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Come Migliorare i Colori sul PC Windows attivando HDR

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Su Windows, una sola opzione (la modalità HDR) può migliorare i colori dello schermo rendendoli più vivi, realistici e con maggior contrasto

hdr colori pc

L'HDR è ormai presente su ogni servizio o su ogni dispositivo che fornisce immagini o video ad alta qualità. Questa modalità potenzia la gamma dinamica dei colori, regalando immagini o video più belli, più dettagliati e soprattutto più luminosi.

Un monitor con colori piatti o poco definiti può rendere meno coinvolgenti giochi, film o progetti creativi. Su Windows, la modalità HDR è la chiave per ottenere colori vivaci, neri profondi e contrasti elevati, ma ci sono anche altre opzioni per migliorare la resa cromatica. Questo articolo guida passo passo per rendere i colori più vivaci, naturali e con un contrasto ottimale, senza bisogno di essere esperti. Si esploreranno le opzioni di Windows, le regolazioni hardware e qualche trucco per ottenere il massimo dal proprio schermo.

La modalità HDR (High Dynamic Range) trasforma l’esperienza visiva, offrendo colori più intensi, contrasti marcati e dettagli nitidi anche nelle aree chiare o scure. Un paesaggio con un cielo luminoso o un gioco con ombre profonde appaiono incredibilmente realistici. Sui nuovi PC portatili e sui computer collegati a monitor recenti, l'HDR si può attivare in un click.

Requisiti e controlli da fare per attivare HDR su Windows

    Verifica la compatibilità del monitor. Non tutti i monitor supportano l’HDR. Controlla le specifiche sul sito del produttore, cercando sigle come “HDR10”, “DisplayHDR 400” o superiori (es. DisplayHDR 600 o 1000 per risultati migliori). Un buon monitor HDR dovrebbe avere almeno 400 nit di luminosità massima e coprire una gamma cromatica ampia (es. 90% o più di DCI-P3).

    Sui notebook è necessario disporre di un display con una risoluzione pari o superiore a 1080p e una luminosità raccomandata di 300 nits (o valori superiori). Questi dati possono essere ricavati dalla scheda tecnica del portatile o dal sito ufficiale del produttore.

    Alcune sigle tipiche che si possono trovare su un monitor o un PC che supporta HDR sono:

    • AMD FreeSync Premium Pro
    • Dolby Vision
    • NVIDIA G-SYNC ULTIMATE
    • VESA DisplayHDR

    In Windows, è facile vedere se il monitor usato oppure il notebook è riconosciuto come HDR andando in Impostazioni > Sistema > Schermo > HDR. Se la sezione HDR non appare, il monitor potrebbe non supportarlo, anche se forse ci sono problemi di connessione col monitor (vedi sotto).

    Sempre in questa sezione è possibile diagnosticare vedere i dettagli tecnici del monitor (es. luminosità massima, gamma colore) e se HDR è supportato, ma non funziona, bisogna cambiare cavo altro cavo o aggiornare i driver della scheda video dal sito del produttore (NVIDIA, AMD o Intel).

    L’HDR, infatti, richiede una larghezza di banda elevata per trasmettere dati complessi. Il cavo e la porta usati sono fondamentali:

    • HDMI. Serve almeno un cavo HDMI 2.0 per HDR a 1080p o 4K a 60 Hz con colori a 10 bit. Per risoluzioni più alte o frequenze di aggiornamento elevate (es. 4K a 120 Hz), usa un cavo HDMI 2.1. Cavi HDMI più vecchi (1.4 o inferiori) non supportano l’HDR o limitano la qualità (es. solo 4K a 30 Hz). Assicurati che il cavo sia certificato “Premium High Speed” o “Ultra High Speed” per evitare colli di bottiglia.
    • DisplayPort. Un cavo DisplayPort 1.4 è sufficiente per la maggior parte degli scenari HDR, supportando 4K a 120 Hz o 8K a 60 Hz con HDR. Cavi DisplayPort 1.2 o inferiori potrebbero non gestire l’HDR a risoluzioni elevate. Verifica che il cavo sia di buona qualità, poiché cavi economici possono causare flickering o perdita di segnale.
    • Problemi comuni. Se l’HDR non si attiva, controlla che la porta del monitor e della scheda video supporti la versione corretta (es. HDMI 2.0 o superiore). Ad esempio, alcune schede video economiche hanno porte HDMI 1.4 mascherate da 2.0, limitando le prestazioni. Inoltre, collega il cavo direttamente al monitor, evitando adattatori o hub, che possono ridurre la larghezza di banda. Se usi un laptop, verifica che l’uscita video (es. USB-C con supporto DisplayPort Alt Mode) sia compatibile con HDR.

    Sui computer fissi anche la scheda video è molto importante per la riproduzione corretta del flusso HDR; al tal proposito vi invitiamo a leggere la guida su come scegliere la scheda video per la grafica del PC.

    Attivare HDR in Windows

    Attivare l’HDR. In Impostazioni > Sistema > Schermo > HDR, attiva “Usa HDR”. Su Windows 11, l’HDR automatico adatta i contenuti compatibili (es. giochi o video HDR) senza dover attivare l’HDR manualmente. Questa funzione è utile per chi passa spesso tra contenuti HDR e non HDR, ma può consumare più risorse su PC meno potenti.

  • Calibrare l’HDR. Nella sezione HDR, usa lo strumento di calibrazione. Regola i cursori seguendo le immagini di esempio, bilanciando luminosità e contrasto. Cerca di rendere visibili i dettagli nelle aree chiare (es. nuvole bianche) e scure (es. ombre di un albero) senza esagerare con la luminosità, che può rendere i colori innaturali. Dedica qualche minuto a questa fase per risultati ottimali.
  • Ottimizzare i colori per giochi e video. Nei giochi HDR (es. Resident Evil Village o Horizon Zero Dawn), attiva l’HDR nelle impostazioni grafiche. Per i video, usa app come Netflix o YouTube, che offrono contenuti HDR. Se guardi file locali, un lettore come VLC o Potplayer può gestire HDR, ma verifica che il file sia in un formato compatibile (es. HDR10). Nel menu del monitor, seleziona una modalità HDR (es. “HDR Standard” o “HDR Cinema”) per sfruttare al massimo la gamma cromatica.

    Attenzione però: l’HDR brilla in ambienti con luce moderata. Una stanza troppo luminosa può attenuare l’effetto, mentre una troppo scura può far sembrare i colori eccessivi. Inoltre, su monitor entry-level (es. DisplayHDR 400), l’HDR potrebbe non essere spettacolare a causa di una luminosità limitata o di un pannello a 8 bit con FRC (Frame Rate Control), che simula i 10 bit ma non è altrettanto preciso.

    Altre opzioni per migliorare i colori dello schermo del PC

    Se l’HDR non è disponibile o vuoi ulteriori ritocchi, è possible, come spiegato in un altro articolo, regolare le impostazioni del monitor: contrasto, colori e luminosità. Facendo una sintesi abbiamo:

    • Calibrazione di Windows. Cerca “Calibra colore dello schermo” nella barra di ricerca. Regola gamma, luminosità, contrasto e bilanciamento RGB in pochi minuti per colori più naturali su qualsiasi monitor.
    • Pannello della scheda video. I software di NVIDIA, AMD o Intel (accessibili dal desktop) permettono di aumentare vividezza e contrasto. Ad esempio, con AMD, usa “Colore personalizzato” per enfatizzare i toni senza perdere realismo.
    • Temi a contrasto elevato. In Impostazioni > Accessibilità > Temi di contrasto, scegli un tema per schermi di qualità media o ambienti luminosi. I colori sono netti, ma meno naturali per usi prolungati.
    • Profili colore. Installa profili ICC dal sito del produttore in Impostazioni > Sistema > Schermo > Impostazioni colore avanzate. sRGB è versatile, Adobe RGB è per grafica professionale, ma richiede monitor di fascia alta.
    • Temperatura colore. Impostala a 6500K per colori realistici o più calda (5800K) per comfort serale, tramite il software della scheda video o la calibrazione di Windows.
    • Test online. Siti come Eizo Monitor Test mostrano diagrammi per verificare sfumature e contrasto, utili per ritocchi manuali con i pulsanti del monitor.
    • Gestione automatica dei colori. In Windows 11 (Impostazioni > Sistema > Schermo > Colore), ottimizza i colori per le app. Ideale per video, ma può rallentare PC datati.
    • Luce notturna. In Impostazioni > Sistema > Schermo > Luce notturna, riduci la luce blu per colori più caldi, perfetti di sera, senza però aumentare la vividezza.

    L’HDR, quando funziona bene, è come passare da un quadro sbiadito a una finestra sul mondo reale: i colori hanno una vita che cattura lo sguardo. Ma il cavo sbagliato o un monitor non all’altezza possono rovinare tutto. Comunque sia, anche senza HDR, una buona calibrazione manuale può fare meraviglie, ci vuole pazienza, ma il risultato ripaga.

    LEGGI ANCHE: come scegliere il monitor in base all'uso.





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