Tieni acceso il PC quando va via la luce con l'UPS (gruppo di continuità)

Un gruppo di continuità, o UPS, collega il computer alla rete elettrica in modo sicuro. Quando la corrente salta, la batteria interna prende il posto per qualche minuto. Questo tempo basta per salvare file aperti e spegnere il PC senza danni. Non solo: filtra sbalzi di tensione che potrebbero rovinare i componenti interni. Per chi usa un desktop fisso, diventa essenziale, soprattutto in zone con blackout frequenti o temporali estivi.
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Cosa fa un UPS in pratica
Un UPS sta tra la presa a muro e l'alimentatore del PC. Immagazzina energia in batterie ricaricabili, pronta a erogare al primo calo di corrente. Durante un'interruzione, il computer continua a funzionare come se nulla fosse. Questo evita che il sistema si blocchi a metà di un documento o un salvataggio, riducendo il rischio di corruzione di file.
Per chi nota lampade che tremolano o prese che saltano, l'UPS livella la tensione in arrivo. Protegge non solo il PC, ma anche modem, router o stampanti collegate alle sue uscite. I modelli base durano 5-10 minuti con un carico normale, tempo sufficiente per un shutdown ordinato. Quelli più robusti arrivano a 20 minuti, utili per uffici con più dispositivi.
Come calcolare la potenza giusta
La scelta parte dalla potenza del proprio PC. Guarda l'etichetta sull'alimentatore: indica i watt massimi, come 500W o 650W. L'UPS si misura in VA, un'unità diversa, quindi serve convertire.
Controlla anche il tipo di PFC sull'alimentatore – attivo o passivo – dal manuale o dall'etichetta. Il PFC attivo gestisce meglio l'energia, ma richiede un UPS compatibile per evitare sovraccarichi.
Per convertire:
- Se PFC attivo, dividi i watt per 0,9. Esempio: 500W / 0,9 = circa 556 VA. Scegli un UPS da almeno 600 VA.
- Se PFC passivo, dividi per 0,6. Esempio: 500W / 0,6 = circa 833 VA. Punta a 900 VA o più.
Per un PC da gaming con 700W e PFC attivo: 700 / 0,9 = 778 VA, quindi un modello da 800 VA. Con PFC passivo: 700 / 0,6 = 1167 VA, meglio 1200 VA. Evita di sottostimare: un UPS troppo debole si spegne prima del tempo. L'autonomia dipende dal carico – un PC spento in idle dura di più rispetto a uno sotto stress.
Modelli con PFC attivo costano un po' di più, ma prevengono guasti a schede madri. Per alimentatori vecchi senza PFC, qualsiasi UPS va bene, purché in VA sufficienti.
Su siti come Amazon, i prezzi variano da 50 a 150 euro per opzioni affidabili. Ecco scelte aggiornate, testate per uso domestico o ufficio. Controlla sempre le recensioni recenti per conferme su durata batterie. Per UPS generici, versatili:
- Tecnoware ERA PLUS 750 VA – Compatto, 5 uscite, autonomia 8-10 minuti su PC base. Ideale per setup semplici.
- Tecnoware Era Plus 1100 VA – Più potenza per PC medi, con display LCD per monitorare tensione.
- Trust Oxxtron 1000 VA – Silenzioso, 6 prese, buono per router inclusi.
- VulTech UPS1500VA-PRO – Robusto per carichi alti, con software opzionale per shutdown automatico.
Per UPS con supporto PFC attivo:
- EPYC ION – Compatibile con alimentatori moderni, 8 uscite protette.
- Green Cell 1500VA – Alta capacità, batterie sostituibili per longevità.
Per versioni compatte, stile multipresa:
- Eaton 3S 450VA – Piccolo, per PC leggeri, facile da nascondere sotto la scrivania.
- Atlantis OnePower 700VA – Economico, 4 uscite, autonomia minima ma efficace.
- Legrand BTicino 800 VA – Design italiano, con surge protector extra contro fulmini.
Molti UPS usano connettori IEC, non le classiche prese italiane. Prendi un cavo o adattatore:
- Cavo Alimentazione Standard – Lungo 1,5m, per collegamenti diretti.
- Lindy Cavo IEC 2m – Flessibile per setup stretti.
- InLine Adattatore IEC C14 – Universale, per più dispositivi.
Come configurare e usare l'UPS
Collega l'UPS alla presa, poi il PC e le periferiche alle sue uscite. Accendilo: le luci indicano carica e stato. Per un controllo avanzato, installa un software dedicato. APC PowerChute Personal Edition funziona con molti modelli, è gratuito e in italiano.
Scaricalo dal sito ufficiale per l'ultima versione. L'installazione guida passo per passo: seleziona il tipo di UPS, imposta preferenze. Una volta attivo, appare nella barra delle applicazioni, monitorando tensione e batteria.
Quando salta la corrente, una finestra avvisa: salva tutto e spegni manualmente, o lascia che il programma lo faccia dopo un tempo impostato, come 2 minuti. Se sei via, configura la sospensione automatica: il PC entra in standby, riprende quando torna la luce.
Nelle impostazioni energetiche, priorita il PC: spegne prima stampanti o monitor per risparmiare batteria. Windows rileva l'UPS e adatta il piano di alimentazione, riducendo luminosità o spegnendo dischi inutili. Controlla le batterie ogni 3 anni – si scaricano col tempo, ma molti modelli le rendono sostituibili.
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- UPS per laptop? Non serve: la batteria interna già protegge per ore. Collegalo solo se usi docking station con più porte.
- Manutenzione? Pulisci le prese da polvere, testa mensilmente simulando un blackout dal pannello frontale.
- Alternative? Stabilizzatori di tensione per sbalzi minori, ma senza batteria per blackout veri.
- Per gaming rig? Scegli almeno 1500VA con PFC attivo; evita modelli economici che si surriscaldano.