Forzare installazione dell'ultima versione Windows 11 25H2
Windows 11 e Windows 10 sono progettati per aggiornarsi automaticamente. Questa forzatura, che per molti può essere un'invasione all'autonomia di gestione del computer, è stata però una scelta obbligata per fare in modo che tutti gli utenti, anche i più sbadati e quelli che non curano la manutenzione del loro PC, possano sempre avere installate le ultime patch di sicurezza e le ultime funzioni del sistema operativo.Gli aggiornamenti di Windows, però non vengono rilasciati in un solo giorno per tutti, ma gradualmente, con un rilascio lento che dovrebbe salvaguardare eventuali malfunzionamenti sui computer più vecchi o che non rispettano pienamente tutti i requisiti.
Se però siamo confidenti che il nostro PC sia compatibile con l'ultima versione di Windows 11 e non vogliamo aspettare che venga installata automaticamente, possiamo forzare subito l'aggiornamento in modo molto semplice ed ottenere, quindi, le ultime funzioni del sistema operativo.
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Quello infatti che è importante ricordare è che ogni anno Windows 11 si aggiorna con una nuova versione che non ha soltanto patch di sicurezza, ma proprio nuove funzionalità. Al momento in cui scrivo, è uscito Windows 11 versione 24H2 rilasciata ufficialmente il primo Ottobre 2024, che è l'ultima versione.
Ricordiamo anche che questo tipo di aggiornamenti delle funzionalità sono sospesi in Windows 10, dove l'ultima versione è Windows 10 22H2 del 2022.
La distribuzione 25H2: pacchetto di abilitazione o reinstallazione?
Per affrontare l'aggiornamento in modo efficace, è necessario distinguere il proprio scenario di partenza. La versione 25H2, come i suoi predecessori, sfrutta il concetto di pacchetto di abilitazione (Enablement Package o eKB).
- Aggiornamento rapido (da 24H2): Se il computer è già aggiornato a Windows 11 versione 24H2, l'installazione della 25H2 è fulminea. Il sistema operativo condivide la stessa base di codice con la versione precedente e il pacchetto eKB si limita ad attivare le funzionalità latenti, richiedendo solo un riavvio.
- Aggiornamento completo (da Windows 10/W11 precedenti): Per gli utenti che provengono da Windows 10 o da versioni di Windows 11 anteriori alla 24H2, l'aggiornamento a 25H2 richiede una procedura più lunga, di fatto una vera e propria sostituzione del sistema operativo che utilizza l'immagine ISO completa.
La chiave, quindi, è il file ISO di Windows 11, che permette di aggirare l'attesa. Questo file, infatti, può essere scaricato e utilizzato con metodi sia ufficiali che creativi per installare l'ultima versione.
Aggirare l'attesa con gli strumenti Microsoft
Se il computer rispetta i requisiti ufficiali di Windows 11 ma l'aggiornamento non è ancora comparso, si possono utilizzare le utility messe a disposizione direttamente da Microsoft per accelerare i tempi.
Forzare il download da Windows Update
Questo meccanismo, in molti casi, basta a sbloccare l'attesa, segnalando a Windows che si desidera ricevere subito la nuova feature. La procedura è di una semplicità estrema:
- Aprire il menu Impostazioni (scorciatoia Win + I).
- Selezionare Windows Update.
- Assicurarsi che l'opzione Ottieni gli aggiornamenti più recenti non appena sono disponibili sia attiva.
- Fare clic su Verifica disponibilità aggiornamenti.
Se il vostro hardware non è bloccato da un blocco di sicurezza (safeguard hold) imposto da Microsoft per incompatibilità note, l'aggiornamento 25H2 dovrebbe comparire dopo pochi istanti.
Usare l'Assistente o l'eKB (solo da 24H2)
L'Assistente per l'installazione di Windows 11, scaricabile dal portale Microsoft, è pensato per gli utenti che desiderano un aggiornamento in-place (mantenendo programmi e file) e non vogliono attendere il rilascio scaglionato. Lo strumento verifica la compatibilità e, in caso di esito positivo, procede all'installazione dell'ultima versione disponibile.
Per chi è già su Windows 11 24H2, l'opzione più veloce è l'installazione manuale del pacchetto eKB: KB5054156. Questo file, di dimensioni ridotte, è un interruttore che attiva le nuove funzionalità. Si tratta di un metodo tecnico che bypassa la coda di distribuzione di Windows Update. È possibile cercare il codice su un motore di ricerca per trovare il link diretto al download del file .msu dai server di Microsoft.
Installare Windows 11 25H2 su PC con hardware non conforme
La sfida più grande si pone quando il PC viene bloccato a causa della mancanza dei requisiti minimi ufficiali, in particolare TPM 2.0, Secure Boot o un processore presente nella lista dei modelli supportati. Per questi scenari, si ricorre a metodi non ufficiali che, è bene ricordarlo, vengono tollerati ma non supportati da Microsoft, la quale avverte che l'installazione su hardware non idoneo può comportare l'interruzione di futuri aggiornamenti.
Il blocco insuperabile: SSE4.2 e POPCNT
Prima di procedere con qualsiasi patch o modifica, è fondamentale sapere che le versioni recenti di Windows 11, inclusa la 25H2, hanno introdotto un requisito hardware che agisce a livello di kernel: il supporto alle istruzioni SSE4.2 e POPCNT. Se il processore è molto datato (ad esempio, molti modelli pre-settima generazione Intel o vecchi AMD), l'installazione fallirà o il sistema non si avvierà affatto, a prescindere da qualsiasi hack sul TPM. In questi casi, purtroppo, non c'è modo di proseguire se non restando su una versione precedente di Windows 11 o su Windows 10.
Metodo 1: Modifica nel Registro di Sistema (Aggiornamento in-place)
Questa tecnica è la scorciatoia più nota e consiste nell'ingannare il programma di installazione di Windows, facendogli ignorare i controlli su TPM e CPU. Funziona quando si esegue il file Setup.exe da un file ISO montato sul sistema operativo in uso.
- Aprire l'editor del Registro di Sistema (digitando regedit in Start).
- Navigare fino al percorso:
HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\Setup. - Se non esiste, creare una nuova chiave di registro (cartella) sotto Setup e chiamarla: MoSetup.
- All'interno di MoSetup, fare clic destro nello spazio vuoto, selezionare Nuovo e poi Valore DWORD (32-bit).
- Nominare il nuovo valore: AllowUpgradesWithUnsupportedTPMOrCPU.
- Fare doppio clic sul valore appena creato e impostare il Dato valore a 1 (uno).
Dopo questo passaggio, si può lanciare il programma Setup.exe dal file ISO di Windows 11 e l'installazione procederà senza mostrare l'errore di incompatibilità. È un modo pulito che sfrutta un percorso di compatibilità lasciato aperto da Microsoft.
Metodo 2: Unità USB con bypass automatico (Installazione pulita)
Per chi preferisce una installazione pulita del sistema operativo, o vuole preparare un supporto USB per un altro computer, lo strumento più affidabile per automatizzare il bypass è Rufus. Non è una soluzione che richiede comandi o modifiche manuali, il che la rende preferibile per la maggior parte degli utenti.
- Scaricare l'immagine ISO ufficiale di Windows 11 25H2.
- Avviare Rufus e selezionare l'unità USB e il file ISO.
- Durante la creazione del disco avviabile, Rufus mostrerà un menu con la possibilità di selezionare Rimuovere il requisito per 4GB+ RAM, Secure Boot e TPM 2.0.
Selezionando questa opzione, Rufus integra una patch nell'immagine di installazione che ignora i controlli di compatibilità, permettendo di avviare l'installazione da USB anche su hardware non supportato.
Metodo 3: Aggiornamento in-place con FlyOOBE
Un'alternativa a Rufus, meno popolare ma molto apprezzata nella comunità di chi cerca soluzioni con interfaccia grafica (GUI) e specializzata nell'aggiornamento in-place, è FlyOOBE (evoluzione del precedente Flyby11). Questo strumento open source semplifica ulteriormente il processo, integrando l'ISO di Windows 11 e applicando la patch di compatibilità con il metodo che simula l'installazione di una versione di Windows Server – un trucco che bypassa i controlli.
Il suo vantaggio è duplice: gestisce il download dell'ISO e avvia l'aggiornamento direttamente all'interno di Windows, senza dover creare un'unità USB avviabile o modificare il registro manualmente. È una soluzione da considerare per gli utenti che desiderano aggiornare il proprio sistema con il minimo sforzo tecnico.
Domande essenziali sull'installazione forzata
Cosa succede agli aggiornamenti futuri?
È la domanda che più di tutte crea incertezza. Microsoft ha specificato che i PC con hardware non supportato non hanno garanzia di ricevere gli aggiornamenti di sicurezza o le successive feature update. Tuttavia, nella pratica, la maggior parte di questi sistemi continua a ricevere le patch mensili e gli aggiornamenti cumulativi di sicurezza senza problemi, a meno che Microsoft non decida di chiudere definitivamente queste scappatoie.
La necessità di un backup
Indipendentemente dal metodo scelto – ufficiale o non ufficiale – è saggio effettuare sempre una copia di sicurezza completa dei file e delle cartelle più importanti. Anche se l'aggiornamento in-place è progettato per preservare i dati, imprevisti come interruzioni di corrente o problemi di driver possono sempre accadere.
Posso tornare alla versione precedente?
Dopo un aggiornamento di versione (come da Windows 10 a 25H2), Windows crea automaticamente una cartella Windows.old. Questo permette, entro un periodo di dieci giorni, di utilizzare l'opzione di ripristino per tornare alla versione precedente di Windows mantenendo i file personali. Oltre questo termine, l'unica opzione è una reinstallazione completa.
Non dovrebbero esserci problemi, ma se durante l'aggiornamento ci fosse qualche errore potremo provare a risolvere i problemi di aggiornamento Windows.
Per finire, per quanto riguarda le novità di Windows 11 25H2, rimando a questo articolo esaustivo pubblicato dalla stessa Microsoft in cui sono descritte tutte le nuove funzionalità, e le modifiche che si potranno verificare.