Risolvere problemi di memoria di Windows 10 e 11
Esplora file o qualsiasi altro programma occupa improvvisamente troppa memoria? Vediamo insieme come risolvere.

Tra gli eventi più fastidiosi che possono capitare quando usiamo Windows troviamo anche i "leak di memoria", di cui sono vittime sia le app di sistema che i programmi installati. Questa perdita di memoria si verifica quando un'app in uso non ha restituito le risorse al sistema al termine dell'utilizzo, causando un uso eccessivo di risorse: il leak si verifica sia quando la memoria resta occupata inutilmente sia quando il consumo di RAM della singola aumenta senza fermarsi (invece di diminuire).
Questi bug sono per di più fastidiosi ma possono compromettere un'intera giornata di lavoro, specie se non abbiamo molta memoria da offrire ai programmi difettosi. Nella guida che segue vi mostreremo come risolvere i problemi di memoria di Windows 10 e 11 seguendo delle semplici procedure per facilitare il rilascio della memoria RAM bloccata o per chiudere l'applicazione che genera problemi.
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Riavviare il processo explorer.exe
In molti casi a mostrare problemi di memoria su Windows è il processo explorer.exe, che gestisce il funzionamento dell'interfaccia grafica di Windows e dell'app Esplora File.
Per ripristinare il corretto funzionamento di questo importante processo premiamo CTRL+ALT+CANC, apriamo il menu Gestione attività, premiamo su Più dettagli (se presente) e identifichiamo il processo Esplora risorse nella scheda Processi.
Una volta identificato il processo giusto facciamo clic destro su di esso e premiamo su Termina attività per chiudere tutta l'interfaccia di Windows e le finestre del gestionale. Ora avremo lo schermo tutto nero, senza nessuna barra inferiore: non entriamo nel panico, visto che è tutto normale! Per riavviare il processo premiamo in alto a sinistra su File (nella finestra di Gestione attività), premiamo su Esegui nuova attività e digitiamo explorer.exe per riavviare l'interfaccia.
Avviare Esplora file come processo separato
Altro trucco efficace per risolvere i problemi di memoria di Windows prevede di avviare Esplora file come processo separato rispetto all'interfaccia grafica, così da poter minimizzare l'impatto dei file grandi aperti nel gestionale ed impedire che possano rallentare il computer.
Per applicare questa modifica apriamo l'app Esplora file sul nostro PC, premiamo sui tre puntini in alto, clicchiamo sulla voce Opzioni, portiamoci nella scheda Visualizzazione e rimuoviamo il segno di spunta alla voce Esegui le finestre delle cartelle in un processo separato.
Dopo aver applicato questa modifica premiamo in basso su OK e riavviamo il computer per rendere effettive le modifiche.
Rimuovere app in avvio automatico
Se il problema di memoria viene causato da un'applicazione di terze parti che si avvia insieme al sistema operativo conviene rimuovere l'app difettosa dall'avvio automatico, utilizzando le funzioni specifiche fornite da Windows 10 e Windows 11.
Su Windows 11 possiamo rimuovere le app in auto avvio portandoci nel percorso Impostazioni -> App -> Avvio e disattivando l'interruttore accanto alle app che non vogliamo più avviare insieme al sistema o che presentano un impatto elevato sulle prestazioni di sistema.
Su Windows 10 è possibile togliere le app in avvio premendo CTRL+ALT+CANC sulla tastiera, aprendo il menu Gestione attività, portandoci nella scheda Avvio, facendo clic destro sulle app da rimuovere e premendo infine su Disabilita. Questo trucco funziona anche su Windows 11 e può essere utilizzato come metodo di backup rispetto a quello presentano in alto.
Riavviare Windows in modalità diagnostica
Non riusciamo ad indentificare il processo che causa i problemi di memoria su Windows 10 e 11? In questo scenario così difficile conviene avviare Windows in modalità diagnostica, disattivando quindi tutti i processi e i servizi secondari e avviando Windows solo con gli elementi essenziali al funzionamento.
Per attivare questa speciale modalità premiamo WIN+R sulla tastiera, digitiamo msconfig nella finestra che si aprirà; una volta giunti nella nuova finestra selezioniamo Avvio diagnostico, premiamo in basso su OK e riavviamo il PC.
Al successivo riavvio Windows funzionerà in modalità ridotta, senza servizi e app di terze parti: se non notiamo alcun leak di memoria conviene analizzare le app in auto avvio e disinstallare le ultime app installate nel sistema, utilizzando se necessario Ripristino configurazione di sistema per risolvere il problema alla radice.
Al termine delle modifiche apriamo nuovamente msconfig, impostiamo Avvio normale, premiamo su OK e riavviamo Windows per risolvere i problemi di memoria di Windows 10 e 11.
Aggiornare Windows
Se nessuno dei consigli precedenti ha funzionato o il problema riguarda un'app o un processo di sistema possiamo provare a risolverlo aggiornando Windows all'ultima versione.
Per eseguire l'aggiornamento su Windows 11 premiamo con il tasto destro sul menu Start, selezioniamo il menu Impostazioni, apriamo il menu Windows Update e premiamo su Verifica disponibilità aggiornamenti o, in alternativa, su Scarica e installa o Riavvia ora (se sono già disponibili degli aggiornamenti).
Su Windows 10 possiamo eseguire gli aggiornamenti portandoci nel percorso Impostazioni -> Aggiornamento e sicurezza e premendo su Verifica disponibilità aggiornamenti. Per approfondire possiamo leggere la nostra guida su come forzare l'aggiornamento di Windows e installare l'ultima versione.
Conclusioni
Un'app che genera una perdita di memoria andrebbe subito disinstallata dal sistema (o al massimo andrebbe aggiornata), ma le cose si complicano se a dare problemi sono i processi di sistema. Seguendo i suggerimenti presenti in alto saremo in grado di risolvere la maggior parte dei problemi di memoria causati delle app e dai processi di Windows, oltre a poter fermare i leak di memoria causati dalle app in auto avvio.
Sempre a tema di memoria RAM e di problemi relativi alla memoria possiamo leggere le nostre guide su come sapere quanta memoria RAM è disponibile sul PC e come saperre quanta RAM serve per Windows 11 e 10.
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