio utilizzi il telefonino.
Una volta configurata l'app, si potrà poi accedere dal computer al sito web di ScreenTime, accedere con lo stesso account email utilizzato per la registrazione e controllare le varie statistiche attivando, se si vuole, l'invio via email delle attività giornaliere fatte col cellulare. L'app permette anche di impostare un filtro Web per le pagine da visitare e di tracciare in tempo reale la posizione dello smartphone del figlio, grazie alla geolocalizzazione.
L'app è disponibile gratuitamente per 14 giorni poi si dovrà pagare un abbonamento mensile; allo scadere della prova possiamo però utilizzare il filtro Web e il sistema di geolocalizzazione senza limiti di tempo.
Questa applicazione è tra le migliori perché, se usata senza mettere troppe restrizioni, non si fa notare e non visualizza alcun avviso sul telefono. Alla fine, quasi, la persona che usa il telefono controllato può non accorgersene nemmeno (se non andando a scorrere le app installate).
Usare Qustodio
Altra app molto utile per controllare e spiare un telefono Android di un nostro figlio è Qustodio, gratuita per uso limitato.
Installando quest'app sul nostro smartphone e sui telefoni delle persone da controllare, potremo visualizzare in qualsiasi momento le app utilizzate, il tempo trascorso con lo schermo acceso, monitorare gli SMS e le chiamate effettuate o ricevute e tenere traccia della posizione del telefono, utilizzando la geolocalizzazione (se disattivata può attivarla, anche da remoto).
L'app è studiata per essere semplice da utilizzare, anche per i minori che sono consci della sua presenza: possono infatti premere il Panic Button quando sono in difficoltà, così da segnalare subito la loro posizione al parente controllore dell'app.
Il servizio permette di controllare gratuitamente un dispositivo; se vogliamo controllare più telefoni, dovremo comprare uno dei pacchetti offerti dall'app stessa.
Usare Kroha
Tra le app di controllo genitoriale vi segnaliamo anche Kroha, disponibile gratuitamente per qualsiasi dispositivo Android.
Associando l'app al nostro dispositivo e ai device dei nostri figli saremo in grado di monitorare il tempo di schermo accesso dei nostri figli, bloccare le app, tenere traccia della posizione, controllare i siti Web visitati, attivare una modalità notturna, attivare una modalità di protezione per gli occhi, monitorare le chiamate e gli SMS ricevuti.
L'app purtroppo è disponibile gratuitamente per soli 3 giorni, dopo è necessario acquistare una licenza d'uso annuale (12 dollari l'anno), per poter controllare fino a 5 dispositivi.
Cerberus
Cerberus non è una di quelle app per fare spionaggio, ma funziona bene per chi ha bisogno di controllare la quantità di utilizzzo di app come Whatsapp, Instagram o Facebook sullo smartphone del proprio figlio o figlia (sempre avvertendolo prima per corretteza), per sapere in ogni momento dove si trova e tante altre informazioni.
L'app Cerberus sicurezza bambini si può usare per la localizzazione in tempo reale del cellulare, limitare l'uso delle app e controllare come viene usato lo smartphone.
Se cerchiamo delle app segrete per spiare un telefono, vi raccomandiamo la lettura della nostra guida alle App da agente segreto per Android per spiare, tracciare posizioni, messaggi e altro.
Strategie per un Uso Equilibrato
Oltre agli strumenti tecnici, educare i figli a un uso responsabile dello smartphone è altrettanto importante. Ecco alcune pratiche efficaci:
- Stabilire regole condivise: Coinvolgere i figli nella definizione dei limiti temporali aiuta a evitare conflitti. Ad esempio, si può concordare un massimo di due ore al giorno per i social media, con pause durante i pasti o lo studio.
- Dare l’esempio: Se i genitori trascorrono ore sui loro dispositivi, sarà difficile convincere i figli a limitarsi. Mostrare un uso consapevole della tecnologia è più efficace di qualsiasi app.
- Monitorare senza spiare: Usare il controllo parentale per proteggere, non per controllare ogni mossa. La fiducia reciproca è cruciale per evitare che i ragazzi percepiscano la supervisione come un’invasione.
- Parlare dei rischi: Spiegare perché certi contenuti o comportamenti online sono pericolosi aiuta i ragazzi a interiorizzare le regole, rendendoli più responsabili.
Geolocalizzazione: Utile o Invasiva?
La possibilità di tracciare la posizione dei figli tramite GPS, offerta da app come Google Family Link, FamiSafe o In Famiglia tramite l’app Dov’è, è una delle funzionalità più discusse. Da un lato, sapere dove si trova un figlio dà tranquillità, soprattutto in contesti urbani o durante uscite serali. Dall’altro, un monitoraggio costante può essere percepito come una violazione della privacy. Un rapporto di Pew Research del 2024 indica che il 60% dei ragazzi si sente a disagio se i genitori tracciano ogni loro spostamento. La soluzione? Usare la geolocalizzazione solo in situazioni specifiche, come quando il figlio è in un luogo sconosciuto, e discuterne apertamente per evitare tensioni.
Per controllare il nostro stesso telefono o recuperarlo in caso di furto, basterà installare una delle App antifurto per Android per controllare e bloccare il cellulare a distanza dal pc, così da sapere sempre dove ritrovare il nostro smartphone, smascherando i criminali.
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