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Montare disco con sistema operativo già installato

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Quando può installare Windows su un nuovo PC solo spostando il disco dal vecchio computer e quando si deve reinstallare da capo

installare windows In questi giorni ho sfatato uno dei taboo dell'informatica, quello di spostare il disco dov'è installato Windows, tipicamente il disco C:, da un computer a un altro.
Essendo stato costretto a cambiare scheda madre e, forzatamente, anche processore e RAM (per questione di compatibilità), ho deciso di fatto di comprare praticamente tutto nuovo, tutto tranne i dischi del vecchio computer, compreso quello principale. Il timore che avevo era legato al fatto che cercando su internet rassicurazioni sulle possibilità di montare il disco con sistema già installato su un altro computer con un semplice stacca dal vecchio e attacca al nuovo ed avevo trovato soltanto segnalazioni di problemi di ogni tipo, un po' legati alla licenza, ma sopratutto legati alle compatibilità hardware.
Il problema è che se si sposta Windows dal computer in cui è stato installato ad un altro completamente diverso, questo non si ritrova i driver dei componenti da cui è formato, con l'alto rischio di andare in crash all'avvio.

LEGGI ANCHE: Trasferire Windows su un altro PC o disco, senza reinstallare e perdere dati

Volendo comunque provare, ho staccato il disco C dal vecchio computer (un'unità SSD), l'ho collegato al nuovo, ho acceso e come per magia tutto ha funzionato come se non avessi cambiato nulla, regolare, liscio e senza errori. In questo modo mi sono quindi risparmiato la fatica di installare di nuovo Windows sul PC assemblato e di continuare a lavorare su programmi e documenti come stavo facendo il giorno prima.
Andando ad analizzare meglio la situazione, vediamo quali sono le condizioni per cui è possibile spostare Windows su un altro PC senza problemi e quando, invece, è richiesto di reinstallare Windows da capo.
Prima di tutto, la chiave del successo di questa operazione è stata Windows 10.
Il sistema Windows 10 (quindi anche Windows 11), rispetto le versioni precedenti, include dentro di se i driver per far funzionare tutti i componenti hardware (alemeno i più popolari)
Quando ho avviato il nuovo PC col disco vecchio, Windows 10 ha quindi potuto caricare i driver per far funzionare il processore, la scheda madre e tutti i pezzi cambiati, ignorando invece quelli che aveva già in memoria legati al PC da cui proveniva. Questo significa che, se si tratta di PC desktop assemblati e non di portatili che hanno il sistema legato all'hardware, Windows 10 può essere spostato senza problemi.

Diverso era il discorso con Windows 7, che invece è facile andare in crash se spostato su un altro PC, perchè trova subito il conflitto hardware relativo ai driver e non riesce a caricare i nuovi atuomaticamente. I driver per il controller di archiviazione, che consente alla scheda madre di comunicare con l'hard disk, sono particolarmente importanti e quando Windows 7 si avvia su hardware diverso, non sa come gestire quell'hardware come invece riesce a fare Windows 10 (nella maggior parte dei casi, non sempre). In questo caso può essere necessario avviare il computer in modalità provvisoria, rimuovere i vecchi driver e installare quelli nuovi manualmente.

Anche la licenza di Windows 10 e Windows 11 non ha dato problemi ed il sistema è rimasto attivato e convalidato senza bisogno di reinserire codici.
Questo però è legato ad una condizione ben precisa, ossia che la mia copia di Windows 10 è di tipo retail, quindi non legata strettamente alla scheda madre del computer. Se fosse invece una licenza OEM venduta solitamente insieme al PC, allora questo spostamento avrebbe richiesto una nuova attivazione.
Lo stesso discorso vale anche per Windows 7 e Windows 8.1.
A tal proposito, rimando alla guida su come trasferire la licenza di Windows in un altro PC.

Se si preferisce, dopo aver spostato il disco è possibile rimuovere tutti i programmi in una volta sola in Windows 10, con lo strumento di Refresh incluso, azzerandolo senza però cancellare nulla.

Se si vuol spostare l'installazione di Windows su un altro PC con un nuovo disco, il modo migliore è quello di procedere con la clonazione. Si crea quindi una copia esatta del disco vecchio su un drive esterno, che poi viene ripristinata sul nuovo.
Il programma migliore per fare questa operazione è sicuramente Aomei Backupper.

Installare Windows su un PC assemblato senza sistema operativo può essere, invece, più complicato.
In questo caso rimando alla guida su come installare Windows su nuovo PC per avere tutti i dettagli.

Preparativi Prima del Trasferimento

Prima di mettere mano al cacciavite, alcuni passaggi preliminari sono fondamentali. Un errore qui può costare dati preziosi o un sistema che rifiuta di avviarsi.

  • Backup dei dati: Anche se il piano è trasferire tutto senza perdite, un backup su un disco esterno o un servizio cloud è una rete di sicurezza indispensabile. Gli imprevisti non mandano avvisi.
  • Verifica della licenza Windows: Se la copia di Windows è di tipo retail, il trasferimento è più semplice. Le licenze OEM, spesso legate alla scheda madre originale, potrebbero richiedere una nuova attivazione. Collegare la licenza a un account Microsoft facilita le cose: basta accedere alle impostazioni di attivazione e verificare.
  • Documentazione hardware: Annotare le specifiche del nuovo PC, come modello di scheda madre e processore, aiuta a prevedere eventuali problemi di compatibilità.
  • Disco di ripristino: Preparare una chiavetta USB con i file di installazione di Windows (scaricabili dal sito ufficiale di Microsoft) è utile per riparazioni d’emergenza.

Usare Sysprep per Pulire il Sistema

Windows include uno strumento poco conosciuto ma potentissimo: Sysprep. Serve a “generalizzare” il sistema operativo, rimuovendo driver e configurazioni specifiche del vecchio hardware. Senza questo passaggio, il disco potrebbe avviarsi sul nuovo PC ma portare con sé un bagaglio di driver inutili, rallentando tutto o causando errori.

Per usare Sysprep, aprire il prompt dei comandi come amministratore (tasto Windows + X, poi “Prompt dei comandi (amministratore)”) e digitare:

%windir%\system32\sysprep\sysprep.exe /generalize /oobe /shutdown

Questo comando prepara il sistema operativo, lo spegne e lo rende pronto per il nuovo hardware. Al primo avvio sul nuovo PC, Windows si configurerà come se fosse una nuova installazione, ma con programmi e file intatti. Attenzione: Sysprep funziona solo su sistemi non collegati a un dominio aziendale e può essere eseguito solo poche volte su una stessa installazione.

Collegare il Disco al Nuovo PC

Una volta generalizzato il sistema, è ora di spostare fisicamente il disco. Se si tratta di un HDD o un SSD SATA, basta scollegarlo dal vecchio PC (dopo aver spento tutto e scaricato l’elettricità statica toccando una parte metallica del case) e collegarlo al nuovo.

Un trucco poco noto: controllare l’ordine delle porte SATA sulla porta madre. Anche se non è strettamente necessario collegare il disco alla porta SATA1, alcune schede madri gestiscono meglio l’avvio se il disco principale è sulla porta con priorità più alta. Il manuale della scheda madre, spesso scaricabile dal sito del produttore come Asus o MSI, chiarisce questi dettagli.

Dopo il collegamento, entrare nel BIOS/UEFI (dù premendo F2, Canc o F12 all’avvio) e impostare il disco come prima periferica di boot del sistema. Questo assicura che il sistema tenta di avviarsi dal disco trasferito.

Gestire Driver e Attivazione

Al primo avvio sul sistema PC, Windows,10 o 11 si occupa di rilevare il nuovo hardware e installare di Windows generici. Questo processo può richiedere qualche minuto, ma di solito è automatico. Per accelerare, collegare il PC a Internet: Internet scaricherà driver aggiornati direttamente dai server di Microsoft o dai produttori.

Se i driver non si installano correttamente, siti come DriverEasy offrono strumenti gratuiti per scansionare e aggiornare i driver mancanti. Evitare però software di dubbia provenienza: il rischio di malware è dietro l’angolo.

Per l’attivazione di Windows, se la licenza è legata a un account Microsoft, basta accedere con lo stesso account e seguire la procedura in Impostazioni > Aggiornamento e sicurezza > Attivazione. In caso di problemi, contattare il supporto Microsoft è più efficace di quanto si pensi, nonostante la loro fama di risposte robotiche.

Clonazione come Alternativa

Se il nuovo PC ha già un disco e si preferisce non spostare quello vecchio, la clonazione è una strada valida. Programmi gratuiti come Macrium Reflect Free o Clonezilla permettono di copiare l’intero contenuto del disco originale su uno nuovo, interno o esterno. La clonazione è utile anche per passare da un HDD a un SSD più veloce senza reinstallare.

Il processo richiede un cavo o un adattatore SATA-USB per collegare il disco di destinazione. Una volta clonato, sostituire il disco nel nuovo PC o impostarlo come primario nel BIOS. La clonazione conserva tutto, ma non risolve i problemi di driver: Sysprep rimane consigliato prima del trasferimento.

Problemi Comuni e Soluzioni

Anche con tutte le precauzioni, qualcosa può andare storto. Ecco i guai più frequenti e come affrontarli:

  • Schermata blu (BSOD): Di solito è colpa di driver incompatibili. Avviare in modalità provvisoria (premere F8 all’avvio) e disinstallare i driver problematici tramite Gestione dispositivi risolve spesso il problema.
  • Disco non riconosciuto: Verificare i collegamenti fisici e controllare in Gestione disco (tasto destro su Start > Gestione disco) se il disco appare come “non inizializzato”. In tal caso, inizializzarlo con MBR o GPT, a seconda delle impostazioni UEFI.
  • Rallentamenti: Driver obsoleti o residui del vecchio hardware possono appesantire il sistema. Eseguire un “Aggiorna PC” da Impostazioni > Sistema > Ripristino pulisce il sistema senza cancellare i file.

Un trucco recente, trovato su forum inglesi come Tom’s Hardware, consiste nell’usare il comando “DISM” per verificare l’integrità del sistema prima del trasferimento:

DISM /Online /Cleanup-Image /RestoreHealth

Questo comando, eseguito da un prompt con privilegi amministrativi, ripara eventuali file di sistema corrotti che potrebbero causare problemi.



Un commento


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Un Commento
  • Unknown
    23/2/21

    Finalmente una guida ben fatta, mi hai tolto tutti i dubbi che avevo sull'argomento

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