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Su Google Maps, come usare contachilometri e limiti di velocità

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Come attivare il tachimetro (o contachilometri) sullo smartphone e Google Maps ed anche la visualizzazione dei limiti di velocità nelle strade

tachimetro smartphone Google Maps diventa sempre più completa, non solo come app per scoprire posti e luoghi, ma anche come navigatore satellitare, con funzioni nuove che vengono aggiunte continuamente. Tra le informazioni fornite durante un viaggio in macchina possiamo visualizzare e controllare la situazione del traffico in tempo reale ed anche la posizione degli autovelox. Quello che mancava fino ad oggi in Google Maps, che invece è un'indicazione normale in ogni navigatore GPS, era un tachimetro che ci facesse vedere a che velocità andiamo in modo preciso e sempre in tempo reale.
Adesso, questa funzione è stata integrata in Google Maps e finalmente è possibile vedere sullo schermo, durante la navigazione stradale, il contachilometri. Inoltre, installando un'app esterna, si può aggiungere anche l'indicazione del limite di velocità su ogni strada.

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Come Funzionano Tachimetro e Limiti di Velocità

Il tachimetro di Google Maps mostra la velocità attuale del veicolo in tempo reale, visualizzata in chilometri o miglia all’ora, a seconda della regione. Si trova nell’angolo inferiore sinistro dello schermo durante la navigazione. Quando si supera il limite di velocità, l’icona si tinge di arancione, un avvertimento silenzioso di fare attenzione agli autovelox.

I limiti di velocità appaiono accanto al tachimetro e si aggiornano in base alla strada percorsa. Google combina dati ufficiali, immagini di Street View e informazioni di partner terzi, usando l’intelligenza artificiale per riconoscere i cartelli stradali. La precisione è buona, ma non perfetta: i limiti temporanei, come quelli dei cantieri, spesso non vengono rilevati.

Attivazione su Android e iOS

Inizialmente riservato ad Android, dal 2024 il tachimetro è disponibile anche su iOS e CarPlay, un passo che ha fatto sorridere gli utenti Apple, abituati ad aspettare anni per funzioni già standard altrove. Per attivarlo:

  • Aprire Google Maps sullo smartphone.
  • Toccare l’icona del profilo in alto a destra.
  • Selezionare Impostazioni e poi Navigazione.
  • Cercare le voci Tachimetro e Limiti di velocità (su Android, sotto “Opzioni di guida”; su iOS, sotto “Visualizzazione mappa”).
  • Attivare i toggle corrispondenti.

Una volta impostate, le funzioni si attivano in modalità navigazione. Su CarPlay, il tachimetro è visibile sullo schermo dell’auto, ma Google avverte: per la velocità esatta, meglio controllare il cruscotto. Non sia mai che un GPS ballerino costi una sanzione.

App Esterne per Potenziare Google Maps

Per chi vuole di più, esistono app gratuite che si integrano con Google Maps, aggiungendo funzionalità come avvisi sugli autovelox o limiti di velocità più dettagliati. Ecco le più utili:

Radarbot: Oltre ai limiti di velocità, segnala autovelox fissi e mobili, usando un database aggiornato dalla community. L'app funziona anche con Waze e con Here Maps, anche se queste sono applicazioni che forniscono già questa informazione.

Volendo è possibile configurare altre app per far apparire il tachimetro sullo smartphone Android, anche senza aprire Google Maps. Per esempio è molto carina quella chiamata Tachimetro digitale che utilizza il riflesso sul vetro della macchina per far comparire il contachilometri sul vetro della macchina, mettendo il telefono sul cruscotto.

Precisione e Limiti Tecnici

Il tachimetro si basa sul GPS, che può sbandare in tunnel o aree urbane dense. I limiti di velocità non includono variazioni temporanee, come quelle dei lavori stradali. Google verifica i dati con più fonti, ma gli aggiornamenti non sono istantanei.

Un’altra pecca è che il tachimetro funziona solo con un percorso attivo. Senza navigazione, niente velocità. App come Waze non hanno questo limite, ma il loro design caotico può stancare. Per chi usa Android Auto, alcuni lamentano la scomparsa del tachimetro sullo schermo dell’auto.

Il tachimetro e i limiti di velocità di Google Maps sono pratici per guidare in zone sconosciute, dove i cartelli possono confondere. L’avviso visivo del superamento del limite è discreto e non distrae. Inoltre, sono integrati in un’app gratuita, senza bisogno di abbonamenti o dispositivi extra.

Rispetto a Apple Maps, Google Maps offre una copertura globale più ampia. Waze, invece, eccelle per gli avvisi in tempo reale, ma i suoi percorsi non sempre convincono. La scelta dipende dalle esigenze: Google Maps è sobrio e universale, Waze più interattivo, le app esterne come Radarbot un compromesso per chi vuole tutto.

Google Maps traccia la posizione per mostrare la velocità, e questi dati possono finire nei server di Mountain View per scopi che vanno oltre la navigazione. Chi teme la sorveglianza digitale può limitare i permessi, ma rischia di perdere funzionalità. Le app esterne come Radarbot aggiungono ulteriori rischi, richiedendo accesso continuo alla posizione.

Il consumo di dati del tachimetro è trascurabile, ma il GPS costante può prosciugare la batteria. Una connessione stabile e un caricatore da auto sono consigliabili per i lunghi viaggi.





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