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Quale alimentatore scegliere per il PC e quanti Watt sono richiesti

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Guida alla scelta dell'alimentatore per il PC, adeguato alla potenza richiesta dall'hardware, watt ed efficienza energetica

quanti watt per mio PC Quando si va a comprare un nuovo PC personalizzato o da gioco, l'alimentatore è una delle componenti di solito tra le più trascurate, ma anche una delle più importanti. L'alimentatore è il componente che fornisce energia a tutte le altre parti del computer, composto da una ventola, un trasformatore, la presa esterna per il cavo elettrico che va al muro con interruttore e poi tutta una serie di cavi e attacchi interni che devono essere collegati alla scheda madre ed ai dischi.

Scegliere quale alimentatore è ideale per un computer non significa prendere il più potente (quello con più Watt) in assoluto, ma quello più proporzionato a seconda dell'hardware interno. Averne uno troppo piccolo, infatti, potrebbe non garantire il sufficiente fabbisogno energetico e provocare problemi all'accensione del computer ed al suo funzionamento, mentre uno troppo potente potrebbe consumare più energia del dovuto con un netto spreco che può farsi sentire sulla bolletta, oltre che danneggiare i componenti hardware interni.

LEGGI ANCHE: Quanto consuma un PC e di quanta energia ha bisogno?

Quanti watt servono al PC

La potenza necessaria dipende dall’hardware. Un PC da ufficio con grafica integrata ha esigenze diverse rispetto a una bestia da gaming con una scheda video affamata di energia. Ecco una panoramica per orientarsi.

Calcolare il fabbisogno energetico

Per capire di quanti watt ha bisogno il PC, bisogna sommare il consumo dei componenti principali. CPU e scheda video sono i più “golosi”. Ad esempio, un processore Intel Core i5 di ultima generazione può richiedere 65-125 watt, mentre una scheda video come la NVIDIA GeForce RTX 4070 può arrivare a 200-250 watt sotto carico. Aggiungendo scheda madre, RAM, SSD e ventole, il totale varia molto.

Per semplificare, siti come il calcolatore di Coolermaster o la tabella PSU di MSI offrono stime precise e basta inserire i componenti e ottenere un wattaggio consigliato. Per esempio, un PC gaming con Ryzen 7 7700X e RTX 4080 potrebbe richiedere 700-800 W, mentre un PC da ufficio con Intel Core i3 e grafica integrata se la cava con 350-450 W.

Ovviamente, per usare questo strumento, è necessario conoscere l'hardware del computer ed i singoli pezzi del PC Windows.

L’efficienza energetica: la certificazione 80 Plus

Non tutti gli alimentatori sono uguali. Un modello da 500 watt economico può consumare più energia di uno di qualità, disperdendo il resto in calore. Qui entra in gioco la certificazione 80 Plus, che misura l’efficienza energetica. Un alimentatore 80 Plus trasforma almeno l’80% dell’energia in ingresso in energia utile, con perdite minime.

Le categorie principali sono:

  • 80 Plus White: efficienza base (80%), ormai rara.
  • 80 Plus Bronze: efficienza dell’85%, buon compromesso per PC economici.
  • 80 Plus Gold: efficienza del 90%, ideale per gaming e configurazioni di fascia media.
  • 80 Plus Platinum/Titanium: efficienza fino al 94%, per PC di fascia alta o professionisti attenti ai consumi.

Un alimentatore Gold da 650 watt è spesso la scelta migliore per chi cerca un equilibrio tra costo, prestazioni e risparmio energetico. Non serve esagerare con un Titanium se non si ha un PC che sembra un datacenter di Google.

L’importanza della certificazione 80 Plus

Prima di tutto è importante sottolineare che gli alimentatori generici non certificati sono molto inefficienti e sprecano molta energia elettrica, anche quando non si utilizza attivamente il PC. Ad esempio, se il computer richiede 100 watt per funzionare ed al suo interno, l'alimentatore economico consumerà 150 watt dalla presa elettrica. La certificazione per gli alimentatori dei PC si chiama 80+, che sta a indicare una maggior efficienza energetica ed un minore spreco di energia. Con questa certificazione, a seconda del livello di efficienza ottenuto, ci sono diverse classi di risparmio energetico:

L’efficienza energetica è cruciale: un alimentatore inefficiente spreca corrente e produce più calore, stressando i componenti. La certificazione 80 Plus garantisce almeno l’80% di efficienza (cioè, solo il 20% dell’energia si perde in calore). I livelli principali sono:

  • 80 Plus White: 80% di efficienza. Economico, ma non il massimo.
  • 80 Plus Bronze: 82-85%. Buon compromesso per PC medi.
  • 80 Plus Gold: 87-90%. Ottimo per gaming e configurazioni moderne.
  • 80 Plus Platinum/Titanium: 90-94%. Top di gamma, per chi vuole il massimo risparmio energetico.

Un alimentatore Gold da 650 W è spesso la scelta migliore per bilanciare costo e prestazioni. Occhio alle PSU senza certificazione: sembrano economiche, ma consumano di più e durano meno.

Maggiore efficienza nei consumi di elettricità significa che l'alimentatore genera meno calore, è più silenzioso ed avrà bisogno di meno corrente per poter generare la sua potenza.

Per il PC di casa, comunque, un alimentatore 80+ Bronze è assolutamente sufficiente, perchè il risparmio energetico in un anno di utilizzo del computer con un alimentatore più efficiente è davvero poco e non rilevante. Diverso sarebbe il discorso di un ufficio o un'azienda con tanti computer accesi 24 ore su 24, dove la scelta di montare alimentatori ad alta efficienza porta un risparmio importante. Inoltre, bisogna tenere presente che il computer non richiede dall'alimentatore tutti i suoi watt, ma solo quelli di cui ha bisogno. Per esempio, se sul computer si vede un video o si naviga su internet, l'alimentatore utilizzerà più o meno 200 Watt e non di più, anche se c'è un alimentatore da 500 Watt.

Modularità: ordine e praticità

Un'altra caratteristica che cambia a seconda dei modelli di alimentatori è la modularità. Un alimentatore modulare ha la possibilità di attaccare solo i cavi necessari, in modo da avere più ordine e meno confusione sulla scheda madre. L'alimentatore non modulare non dà possibilità di staccare i cavi non usati, che devono quindi essere legati e piegati per bene dentro il case. Un alimentatore modulare rende più semplice la gestione dei cavi, ma costa molto di più.

Per un PC gaming o una build estetica, un alimentatore modulare è un sogno. Costa di più, ma il risultato è un case ordinato e temperature più basse. Per un PC base, un semi-modulare va più che bene.

Un alimentatore modulare semplifica la vita, soprattutto in case con poco spazio. Tuttavia, per un PC economico, un modello non modulare certificato va benissimo.

Altre caratteristiche da non trascurare

  • Silenziosità: una ventola da 120-140 mm con modalità Zero RPM (che si ferma a bassi carichi) rende l’alimentatore quasi inudibile. Marchi come Corsair o be quiet! eccellono in questo.
  • Protezioni elettriche: un buon alimentatore deve avere sistemi contro sovraccarichi, cortocircuiti e sbalzi di tensione. Cerca sigle come OPP, OVP e SCP nelle specifiche.
  • Garanzia: un alimentatore di qualità offre 5-10 anni di garanzia. È un segno di affidabilità.
  • Formato: la maggior parte degli alimentatori è ATX, ma per case compatti servono modelli SFX o TFX. Controllare sempre la compatibilità con il case.

Le più recenti tecnologie: Standard ATX 3.0 e PCIe 5.0

Le schede video di ultima generazione, come le NVIDIA RTX 40, richiedono connettori 12VHPWR (PCIe 5.0), capaci di erogare fino a 600 W. Gli alimentatori ATX 3.0 sono progettati per gestire questi carichi e i picchi di potenza delle GPU moderne, che possono essere imprevedibili. Se si punta a una RTX 4080 o superiore, un alimentatore ATX 3.0 da 750 W o più è quasi obbligatorio. I modelli più vecchi potrebbero richiedere adattatori, ma non sempre garantiscono stabilità.

Marche e alimentatore da comprare

Non tutte le PSU sono create uguali. Marchi come Corsair, Seasonic, EVGA, NZXT e be quiet! sono noti per qualità e durata. Modelli come il Corsair RM750x o il Seasonic Focus GX-650 sono bestseller per le componenti di qualità, garanzie lunghe (fino a 10 anni) e ottime recensioni. Evitare marche sconosciute o PSU da 20 euro, risparmiare oggi può costare caro domani, quando la GPU da 1000 euro tira le cuoia.

Un pensiero personale: Le big tech come NVIDIA spingono GPU sempre più energivore, quasi a sfottere chi vuole un PC efficiente. Un alimentatore di qualità non risolve il problema, ma almeno protegge il portafoglio da brutte sorprese. Dall'altro lato, le aziende adorano vendere alimentatori da 1500 watt a chi usa il PC per navigare su Facebook.

Come alimentatori consigliati per PC possiamo segnalare:
- be quiet! Straight Power ha molti modelli fino a 1000 watt.

- Gli alimentatori Corsair sono i più venduti ed i più rinomati, disponibili in varie misure 450 Watt, 550 Watt e 650 Watt.

- Alimentatori ottimi come quelli di NZX, da 650 Watt e850 Watt.

- Alimentatori da 750 Watt sono consigliabili il Mars Gaming e quello di Cooler Master.

- Da non sottovalutare anche i moderni alimentatori Sharkoon SilentStorm Cool Zero, silenziosi e modulari.

Dopo anni di build e test, la lezione più importante è questa: l’alimentatore non è il componente su cui risparmiare. Un modello di qualità non solo protegge l’hardware, ma rende il PC più silenzioso e efficiente. Personalmente, punto sempre su un 80 Plus Gold modulare, anche per PC non troppo potenti. È un investimento che ripaga nel tempo, sia in bolletta sia in tranquillità. E, se possibile, scelgo marchi che non cercano di vendermi un alimentatore come se fosse un’astronave.

In un altro articolo, la guida per cambiare montare e collegare l'alimentatore del PC



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