Email temporanee e Alias: siti per iscrizioni anonime
L'obbligo di inserire un indirizzo di posta elettronica per scaricare un file, leggere un articolo o accedere a una rete Wi-Fi pubblica è una delle pratiche più fastidiose del web moderno. La conseguenza è nota: la casella principale diventa in breve tempo un deposito di newsletter indesiderate, traccianti pubblicitari e potenziali tentativi di phishing. Utilizzare una mail temporanea non è soltanto una questione di pulizia digitale, ma una strategia difensiva necessaria. Questi servizi forniscono un indirizzo valido per il tempo strettamente necessario a cliccare sul link di conferma, per poi svanire nel nulla insieme a tutto lo spam che ne deriverebbe.
Oggi i siti web sono diventati più abili nel riconoscere e bloccare i domini "usa e getta" classici. Per questo motivo, accanto ai servizi storici che durano pochi minuti, hanno preso piede gli strumenti di masking (o alias). Questi ultimi non si limitano a distruggere la posta, ma creano un filtro permanente che inoltra i messaggi al vero indirizzo, permettendo all'utente di chiudere il rubinetto in qualsiasi momento se il volume di posta indesiderata diventa insostenibile.
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Queste email sono spesso utilizzate per:
- Registrazioni temporanee: Quando devi accedere a un servizio per un breve periodo.
- Protezione della privacy: Per evitare di condividere la tua email principale. Per esempio, come visto in un altro articolo, trovare il luogo da cui è stata spedita una Email, è facilissimo.
- Prevenzione dello spam: Per evitare di ricevere email indesiderate dopo la registrazione (vedi anche come proteggersi dallo spam).
- Test e sviluppo: Per gli sviluppatori che hanno bisogno di testare funzionalità senza usare email reali.
L'email temporanea è solitamente valida per un periodo limitato (ad esempio, 10 minuti, 1 ora o 24 ore), dopo il quale viene automaticamente eliminata.
Usare una mail temporanea è anche uno dei modi migliori per bloccare lo spam via Email, la pubblicità ed i messaggi indesiderati.
I servizi rapidi "clicca e usa"
Quando l'esigenza è immediata e non serve conservare l'account per più di una sessione, i servizi istantanei rimangono la soluzione più pratica. Non richiedono registrazione e sono pronti all'uso appena si apre la pagina.
Il nome più diffuso resta Temp Mail. La sua popolarità è dovuta all'estrema semplicità: l'indirizzo è generato automaticamente all'ingresso e la casella si aggiorna in tempo reale, supportando anche la visualizzazione di allegati e QR code per passare l'indirizzo allo smartphone. Essendo così famoso, molti portali e-commerce hanno inserito i suoi domini nelle liste nere, impedendo la registrazione. In questi casi, spesso basta aggiornare la pagina o cambiare il dominio dal menu, se disponibile nella versione in uso.
Per chi ha bisogno di un timer visibile e scadenze precise, 10 Minute Mail fa esattamente quello che dice il nome. Offre una casella che si autodistrugge dopo 600 secondi. Se la mail di conferma tarda ad arrivare, un pulsante permette di resettare il conteggio e ottenere altro tempo. È uno strumento spartano, privo di funzioni avanzate, ma efficace per operazioni rapide dove non si vuole lasciare alcuna traccia sui server.
Un approccio differente è quello di Guerrilla Mail. A differenza della concorrenza, permette anche di inviare email, non solo di riceverle, rendendolo utile per inviare file o messaggi senza rivelare la propria identità. Gli indirizzi non scadono a tempo, ma i messaggi vengono cancellati dopo un'ora dalla ricezione. La funzione "Scramble Address" e la possibilità di scegliere domini alternativi (come il celebre sharklasers.com) aiutano spesso a superare i filtri anti-spam dei siti più rigidi.
Caselle pubbliche senza password
Esistono servizi che permettono di inventare un indirizzo al volo (ad esempio prova123@servizio.com) senza doverlo creare prima. Il lato negativo è che queste caselle sono pubbliche: chiunque conosca il nome utente può leggerne il contenuto.
Il veterano del settore è YOPmail. La sua forza sta nel fatto che non serve visitare il sito prima di iscriversi a un servizio: si può inserire un indirizzo YOPmail a caso nel modulo di registrazione e andare a controllare la posta solo successivamente. I messaggi restano visibili per 8 giorni. Il sistema genera automaticamente un alias univoco per ogni casella per offrire un minimo di protezione, ma resta sconsigliato per ricevere dati sensibili come password di recupero o codici bancari.
Una logica simile muove Mailinator. Sebbene oggi si concentri su servizi a pagamento per aziende che devono testare flussi di email, la versione pubblica gratuita è ancora attiva. Le caselle sono di dominio pubblico e vengono pulite automaticamente dopo poche ore. Se si sceglie un nome utente troppo comune, è facile trovarsi a leggere le email di conferma destinate ad altre persone in giro per il mondo.
Alias e Mascheramento: la gestione avanzata
L'evoluzione della privacy online si sta spostando dalle email che si autodistruggono agli alias permanenti. Seguendo la rotta di Navigaweb verso una gestione dell'identità digitale più matura, questi strumenti sono preferibili per iscrizioni a lungo termine (come newsletter, forum o app) perché permettono di gestire il flusso di posta senza esporre mai l'indirizzo reale.
Il punto di riferimento attuale è SimpleLogin. Da quando è entrato a far parte dell'ecosistema Proton, è diventato lo standard per la creazione di alias open source. Permette di generare indirizzi email casuali che inoltrano la posta alla casella principale. Se un servizio inizia a inviare spam, basta disattivare quel singolo alias con un interruttore. I domini utilizzati godono di ottima reputazione e vengono bloccati raramente dai siti web.
Molto diffuso e integrato direttamente nel browser è Firefox Relay di Mozilla. Offre un sistema pulito per generare maschere email (che finiscono con @mozmail.com) direttamente dai campi di compilazione dei moduli web. La versione gratuita ha dei limiti sul numero di maschere o sulla dimensione degli allegati, ma la facilità d'uso e la garanzia di privacy offerta da Mozilla lo rendono una scelta eccellente per l'utente medio.
Anche Addy.io merita attenzione per chi cerca un controllo granulare. Permette di creare alias al volo basati su un nome utente o totalmente casuali, e offre la possibilità di rispondere alle email mantenendo l'anonimato (il destinatario vedrà l'alias come mittente). Supporta la crittografia GPG, rendendolo ideale per chi vuole proteggere il contenuto dei messaggi oltre che il proprio indirizzo.
Infine, DuckDuckGo Email Protection offre un approccio focalizzato sul tracciamento. Fornisce un indirizzo personale @duck.com e infiniti indirizzi privati casuali. Prima di inoltrare la posta, il servizio rimuove i tracker nascosti nelle immagini e nei link, impedendo alle aziende di sapere quando e dove l'email è stata aperta.
Si possono anche creare alias su Hotmail o Yahoo mail come spiegato in un altro articolo.
Altri aspetti da considerare
L'uso di questi strumenti solleva spesso dubbi legittimi sulla loro efficacia a lungo termine e sui limiti tecnici. Ecco alcuni punti fermi da tenere a mente:
- Blocchi sui social network: Piattaforme come Facebook, Instagram o Netflix aggiornano costantemente le loro liste nere. I domini classici di Temp Mail vengono quasi sempre respinti. In questi casi, l'uso di alias (SimpleLogin o Firefox Relay) ha probabilità di successo molto più alte.
- Privacy dei contenuti: I servizi pubblici senza password (YOPmail) non garantiscono alcuna segretezza. Non vanno mai usati per ricevere documenti personali, risultati medici o credenziali di accesso importanti.
- Recupero account: Con le email temporanee classiche (10 Minute Mail), una volta chiusa la finestra del browser, l'indirizzo è perso per sempre. Se si usa quell'indirizzo per un servizio che richiede una verifica in due passaggi successiva o un recupero password, si rischia di perdere l'account definitivamente.
- Integrazioni native: Chi possiede un dispositivo Apple e paga per iCloud+ ha già accesso alla funzione "Nascondi la mia email", che opera esattamente come i servizi di alias descritti sopra, integrata direttamente nelle impostazioni di iOS e Mac.
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