Se il caricatore del portatile non funziona, cosa fare
Mentre utilizzavamo il notebook per lavoro o per studio ci siamo resi conto della scarsa carica della batteria e, recuperato il caricatore originale per porre sotto carica la batteria, abbiamo avuto un'altra amara sorpresa: il caricatore non carica più il nostro portatile, che ora rischia seriamente di rimanere a secco d'energia elettrica.Purtroppo anche il caricatore del notebook è composto da circuiti e fili e, come ogni cosa tecnologica, può essere soggetta ad usura e a malfunzionamenti, specie se utilizziamo lo stesso caricatore da svariati anni.
Ma non dobbiamo disperare: possiamo ancora risolvere il problema utilizzando uno dei consigli presenti qui in basso, così da poter superare il problema del caricatore notebook non funzionante e tornare ad utilizzare il portatile collegandolo alla presa elettrica di casa.
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Controllare se il vecchio caricatore è danneggiato
Se il nostro caricatore non carica più proviamo a staccarlo e a controllare attentamente ogni parte del cavo e del trasformatore: se vediamo dei fili esposti, della plastica spaccata o qualsiasi altro segno di danno, il caricatore è da buttare.
Se il caricatore ci sembra integro ma quando lo colleghiamo al notebook sentiamo dei rumori tipo crepitii elettrici o un ronzio continuo e fastidioso provenire dal trasformatore, il danno è interno e difficilmente riparabile senza esperienza nel settore elettrotecnico: anche in questo caso non c'è nulla che possiamo fare se non buttarlo e utilizzarne uno nuovo.
Controllare la Presa Elettrica e il Cavo
Sembra scontato, ma l'errore più frequente è non verificare la fonte di alimentazione.
- Verificare la presa: Staccare il caricatore del portatile e inserire un altro dispositivo che sappiamo funzionare (come una lampada o il caricatore di un telefono). Se la presa non eroga corrente, il problema è del muro, del salvavita o della ciabatta. È un errore comune, specialmente quando si usano prolunghe o ciabatte multiple, che possono essere difettose o sovraccariche.
- Ispezionare cavo e connettori: Esaminare l'intero cavo, dal connettore a muro al blocco trasformatore (il "mattone") e da questo al connettore del computer. Cerchiamo segni di usura, pieghe sospette o strappi nella guaina. È utile anche sentire l'odore del blocco: un odore di plastica bruciata o un calore eccessivo indicano che il trasformatore interno è danneggiato e la sostituzione è indispensabile.
- Pulire il connettore del PC: La porta di ricarica del portatile, specialmente se di tipo proprietario (il classico pin rotondo), può accumulare sporco, polvere o pelucchi che impediscono un contatto elettrico saldo. Controllare anche il pin centrale che, se piegato o danneggiato, impedisce il corretto scambio di energia. Una pulizia delicata con aria compressa o uno stuzzicadenti (solo per rimuovere i detriti superficiali) può risolvere inaspettatamente la situazione.
Provare un Hard Reset del Sistema
Talvolta il problema non è hardware, ma un blocco del circuito di gestione dell'energia (chiamato anche Power Management Controller o SMC sui Mac). Questa procedura scarica l'elettricità residua che potrebbe bloccare il sensore di ricarica.
- Spegnere completamente il portatile.
- Scollegare l'alimentatore.
- Se possibile, rimuovere la batteria (sui modelli con batteria estraibile). Se la batteria non è rimovibile, saltare questo passaggio.
- Tenere premuto il tasto di accensione per 15-30 secondi. Questa azione serve a scaricare tutta l'energia residua presente nei condensatori del sistema.
- Ricollegare l'alimentatore (senza la batteria, se è stata rimossa).
- Provare ad accendere il PC. Se si accende, il problema era un glitch del sistema di alimentazione e, in caso di batteria rimossa, si può provare a rimetterla a portatile acceso per vedere se inizia la ricarica.
Il Problema è Software: Driver e BIOS
Se le verifiche fisiche non danno risultati e l'alimentatore sembra funzionare (magari provato su un altro PC compatibile, se possibile), l'attenzione si sposta sul sistema operativo e sul firmware della macchina.
Aggiornamento o Reinstallazione dei Driver Batteria
Windows gestisce la ricarica attraverso driver specifici che, se corrotti o obsoleti, possono impedire il corretto riconoscimento dell'alimentatore.
La procedura standard per eliminare questo potenziale conflitto è:
- Aprire la Gestione Dispositivi (cercandola nel menu Start o premendo Win + X e selezionando la voce).
- Espandere la sezione Batterie.
- Individuare la voce Batteria compatibile con sistema di controllo ACPI Microsoft (o simili).
- Fare clic con il tasto destro e scegliere Disinstalla dispositivo.
- Non spaventarsi se l'icona della batteria sparisce o il livello di carica smette di essere visualizzato.
- Riavviare il portatile. Al riavvio, Windows reinstallerà automaticamente il driver, spesso risolvendo il problema.
Controllare e Aggiornare il BIOS/UEFI
Il BIOS (Basic Input/Output System) o UEFI è il firmware che controlla l'hardware, inclusa la gestione dell'alimentazione. In alcuni portatili, l'unico modo per confermare un guasto del caricatore è che il BIOS stesso non lo riconosca.
- Verifica dello stato nel BIOS: Accedere alle impostazioni del BIOS (tipicamente premendo F2, F10 o Canc all'avvio) e cercare la sezione Power o Battery. Se il BIOS non rileva l'alimentatore (indicando AC Adapter: Unknown o una potenza errata), il problema è quasi certamente nel caricatore o nel circuito di rilevamento del connettore del PC.
- Aggiornamento: Se l'alimentatore non viene riconosciuto, ma sappiamo che funziona, un aggiornamento del BIOS può includere patch per la gestione dell'energia o il supporto per nuovi tipi di alimentatori. Questa è un'operazione delicata, da fare sempre con l'alimentazione stabile per non rischiare di danneggiare la scheda madre.
Diagnosi Avanzata e Aspetti Critici
Quando le soluzioni più semplici non sono sufficienti, occorre approfondire l'analisi del componente più sospettato: l'alimentatore stesso.
Testare l'Erogazione dell'Alimentatore con Strumenti
Per capire con certezza se l'alimentatore funziona, il metodo più oggettivo è misurare la tensione in uscita utilizzando un multimetro digitale (o tester), uno strumento economico e fondamentale per chiunque si occupi di elettronica.
- Impostare il multimetro sulla misurazione di tensione continua (VDC o DCV), su un valore superiore a quello nominale dell'alimentatore (ad esempio 20V se l'uscita è 19V).
- Scollegare l'alimentatore dal portatile e collegarlo alla presa a muro.
- Posizionare il puntale nero (negativo) sull'esterno del connettore (la parte metallica, che è la massa) e il puntale rosso (positivo) all'interno del connettore (il polo positivo centrale).
- Il valore letto sul multimetro deve essere molto vicino alla tensione nominale indicata sull'etichetta dell'alimentatore (es. 19V). Se la tensione è assente o significativamente inferiore (ad esempio 12V), il caricatore è guasto.
Se la tensione è corretta, l'alimentatore funziona e il difetto risiede nella scheda madre del portatile, nel circuito di ricarica (Charging IC) o nella batteria.
Comprare un nuovo caricabatterie
Dopo aver visto cosa possiamo fare per recuperare il vecchi caricatore del notebook, in questa parte della guida vi mostreremo tutti caricatori che possiamo acquistare per un moderno notebook.L'unica raccomandazione è di controllare sempre il voltaggio e l'amperaggio del vecchio caricatore, cercando quindi di recuperare un caricatore compatibile con le specifiche tecniche del vecchio; possiamo trovare queste informazioni sull'etichetta presente sul vecchio caricatore o sul web, controllando la scheda tecnica del nostro notebook (sezione Output).

Dopo aver controllato queste informazioni, possiamo procedere con l'acquisto di uno dei seguenti caricatori per notebook compatibili con Windows:
- Trust aimentatore Universale per Notebook (29€)
- SUNYDEAL Caricatore universale Notebook Adattatore (25€)
- Ewent - Alimentatore Caricatore Universale 90 W (26€)
Un alimentatore scadente, anche se fornisce la tensione corretta, può avere problemi critici:
- Potenza (Wattaggio) Insufficiente: Se il caricatore ha un wattaggio inferiore a quello richiesto (es. 45W invece di 65W), il PC potrebbe caricarsi molto lentamente, non caricarsi affatto durante l'uso intenso o addirittura non riconoscere l'alimentatore, mostrando il messaggio "collegato ma non in carica".
- Stabilità della Tensione (Ripple): I modelli economici possono produrre una tensione di uscita irregolare (ripple elevato), che, a lungo andare, può danneggiare il circuito di ricarica della scheda madre. L'utilizzo di un alimentatore originale o di un'alternativa di marchio terzo affidabile con certificazioni, garantisce una maggiore stabilità del segnale elettrico.
- Sicurezza e Calore: I caricabatterie affidabili investono in protezioni contro sovratensione e surriscaldamento. Un calore eccessivo non è solo pericoloso, ma è anche il nemico numero uno della longevità della batteria.
È sempre meglio optare per un ricambio originale o un'alternativa certificata, con la stessa tensione e un wattaggio uguale o leggermente superiore.
USB-C Power Delivery (USB-PD)
L'USB-C sta diventando lo standard universale per la ricarica dei portatili, grazie al protocollo Power Delivery (PD). Questo protocollo permette la comunicazione tra caricatore e dispositivo per negoziare la potenza ottimale. L'aggiornamento recente, USB-PD 3.1, ha spinto la potenza massima da 100W a ben 240W, un valore che copre anche i laptop da gioco o le workstation più esigenti.
Un caricatore USB-C potente e versatile può sostituire l'alimentatore proprietario, ma solo se:
- Il portatile supporta la ricarica tramite porta USB-C.
- Il caricatore supporta lo standard USB-PD e offre una potenza (Watt) uguale o superiore a quella del caricatore originale.
Altro che le Persone Chiedono e Cercano sull'Argomento
- Il messaggio "collegato ma non in carica" (Plugged in, not charging) è un errore? Non sempre. In molti portatili moderni, questo messaggio non è un errore ma una funzione di protezione della batteria. Se la carica residua è al 95% o più, il sistema potrebbe interrompere la ricarica per proteggere le celle ed estendere la loro vita utile. La ricarica riprenderà automaticamente solo quando il livello scende al di sotto di una certa soglia (spesso il 90% o il 95%).
- Posso usare un caricatore con più Watt? Sì. Se il portatile richiede 65W, un caricatore da 100W non farà danni, ma fornirà solo i 65W necessari. In alcuni casi, un caricatore con maggiore potenza può persino essere benefico, in quanto lavora a un carico minore e quindi si scalda meno. Il rischio c'è solo se la tensione (Volt) è diversa.
- Come faccio a sapere se il problema è la batteria o il PC? Se il portatile si accende e funziona perfettamente quando è collegato all'alimentatore, ma non si accende affatto solo a batteria, è probabile che la batteria stessa sia esaurita o difettosa. La ricarica non riuscita (l'icona non mostra l'animazione di ricarica) ma il funzionamento solo con alimentatore collegato suggerisce un guasto al circuito di ricarica del PC o alla batteria. Se si riesce a entrare nel BIOS, lo stato di salute della batteria è spesso riportato in una delle sue schede.
- Quali precauzioni prendere per il cavo? La causa più comune di guasto di un alimentatore è il danneggiamento del cavo, specialmente nel punto di giunzione tra il filo e il connettore (sia lato muro che lato PC). È fondamentale non arrotolare mai il cavo troppo stretto e soprattutto non tirare il cavo per scollegare il caricatore: afferrare sempre il connettore in plastica.
Se invece temiamo che il problema riguardi la batteria del notebook, possiamo effettuare subito qualche controllo leggendo i suggerimenti proposti nell'articolo Controlla lo stato della batteria del PC portatile e la stima di durata.
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