Velocità trasferimento file: confronto tra USB, Ethernet, WiFi e altro

Oggi non fa più paura il trasferimento di file anche grossi tra computer o altri dispositivi ed è anche possibile vedere video 4K trasmessi in streaming senza alcuna difficoltà, sempre che il tipo di supporto utilizzato, via cavo o wireless, sia abbastanza veloce. Diventa quindi interessante vedere quali sono le velocità di trasferimento di file e dati dei cavi (USB, Ethernet ed altri) e delle soluzioni senza fili (Wireless e Bluetooth) e le differenze.
USB: la soluzione più pratica
Come funziona e velocità
Le connessioni USB sono le più comuni per trasferire file. Basta collegare una chiavetta o un disco esterno e si parte. La velocità dipende dallo standard: USB 2.0 arriva a 480 Mbps (circa 60 MB/s teorici), ma in realtà si ferma a 20-30 MB/s. USB 3.0 (o 3.1 Gen 1) raggiunge 5 Gbps (625 MB/s), anche se spesso è più lento a causa di cavi o dispositivi non ottimali. USB 3.1 Gen 2 tocca i 10 Gbps, mentre USB 4.0, sempre più diffuso, arriva a 40 Gbps, paragonabile a tecnologie professionali come Thunderbolt.
Un esempio: copiare un video in 4K da 5 GB su una chiavetta USB 3.0 richiede circa 10-15 secondi con un buon disco SSD, ma con USB 2.0 può superare il minuto. La differenza è enorme.
Pro e contro
USB è amato per la semplicità: si collega e funziona ovunque, su PC, smartphone o console. Però, una porta vecchia o una chiavetta economica possono rallentare tutto. In futuro, USB 5 (in fase di sviluppo) promette velocità ancora maggiori, ma serve hardware recente per sfruttare al massimo gli standard attuali.
La velocità di trasferimento dell'USB può diventare molto più lenta nel caso in cui si utilizzi un cavo troppo lungo. Secondo le specifiche, per l'USB 2.0 il limite di lunghezza dei cavi è di 5 metri circa, mentre per l'USB 3.0 è di 3 metri. Si può comunque estendere la lunghezza di un cavo utilizzando Hub USB autoalimentato oppure una prolunga attivo USB.LEGGI ANCHE: Quali cavi USB avere per ogni funzione
Ethernet: il re della stabilità
Velocità e affidabilità
Per chi cerca velocità senza compromessi, Ethernet è la scelta migliore. Con un cavo LAN si collega un dispositivo a un router o a un altro computer. Lo standard Fast Ethernet (100 Mbps) è ormai raro, mentre Gigabit Ethernet (1 Gbps, circa 125 MB/s) è lo standard nelle case. Tecnologie più recenti come 2.5 Gbps, 5 Gbps e 10 Gbps Ethernet si trovano in uffici o per server NAS.
Un backup da 50 GB su un NAS via Gigabit Ethernet richiede 6-8 minuti, contro ore con connessioni più lente. Ethernet non soffre di interferenze, a differenza del WiFi, garantendo costanza.
Quando usarlo
Ethernet è perfetto per trasferimenti pesanti, come backup o file di lavoro. L’unico limite è la necessità di cavi fisici, scomodi in ambienti senza prese di rete. In futuro, con standard come 25 Gbps Ethernet, già in uso in ambiti professionali, diventerà ancora più potente, ma per l’utente medio il Gigabit resta più che sufficiente.
Le velocità di Ethernet sono inoltre limitate dai cavi di rete, dei quali esistono varie tipologie. Abbiamo visto in un altro articolo le differenze tra cavi Ethernet, CAT5 e CAT6 e quali usare, indicando come questi cavi possono essere lunghi massimo 100 metri.
Vedi anche: Meglio una rete Wifi o cavi Ethernet? qual è più veloce?
WiFi: comodità senza cavi
Evoluzione e prestazioni
Il WiFi è la scelta più flessibile per chi vuole evitare cavi. La velocità dipende dalla generazione: WiFi 5 (802.11ac) arriva a 1.3 Gbps teorici, ma in pratica offre 100-200 MB/s. WiFi 6 e 6E (802.11ax) raggiungono 9.6 Gbps, con velocità reali oltre i 500 MB/s in condizioni ideali. WiFi 7, appena introdotto, promette fino a 46 Gbps, mentre WiFi 8 è già in fase di sviluppo per il futuro.
Per esempio, inviare un album di foto da un telefono a un PC via WiFi 6 è rapido, ma in una casa con molte pareti o dispositivi connessi può rallentare. La banda a 6 GHz di WiFi 6E e 7 riduce le interferenze, ma serve un router moderno.
Limiti e consigli
Il WiFi è comodo per trasferire file tra smartphone, laptop o dispositivi in rete, ma le prestazioni dipendono da distanza, ostacoli e qualità del router. Posizionare il router in alto e in un punto centrale aiuta. In prospettiva, WiFi 7 e 8 renderanno i trasferimenti wireless sempre più simili a quelli cablati, ma per ora Ethernet vince per stabilità.
In altri articoli abbiamo parlato molto della velocità del Wifi:
- Test di velocità Wifi: come farlo nel modo giusto
- Come aumentare e migliorare la Velocità del WIFI
- Cosa rallenta la velocità di rete Wifi e la connessione internet
Bluetooth: per piccoli scambi
Il Bluetooth è pensato per file leggeri, come una foto o un documento. Con Bluetooth 5.0 o 5.3, la velocità teorica è di 2 Mbps (0.25 MB/s), ma in realtà è molto più bassa. Inviare una canzone da uno smartphone a un altro richiede secondi, ma un video da 100 MB può prendere minuti.
È utile per dispositivi senza altre opzioni, come auricolari o smartwatch. Nonostante i miglioramenti, il Bluetooth non compete con USB o WiFi per velocità. In futuro, versioni come Bluetooth 6.0 (in fase di studio) potrebbero migliorare, ma resterà una soluzione per trasferimenti di nicchia.
Altre tecnologie per trasferire file
Thunderbolt: velocità da professionisti
Thunderbolt 3 e 4 offrono velocità fino a 40 Gbps, perfette per trasferire file enormi, come video 8K, in pochi secondi. Usato soprattutto su Mac e PC di fascia alta, richiede cavi e dispositivi specifici, spesso costosi. Thunderbolt 5, in arrivo, promette 80 Gbps, ma è ancora poco diffuso.
NFC e trasferimento diretto
NFC (Near Field Communication) e tecnologie come AirDrop (Apple) o Nearby Share (Android) sono ideali per scambi rapidi di file piccoli tra dispositivi vicini. La velocità è simile al Bluetooth, ma l’uso è semplicissimo: avvicinare due smartphone e il trasferimento parte. Per esempio, condividere un contatto o una foto è questione di secondi.
Cosa influenza la velocità di trasferimento
Non basta scegliere la tecnologia giusta. Alcuni fattori possono rallentare o velocizzare il processo:
- Dispositivi: una porta USB 2.0 su un PC moderno limita le prestazioni, anche con un cavo USB 3.0.
- Cavi: cavi economici o danneggiati riducono la velocità, soprattutto per USB e Thunderbolt.
- Interferenze: il WiFi rallenta in ambienti con molte reti o pareti spesse.
- Tipo di file: tanti file piccoli (es. foto) sono più lenti da trasferire rispetto a un singolo file grande, per via dei tempi di lettura/scrittura.
- Dischi: un SSD è molto più veloce di un vecchio HDD, indipendentemente dalla connessione.
Un esempio: trasferire 1 GB di foto su una chiavetta USB 3.0 con un SSD è rapido, ma con un HDD vecchio e una porta USB 2.0 può richiedere diversi minuti.
Domande comuni sul trasferimento file
- Come velocizzare il WiFi? Posizionare il router in un punto centrale, usare la banda a 5 GHz o 6 GHz, ridurre i dispositivi connessi.
- Come distinguere USB 2.0 da 3.0? Le porte USB 3.0 sono spesso blu, ma controllare le specifiche del dispositivo è meglio.
- Alternative al Bluetooth per file piccoli? NFC o app come Snapdrop per trasferimenti locali.
- Quale cavo Ethernet scegliere? Un cavo Cat6 o Cat7 supporta velocità alte e durerà anni.
- Il cloud è più veloce di USB? No, per trasferimenti locali USB ed Ethernet vincono sempre.
- Come evitare trasferimenti lenti? Usare cavi certificati, dischi SSD e, per il WiFi, un router moderno.
Quale metodo scegliere
La scelta dipende dall’uso:
- File pesanti (es. video 4K): Ethernet o USB 3.1/4.0 con SSD.
- Trasferimenti wireless: WiFi 6 o 6E, con un buon router.
- File piccoli in mobilità: Bluetooth o NFC tra smartphone.
- Progetti professionali: Thunderbolt per velocità estreme, se il budget lo permette.
Ethernet viene spesso snobbata, considerata “vecchia”. In realtà, per trasferimenti stabili e veloci, batte il WiFi nella maggior parte dei casi, soprattutto a casa o in ufficio.
LEGGI ANCHE: Differenze tra tipi di Cavi del computer, porte, prese e connettori
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