Come creare la chiavetta USB di Windows 11

Windows 11 può essere installato su qualsiasi computer compatibile utilizzando una semplice chiavetta USB e recuperando l'installer ufficiale direttamente dal sito di Microsoft. Se il computer che stiamo utilizzando è abbastanza recente (4 GB di RAM e processore quad-core) ma non ha i requisiti minimi per far girare Windows 11, possiamo bypassare il problema creando una chiavetta USB di Windows 11 con un programma semplice ed immediato come Rufus.
Le unità flash USB superano i tradizionali DVD per velocità e portabilità. Consentono di trasportare il sistema operativo ovunque, utilizzarlo su più dispositivi e, in alcuni casi, personalizzarlo per aggirare requisiti come il TPM 2.0 o il Secure Boot, imposti da Microsoft. Un supporto ben configurato rimane valido per anni, soprattutto se aggiornato con le ultime release, come la 24H2, garantendo flessibilità per installazioni future.
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Cosa serve per iniziare
Prima di procedere, è necessario disporre di:
- Una chiavetta USB con almeno 8 GB di capacità, preferibilmente 16 GB per migliori prestazioni.
- Un PC funzionante con connessione Internet stabile.
- Strumenti software come il Media Creation Tool, Rufus o Ventoy.
- Circa 10-30 minuti, a seconda della velocità della connessione e del dispositivo.
Importante: la chiavetta verrà formattata, quindi è essenziale salvare i dati altrove.
Metodo 1: Media Creation Tool di Microsoft
Il Media Creation Tool è lo strumento ufficiale di Microsoft, aggiornato al 2025 per supportare Windows 11 24H2. Semplifica il processo di creazione di un supporto USB avviabile ed è ideale per PC che soddisfano i requisiti minimi, come CPU a 64 bit, 4 GB di RAM, TPM 2.0 e Secure Boot, come confermato da Microsoft Learn.

Si scarica il tool, si avvia e si seguono le istruzioni: dopo aver accettato i termini, si sceglie l’opzione per creare un supporto su unità flash USB. Si selezionano lingua, edizione (Home, Pro, Education) e architettura (64-bit). Il software scarica i file e configura la chiavetta, pronta all’uso in pochi minuti. Questo metodo è semplice ma non consente di bypassare i requisiti di sistema.
Metodo 2: Personalizzazione con Rufus
Per maggiore flessibilità, Rufus è un software gratuito e open-source che permette di creare una chiavetta USB bootable con opzioni avanzate. È particolarmente utile per installare Windows 11 su PC non conformi ai requisiti, come quelli privi di TPM 2.0 o Secure Boot.
Dopo aver scaricato un’immagine ISO dal sito Microsoft, si avvia Rufus e si seleziona la chiavetta. Le opzioni includono:
- Installazione standard: per PC compatibili, con schema GPT e UEFI.
- Installazione estesa: per rimuovere controlli su TPM, Secure Boot o RAM minima.
Ad esempio, su un PC con 4 GB di RAM senza TPM, si può abilitare l’opzione per aggirare i requisiti, permettendo l’installazione senza problemi. Rufus supporta anche la creazione di account locali, evitando l’obbligo di un account Microsoft.
Metodo 3: Chiavetta multiboot con Ventoy
Un’alternativa potente e meno conosciuta è Ventoy, un tool open-source che crea chiavette multiboot. Una volta configurata, basta copiare le immagini ISO nella partizione dedicata, e Ventoy genera un menu di avvio per selezionare il sistema desiderato, come Windows 11, Linux o strumenti di ripristino.
Questo approccio è ideale per tecnici o utenti che lavorano con più sistemi. Ad esempio, una chiavetta può contenere l’ISO di Windows 11 24H2 insieme a una distribuzione Linux, selezionabili all’avvio. Supporta UEFI e BIOS legacy, garantendo compatibilità universale.
Verifica dell’integrità dell’ISO
Prima di usare l’ISO di Windows 11, è consigliabile verificarne l’integrità per evitare errori. Si può usare un tool come CertUtil su Windows o il comando “sha256sum” su Linux per confrontare il checksum dell’ISO con quello fornito da Microsoft. Questo passaggio, spesso trascurato, garantisce che il file non sia corrotto o alterato.
Avvio e installazione
Per avviare il PC dalla chiavetta, si inserisce l’unità USB e si accede al BIOS o al menu di avvio (con tasti come F2, F12, ESC o DEL). Qui, si imposta la chiavetta come dispositivo primario. Se non viene riconosciuta, si verifica il supporto a Secure Boot o si passa alla modalità legacy.
L’installazione guidata consente di scegliere lingua, fuso orario e partizione. Per un’installazione pulita, si formatta la partizione di destinazione, ma è fondamentale un backup preventivo. Per un aggiornamento, si avvia il file setup.exe dalla chiavetta senza modificare il BIOS.
Risolvere problemi comuni
Alcuni ostacoli frequenti includono:
- Chiavetta non rilevata: provare un’altra porta USB o riformattare in FAT32/NTFS.
- Download interrotto: scaricare l’ISO manualmente dal sito Microsoft.
- Errore 0x80042405: eseguire il tool come amministratore o disattivare l’antivirus.
- Avvio fallito: verificare le impostazioni del BIOS, come Secure Boot o modalità legacy.
Gestire partizioni multiple
Se la chiavetta ha una capacità elevata (es. 32 GB), si può partizionarla per mantenere uno spazio per i dati accanto alla sezione avviabile. Strumenti come MiniTool Partition Wizard permettono di creare una partizione FAT32 o NTFS per i file personali, lasciando la parte bootable intatta. Questo è utile per chi usa la chiavetta anche come archivio portatile.
Aggiornare il supporto USB
Per mantenere la chiavetta rilevante, si consiglia di aggiornarla ogni 6-12 mesi con l’ultima versione di Windows 11, come la 24H2 del 2025. Si può ripetere il processo con il Media Creation Tool o scaricare una nuova ISO per Rufus o Ventoy. Etichettare la chiavetta con il nome e la versione (es. “Win11_24H2”) evita confusione, e conservarla in un luogo sicuro la rende pronta per emergenze.
Riflessioni sui requisiti minimi
Microsoft insiste sui requisiti come TPM 2.0 e Secure Boot, ma strumenti come Rufus permettono di aggirarli. Questo è utile per PC datati, ma comporta rischi: gli aggiornamenti futuri potrebbero non essere supportati, e le prestazioni su hardware con 4 GB di RAM potrebbero essere lente. Un upgrade della RAM è spesso una soluzione più economica rispetto a un nuovo PC. La scelta di bypassare i requisiti è preferibile per chi vuole prolungare la vita di un dispositivo ancora valido.
Per approfondire possiamo leggere le nostre guide su come installare Windows 11 da zero con installazione pulita e alle impostazioni di Windows 11 da cambiare subito.
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