Alternative migliori a ChatGPT su Smartphone, gratuite
Vogliamo provare altri tipi di intelligenza artificiale simili a ChatGPT? Prova le migliori app AI gratuite del 2025 per smartphone

ChatGPT ha trasformato il modo in cui si interagisce con l’intelligenza artificiale, offrendo risposte rapide e versatili direttamente dallo smartphone. Tuttavia, il panorama delle app di intelligenza artificiale per dispositivi mobili è sempre più ricco, con alternative che spiccano per funzionalità come l’analisi di immagini, la ricerca in tempo reale o l’integrazione con strumenti specifici.
Con oltre 180 milioni di utenti attivi a febbraio 2025, ChatGPT è un punto di riferimento, ma non è privo di limiti. La versione gratuita, basata su GPT-4o mini, ha quote di utilizzo giornaliere e non sempre eccelle per velocità o accesso a dati aggiornati. La dipendenza dai server può causare rallentamenti, e alcune funzionalità avanzate, come l’elaborazione di immagini, sono riservate agli abbonati. Le alternative qui descritte offrono spesso maggiore fluidità su smartphone, più funzioni gratuite, integrazione con ecosistemi specifici o caratteristiche uniche, rendendole ideali per chi usa il telefono come strumento principale.
Le ho ordinate secondo le mie preferenze e sono disponibili come app per integrare sullo smartphone Android o iPhone i modelli più evoluti del momento e quelli più usati al mondo.
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1) Deepseek
DeepSeek, sviluppato in Cina, è un’app AI open-source disponibile su Android e iOS. Basata sul modello R1, compete con il modello o1 di ChatGPT per il ragionamento avanzato. La sua peculiarità è spiegare passo-passo il processo logico, rendendo le risposte trasparenti, soprattutto per attività come programmazione o risoluzione di problemi matematici.
Un esempio: chiedendo a DeepSeek di sviluppare un codice Python per un’app di calcolo, fornisce non solo il codice, ma anche una spiegazione della logica dietro ogni funzione. La versione gratuita offre fino a 50 query giornaliere, sufficienti per un uso non intensivo, ma non genera immagini ed è principalmente testuale. Inoltre, i dati vengono elaborati su server cinesi, il che può preoccupare per la privacy. Per ovviare, l’opzione open-source consente un uso offline tramite app come Private LLM. Nonostante qualche instabilità dovuta alla popolarità, è un’alternativa potente e senza costi.
Deepseek è nettamente l'alternativa numero uno a ChatGPT, che personalmente utilizzo spesso perchè completamente gratuita. Non solo, è anche possibile usare gratis le API di Deepseek per integrare il suo modello gratuito in app esterne senza limitazioni.
2) Grok
Grok, creato da xAI, è un’app per Android e iOS che offre risposte concise e pratiche, spesso con un tocco di umorismo. Integrata anche nell'app di X (forse in futuro anche su Telegram), ha una modalità vocale ed il generatore di imamgini. La versione gratuita consente fino a 20 query giornaliere, sufficienti per un uso non intensivo.
Ad esempio: chiedendo “qual è il miglior smartphone del 2025?”, Grok risponde in modo sintetico, basandosi su dati recenti. È meno adatto a compiti complessi rispetto a ChatGPT, ma ideale per chi cerca velocità e maggiore fantasia nelle risposte.
3) Claude
Sviluppato da Anthropic, Claude offre un’interazione conversazionale che sembra quasi umana, disponibile su Android e iOS. Analizza immagini, come grafici o testi scritti, e traduce in tempo reale. La versione gratuita, basata su Claude 3.5 Sonnet, consente circa 10 query giornaliere, sufficienti per un uso sporadico.
Un caso d’uso: caricando un’immagine di un diagramma, Claude ne estrae i dati e li riassume chiaramente. Rispetto a ChatGPT, il tono è più fluido, ma l’aggiornamento delle fonti può essere lento. È perfetto per chi cerca un’esperienza di conversazione naturale e affidabile.
Personalmente ho notato come Claude funzioni bene anche per parlare di cose generiche ed anche per far provare l'IA ai bambini, magari istruendolo con frasi come "parlami e spiega le cose come faresti a un bambino di 7 anni" oppure chiedendogli di fare finta di essere un mio amico, la mia ragazza, il mio collega ecc. .
4) Microsoft Copilot

Microsoft Copilot si può considerare l'alternativa più visina a ChatGPT visto che è basato sul modello GPT-4 (e visto che Microsoft possiede quote significative di OpenAI). Copilot è integrato in Windows 11, è connesso alle ricerche Bing ed è integrato con Office, dentro Edge Browser, dentro Notepad e Paint e le app Microsoft 365. Disponibile su smartphone come app gratuita, genera immagini con DALL-E 3 e offre risposte aggiornate. La versione gratuita consente fino a 30 query al giorno, mentre Copilot Pro sblocca l’elaborazione avanzata di documenti.
Un esempio: caricando un PDF su OneDrive, Copilot lo riassume in pochi secondi. È ideale per chi lavora con documenti o presentazioni, ma meno versatile per compiti creativi rispetto a ChatGPT. Per gli utenti Microsoft, è un’opzione quasi imprescindibile.
Come visto, si può anche chattare con Copilot dentro Whatsapp.
5) Google Gemini

Google Gemini è l'IA di Google che sta dappertutto, si integra con Gmail, Docs e Search, rendendolo un assistente versatile su Android e iOS. Multimodale, elabora testi, immagini e documenti di grandi dimensioni. La versione gratuita, basata su Gemini 1.5 Flash, consente fino a 30 query al giorno, mentre Gemini Advanced (a pagamento) offre funzionalità come la creazione di contenuti audio.
Ad esempio: fotografando una nota scritta a mano, Google Gemini può trasformarla in un elenco strutturato o suggerire modifiche. Eccelle nelle ricerche in tempo reale grazie all’accesso al motore di Google, forse è meno creativo di ChatGPT per narrativa o testi artistic, ma funzioan bene per fare esperimenti, per chi usa già i servizi Google e cerca un assistente fluido.
6) Perplexity
Un'ottima alternativa a ChatGPT per scrivere da dispositivi mobile messaggi, curriculum, lettere di presentazioni ed anche per fare ricerche è Perplexity, basato sui motori Claude, GPT-4o e Sonar AI, utilizzabile anche gratuitamente.
Perplexity AI combina chatbot e motore di ricerca, citando le fonti delle risposte. Disponibile su Android e iOS, è perfetto per ricerche accademiche o professionali. La versione gratuita permette circa 20 query giornaliere.
Ad esempio: cercando “tendenze tech 2025”, Perplexity AI fornisce un elenco con fonti verificabili, come articoli di riviste. È meno creativo di ChatGPT, ma più affidabile per informazioni aggiornate, ideale per chi cerca precisione.
Una funzione interessante è quella delle collezioni, che permette aggiungere uno o più siti web su Perplexity (come Navigaweb) in modo da poter poi generare risposte e sintesi basate sui contenuti di quel sito.
7) ChatSonic (web)

Chatsonic, di Writesonic, è pensato per chi crea contenuti digitali. Disponibile su smartphone, usa GPT-4 e si collega al Knowledge Graph di Google. La versione gratuita offre 10.000 parole mensili, perfette per testi ottimizzati per la SEO.
Un esempio: chiedendo un post per Instagram, Chatsonic suggerisce hashtag e un testo accattivante. È meno versatile di ChatGPT per compiti non legati al web, ma è un alleato per blogger e social media manager.
Quale App Scegliere?
La scelta dipende dalle esigenze e rimanendo in ambito generalista, provo a riassumerle in modo estremo, secondo le ricerche fatte e l'esperienza personale
- DeepSeek per ragionamenti complessi e uso gratuito, nonostante i limiti di privacy.
- Google Gemini per chi usa i servizi Google.
- Claude per avere conversazioni naturali.
- Microsoft Copilot per ambienti Microsoft.
- Perplexity AI per ricerche più affidabili.
- Chatsonic per creare contenuti web.
- Grok per ottenere risposte rapide.
Testare più app è il modo migliore per trovare quella giusta, sfruttando le versioni gratuite disponibili.
Nel 2025, le app AI si orientano verso funzionalità multimodali, come l’elaborazione di immagini e audio, e una maggiore integrazione con strumenti di produttività. Tuttavia, i limiti delle versioni gratuite si stanno restringendo, spingendo verso abbonamenti premium che costano ogni giorno di più. Soluzioni come DeepSeek dimostrano che anche alternative gratuite possono competere con i big, ma la privacy rimane un tema caldo, soprattutto per app con server in regioni meno regolamentate. La competizione è destinata a intensificarsi, ma gli attori sembrano già delineati (con Meta AI molto indietro al momento) e, forse, sempre meno opzioni libere per gli utenti.
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