SPID non funziona? Soluzioni a errori e blocco accesso
Trovarsi impossibilitati ad accedere ai portali della Pubblica Amministrazione genera un'immediata sensazione di disagio, soprattutto quando le scadenze incombono. Spesso l'errore non dipende da una nostra distrazione nell'inserire la password, ma da disallineamenti tecnici tra lo smartphone e i server del gestore, oppure da blocchi di sicurezza preventivi. Per non perdere ore in tentativi a vuoto, tracciamo la rotta di Navigaweb attraverso le verifiche tecniche necessarie, distinguendo i guasti momentanei dai problemi di configurazione del dispositivo.
La maggior parte dei problemi con lo SPID sono riconducibili al sito a cui accediamo, ma prima di dare la colpa al sito istituzionale possiamo effettuare tutta una serie di controlli, così da poter verificare velocemente se lo SPID funziona correttamente.
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Prima di resettare password o disinstallare applicazioni, occorre accertarsi che il problema non sia a monte. I gestori d'identità come Poste, Aruba, InfoCert o Sielte effettuano manutenzioni periodiche, spesso notturne, ma possono subire rallentamenti improvvisi durante i click-day o scadenze fiscali. Un controllo rapido su portali di monitoraggio indipendenti come Downdetector permette di capire se il disservizio è diffuso. Se si notano picchi di segnalazioni recenti, l'unica strategia efficace è attendere il ripristino senza forzare l'accesso, azione che potrebbe addirittura bloccare temporaneamente l'utenza.
Blocco temporaneo per credenziali errate
Il messaggio di "Credenziali non valide" appare talvolta anche quando si è certi di aver digitato correttamente. I sistemi di sicurezza SPID sono estremamente rigidi: dopo un numero limitato di tentativi falliti (solitamente tre o cinque), l'account viene congelato per 30 minuti. Continuare a provare durante questa finestra temporale è controproducente perché il timer si resetta a ogni tentativo, prolungando il blocco. È necessario chiudere tutto e attendere mezz'ora esatta. Se il problema persiste oltre l'attesa, potrebbe essere scaduta la validità della password (alcuni provider impongono il cambio trimestrale) e sarà necessario avviare la procedura di "Recupero credenziali" dal sito web del gestore, non dall'app.
Mancata ricezione della notifica o codice OTP
La causa più frequente di malfunzionamento per l'accesso di Livello 2 (quello standard via app) riguarda le impostazioni di risparmio energetico degli smartphone Android e iOS. I sistemi operativi moderni tendono a "addormentare" le app poco usate per risparmiare batteria, impedendo l'arrivo della notifica push necessaria per autorizzare l'accesso.
- Verificare nelle Impostazioni del telefono, alla voce Batteria o App, che l'applicazione del provider (es. PosteID, Aruba OTP) abbia il permesso di avviarsi in background e non sia soggetta a limitazioni energetiche.
- Controllare che Data e Ora del dispositivo siano impostate su "Automatiche". I codici OTP (One Time Password) sono sincronizzati al secondo: se l'orologio del telefono differisce anche di poco da quello del server, il codice generato risulterà sempre "errato".
- Se la notifica non appare, aprire manualmente l'app del gestore e cercare la funzione interna per generare il codice OTP, inserendolo poi manualmente nel browser.
Conflitti di navigazione e cache del browser
Passare rapidamente da un servizio pubblico all'altro (ad esempio da INPS a Agenzia delle Entrate) può generare conflitti nei cookie di sessione, portando a messaggi di errore generici o loop di caricamento. La soluzione più rapida per isolare il problema è tentare l'accesso utilizzando una finestra di navigazione in incognito (o modalità privata) del browser. Se in questa modalità l'accesso riesce, il problema risiede nella memoria del browser standard: bisognerà accedere alla cronologia ed eliminare cookie e dati dei siti web per ripristinare il normale funzionamento. È consigliabile anche disattivare temporaneamente eventuali estensioni ad-blocker che potrebbero interferire con i popup di login.
Bug specifici dell'app PosteID e QR Code
Essendo il provider più diffuso, l'app PosteID presenta casistiche specifiche, tra cui il blocco della scansione del QR Code o schermate bianche all'avvio dopo un aggiornamento di sistema. In questi casi, la semplice cancellazione della cache non basta. Spesso è risolutivo disinstallare e reinstallare l'applicazione. Al riavvio sarà necessario rieseguire la procedura di associazione del dispositivo, tenendo a portata di mano il Codice PosteID (il PIN di 6 cifre scelto in fase di attivazione). Va segnalato che l'app è diventata nel tempo sempre più pesante, integrando servizi commerciali che ne rallentano l'apertura su dispositivi datati.
Costi degli SMS e alternative gratuite
Un aspetto spesso sottovalutato è il costo o la limitazione degli SMS per ricevere il codice di accesso. Molti provider (come Aruba, Namirial o la stessa Poste per certe configurazioni) hanno progressivamente eliminato l'invio gratuito illimitato degli SMS OTP, rendendolo un servizio a pagamento o limitato a pochi invii l'anno. Se non si riceve l'SMS e non si possiede uno smartphone compatibile con l'app, l'accesso potrebbe essere inibito per mancanza di credito o esaurimento del pacchetto gratuito. Verificare le condizioni contrattuali del proprio gestore è doveroso; in caso di modifiche unilaterali svantaggiose, conviene valutare il passaggio a un altro provider SPID, procedura che è sempre gratuita e consentita.
Le domande frequenti sugli intoppi SPID
Analizziamo le richieste più comuni degli utenti per chiarire dubbi che spesso le guide ufficiali trascurano.
- Posso accedere se ho cambiato numero di telefono? Senza il vecchio numero attivo non è possibile ricevere l'OTP per entrare nel profilo e modificarlo. È necessario contattare l'assistenza clienti per un riconoscimento manuale o, per fare prima, revocare l'identità e richiederne una nuova con i dati aggiornati.
- Cosa fare se il riconoscimento facciale fallisce? Alcune app usano la biometria (FaceID o impronta) al posto del PIN. Se il sensore è sporco o danneggiato, l'app si blocca. Disattivare l'accesso biometrico dalle impostazioni del telefono per quella specifica app costringerà il sistema a chiedere il PIN manuale.
- Perché serve il Livello 3 e come attivarlo? Per servizi critici o firme digitali serve il Livello 3 (massima sicurezza). Se l'accesso fallisce qui, il problema è quasi sempre hardware (lettore smart card non aggiornato) o legato alla scadenza del certificato di firma remota, che ha una durata diversa dalle credenziali di accesso base.
Oltre lo SPID: IT Wallet e l'uso della CIE
Guardando al futuro prossimo e all'integrazione europea, molti dei problemi legati ai provider privati possono essere aggirati utilizzando la Carta d'Identità Elettronica (CIE). L'app CIE ID permette di accedere agli stessi servizi dello SPID (spesso con livello di sicurezza 3 nativo) semplicemente appoggiando la carta fisica sul retro dello smartphone dotato di NFC. Con l'avvento del sistema IT Wallet (il portafoglio digitale di stato), la CIE sta diventando lo standard primario, svincolando il cittadino dalle logiche commerciali e dai malfunzionamenti delle app dei singoli gestori SPID.
Per approfondire l'uso degli strumenti istituzionali in nostro possesso, vi invitiamo a leggere le nostre guide CNS, CRS, CIE e SPID: guida all'autenticazione su Siti statali e Come richiedere ed ottenere la CNS.
Se insieme alla SPID vogliamo utilizzare anche la PEC per contattare le istituzioni, possiamo proseguie la lettura sul nostro articolo Come avere una PEC gratuita.