Si può rompere il computer se va via la luce o con sbalzi di tensione?
Quando la luce va via all’improvviso, o quando si sente il classico clack del salvavita, la prima preoccupazione di chi usa un computer fisso è il lavoro non salvato. La seconda, molto più seria, è se l'apparecchio si sia rotto. Contrariamente a quanto si crede, non è l'assenza improvvisa di corrente a causare il danno maggiore, ma il momento immediatamente successivo all'evento elettrico.
Il rischio più grave è legato alle fluttuazioni di tensione, ovvero i picchi e le cadute che avvengono nel momento in cui l'alimentazione viene interrotta e soprattutto quando viene ripristinata. Questi fenomeni di "elettricità sporca" possono superare la capacità di gestione dell'alimentatore del computer, portando a conseguenze che vanno dalla corruzione dei dati fino al guasto permanente dell'hardware interno. Cerchiamo quindi di capire quali sono i veri pericoli e come attrezzarsi per evitarli.
I blackout sono improvvise mancanze di corrente che tendono a verificarsi a causa di problemi fuori dal nostro controllo (ad esempio, linee elettriche danneggiate) o anche per colpa nostra, quando, ad esempio, c'è un corto circuito oppure un sovraccarico per troppa energia consumata. Provocano problemi anche il calo di tensione che si verifica quando il voltaggio elettrico ha una caduta temporanea (visibile dalle luci che si indeboliscono) e gli sbalzi di tensione, quando un apparecchio riceve più energia di quella destinata per almeno tre nanosecondi.LEGGI ANCHE: Controllare se salta la corrente quando siamo fuori casa
Quali sono i danni reali di un'interruzione improvvisa
Un computer moderno, grazie alla tecnologia degli alimentatori switching, ha una certa tolleranza agli sbalzi minori. Tuttavia, quando un evento elettrico è significativo, le componenti più sensibili subiscono un forte stress.
1. Danni al sottosistema di archiviazione
Il rischio principale in caso di spegnimento non controllato è la corruzione del dato, non tanto la rottura fisica del componente. Se l'alimentazione viene a mancare mentre il sistema operativo sta scrivendo un file critico o sta salvando il lavoro, quel file può risultare incompleto o illeggibile.
- HDD (Hard Disk Drive): Sono più vulnerabili. Una perdita di corrente può far sì che la testina di lettura non si ritiri nell'area di parcheggio prima che il disco smetta di girare. Questo può portare al fenomeno chiamato head crash, che danneggia la superficie del disco e rende i dati irrecuperabili.
- SSD (Solid State Drive): Sebbene non abbiano parti meccaniche, un'interruzione durante un'operazione di scrittura può corrompere il mapping dei dati o il firmware del disco, rendendolo temporaneamente o, nei casi peggiori, permanentemente inaccessibile.
2. Danni alla scheda madre e all'alimentatore
L'unità di alimentazione (PSU) è la prima linea di difesa del computer. In caso di picchi di tensione, un PSU di qualità sacrificherà i propri componenti interni (come i MOV, Metal Oxide Varistor) per evitare che il sovraccarico raggiunga la scheda madre.
- Se il picco è troppo forte, l'alimentatore può bruciarsi o guastarsi, interrompendo il funzionamento del computer.
- Se il danno supera l'alimentatore, può raggiungere la scheda madre. I componenti più a rischio sono i moduli di regolazione della tensione (**VRM**) o persino il BIOS/UEFI, che se corrotto rende il computer inutilizzabile, costringendo a una riparazione complessa.
3. Calo delle prestazioni a lungo termine
Eventi elettrici ripetuti, anche se non causano guasti immediati, degradano i componenti, in particolare i condensatori dell'alimentatore e della scheda madre. L'usura anticipata di queste parti può portare a un'alimentazione meno stabile nel tempo, manifestandosi con rallentamenti inspiegabili, blocchi del sistema e, in generale, una riduzione della vita utile del PC.
La strategia di protezione: l'attrezzatura essenziale
Per navigare il web in modo sicuro e proteggere il proprio investimento, come indicato da la rotta di Navigaweb, è fondamentale adottare dispositivi di protezione mirati. La scelta dipende dal budget e dal livello di sicurezza desiderato, ma non bisogna limitarsi a una semplice multipresa.
Il Gruppo di Continuità (UPS)
Usare un UPS come batteria per il computer quando manca la corrente (Uninterruptible Power Supply o UPS) è il sistema di protezione più completo perché combina la batteria di riserva con la protezione dagli sbalzi.
Quando manca la corrente, fornisce energia tramite la batteria interna, dando il tempo necessario (di solito 5-15 minuti) per salvare i dati e spegnere il computer in modo sicuro.
- Line-Interactive (Interattivo in linea): Modello comune e conveniente per l'uso domestico. Regola la tensione in ingresso (Automatic Voltage Regulation o AVR) senza usare la batteria, prolungandone la vita, ma in caso di black-out passa alla batteria in pochi millisecondi.
- Online (Doppia conversione): Più costoso, ma offre la massima protezione. L'alimentazione in uscita è sempre generata dalla batteria, che viene costantemente ricaricata. Questo garantisce un'onda elettrica perfetta (Pure Sine Wave), essenziale per gli alimentatori dei PC di fascia alta (con tecnologia PFC attivo), anche se l'elettricità di casa è "sporca".
Il Protettore di Sovratensione (Surge Protector)
Un protettore di sovratensione, o ciabatta anti-surge, rappresenta il livello base di protezione. Protegge solo dai picchi di tensione (surges). Utilizza componenti chiamati MOV che "sacrificano" sé stessi per assorbire l'eccesso di energia, impedendogli di raggiungere il PC.
Non protegge dai cali di tensione e non fornisce alimentazione in caso di blackout.
Contro gli sbalzi di tensione, si può usare un limitatore di sovratensione, un apparecchio che tenterà di deviare le sovratensioni elettriche lontano dai dispositivi collegati.
Sostanzialmente è una presa multipla filtrata con protezione contro sovratensioni e fulmini. Personalmente l'ho acquistata su Amazon per meno di 20 Euro, della Belkin, una delle migliori sul mercato.
Altre opzioni di difesa e prevenzione
Esistono soluzioni meno note, spesso usate in ambito industriale, che offrono una difesa mirata alla qualità dell'elettricità.
- Filtro di Linea (Power Conditioner): Questi dispositivi si concentrano sull'eliminazione del "rumore" elettrico e delle piccole fluttuazioni della linea, pur non essendo dei veri e propri gruppi di continuità. Offrono un'elettricità più "pulita" che riduce lo stress sui componenti, ma in caso di black-out sono inefficaci.
- Trasformatori CVT (Ferroresonant): Sono noti per stabilizzare la tensione di uscita in modo eccezionale, anche con grandi variazioni in ingresso. Forniscono anche un breve periodo di "sostegno" durante interruzioni brevissime. Tuttavia, sconsigliamo l'uso di questi apparecchi con i moderni alimentatori di PC, poiché la loro natura può interagire negativamente con l'elettronica sofisticata degli alimentatori switching, creando più problemi che soluzioni.
Domande frequenti sull'argomento
Di seguito, le risposte ad altri interrogativi comuni sulla perdita di potenza:
- Il portatile è più sicuro del fisso? Sì. Il portatile ha la batteria interna che funziona come un gruppo di continuità integrato. Se la corrente viene interrotta, il sistema passa istantaneamente alla batteria, eliminando il rischio di spegnimento improvviso e di danni da sbalzo.
- Perché il PC è lento dopo un black-out? Spesso è dovuto alla corruzione del file system. Il sistema operativo, come Windows, esegue automaticamente una scansione del disco (chkdsk) al riavvio. Questo processo può rallentare drasticamente il computer finché non ha riparato tutti gli errori.
- Cosa fare se il PC non si riaccende dopo un picco? Se il PC non dà segni di vita, la prima cosa da fare è spegnere l'interruttore sul retro dell'alimentatore (PSU), staccare il cavo di alimentazione e premere il pulsante di accensione per 5-10 secondi (per scaricare l'elettricità residua). Ricollegare il tutto e riprovare. Se non funziona, l'alimentatore è quasi certamente danneggiato e deve essere sostituito.
- Si possono rompere monitor, router o stampanti? Sì. Tutto ciò che è collegato all'alimentazione è a rischio. Per questo, l'UPS dovrebbe alimentare almeno PC e monitor, mentre il router (essenziale per l'internet) può essere collegato anche a un mini-UPS separato o alla sezione del gruppo di continuità dedicata alla sola protezione da sovratensione.
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