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Il diario in Google Maps per rivedere dove sei stato

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Con Google Maps si può tracciare la cronologia di ogni spostamento per rivederlo in un diario e far sapere agli amici dove siamo in ogni momento

diario google maps Google Maps non è solo un navigatore: è una sorta di diario digitale che registra ogni passo, viaggio o deviazione, purché lo smartphone sia acceso e la cronologia delle posizioni in Google Maps sia attiva. Questa funzione, chiamata Spostamenti, permette di rivivere i propri percorsi, ricordare quel ristorante dimenticato o persino ricostruire un itinerario di viaggio.
Oltre a poter tenere la cronologia dei posti in cui si è stati, Google Maps dà anche la possibilità di condividere la posizione con alcune persone, amici o familiari e dire loro dove ci troviamo e seguirci sullo schermo del loro telefono.
Inoltre, mentre le funzioni di condivisione di Google Maps è ormai piuttosto nota, anche altre app Google tracciano gli spostamenti per migliorare le loro funzionalità e fornire sorprendenti
Vale quindi la pena approfondire in quali modi usare Google Maps per tracciare posizione e spostamenti, per noi stessi, oppure per farsi seguire da un amico, per quali scopi approfittare di questo servizio gratuito di tracciamento e quando, invece, sarebbe meglio disattivarlo.

LEGGI ANCHE: Localizzare e trovare la posizione geografica di un cellulare o di un PC

Come accedere alla cronologia degli spostamenti

Per vedere i propri Spostamenti, basta aprire l’app Google Maps su Android o iOS. Toccando l’icona del profilo in alto a destra, si trova la voce Spostamenti. Qui si apre una mappa personalizzata con puntini rossi che segnano i luoghi visitati, accompagnati da un calendario per navigare tra giorni, mesi o anni. La funzione è attiva solo se la Cronologia delle posizioni è abilitata, un’impostazione che Google attiva spesso di default sugli smartphone Android, ma che va verificata su iOS.

Fino a poco tempo fa, era possibile accedere agli Spostamenti anche da browser, su maps.google.com/timeline. Tuttavia, dal 2024, Google ha deciso di archiviare questa funzione sul web, limitandola all’app mobile per questioni di privacy. Un passo che sembra dire: “Tracciamo tutto, ma almeno lo teniamo sul tuo telefono”.

Per chi vuole esplorare il passato, la sezione Spostamenti offre schede come Luoghi, Città e Mondo, con statistiche su distanze percorse e mezzi di trasporto usati, dal piede all’aereo.

Configurare la Cronologia delle posizioni

Perché Spostamenti funzioni, servono due cose: i servizi di geolocalizzazione attivi (GPS, Wi-Fi, reti mobili) e la Cronologia delle posizioni abilitata nell’account Google. Per controllare, si può andare su Impostazioni > Contenuti personali nell’app Google Maps e verificare che la geolocalizzazione sia impostata su “Sempre”. Su Android, è spesso già attiva; su iPhone, potrebbe richiedere un intervento manuale.

Un dettaglio importante: Google ha introdotto un’impostazione predefinita che elimina automaticamente i dati degli Spostamenti ogni tre mesi, a differenza dei precedenti 18 mesi. Si può modificare questa opzione per conservare i dati più a lungo o disattivare del tutto la cancellazione automatica, ma serve agire entro il 9 giugno 2025, altrimenti Google potrebbe cancellare tutto. Un promemoria che sa di ultimatum, ma che dà un certo controllo.

Trucchi per sfruttare al meglio gli Spostamenti

La funzione Spostamenti non è solo un registro passivo: offre modi intelligenti per usarla, spesso poco noti. Ecco alcune possibilità:

  • Ritrovare luoghi dimenticati: La scheda Luoghi mostra ristoranti, negozi o musei visitati, con indirizzi e date precise. Utile per chi si chiede “dov’era quel bar con quel cocktail fantastico?”.
  • Analizzare i viaggi: La sezione Viaggi riepiloga gli itinerari, calcolando chilometri percorsi e mezzi usati. Perfetto per ricostruire un viaggio o calcolare spese di trasporto.
  • Esportare i dati: Con Google Takeout, si possono scaricare i dati degli Spostamenti in formato JSON. Un’opzione per chi vuole analizzare i propri movimenti o conservarli offline.
  • Condivisione in tempo reale: Premendo su Condividi la posizione, si può inviare un link ad amici tramite WhatsApp o SMS, permettendo loro di seguire gli spostamenti in tempo reale per un tempo limitato. Ideale per incontri o emergenze.

Un trucco poco conosciuto è la possibilità di correggere i dati. Se Google Maps segna un luogo sbagliato, si può toccare il punto sulla mappa e modificarlo, scegliendo la posizione corretta o aggiornando l’orario. Non è perfetto, ma aiuta a tenere il diario in ordine.

Privacy: come gestire i dati e limitare il tracciamento

Google Maps è utile, ma registra ogni movimento con una precisione che può inquietare. Per chi vuole limitare l’intrusione, ci sono opzioni concrete. Si può disattivare la Cronologia delle posizioni dalle impostazioni dell’app, ma attenzione: i dati potrebbero rimanere salvati in altri servizi Google, come Attività web e app. Per una pulizia totale, si può accedere a activity.google.com e cancellare i dati raccolti.

Un’altra novità è la memorizzazione locale. Dal 2024, Google salva gli Spostamenti solo sul dispositivo, non più sui suoi server, a meno che non si attivi il backup crittografato. Questo riduce i rischi di accessi non autorizzati, ma comporta un problema: cambiando smartphone, si perdono i dati se non si è attivato il backup. Per farlo, basta toccare l’icona a forma di nuvola in Spostamenti e seguire le istruzioni. Tuttavia, un bug recente ha causato la perdita di dati per alcuni utenti, con Google che offre solo un ripristino parziale tramite backup. Un promemoria che anche i giganti tecnologici inciampano.

Per chi vuole navigare senza lasciare tracce, la modalità in incognito di Google Maps è un’opzione. Attivandola dall’icona del profilo, si usa l’app senza salvare ricerche o spostamenti. Non è una soluzione definitiva, ma utile per chi cerca un po’ di riservatezza.

Da notare, poi, che il tracciamento delle posizioni di Google Maps non si ferma nel caso in cui il telefono viene rubato o perso, diventando anche un modo per ritrovare il telefono. (anche se per questo ci sono anche altri modi per rintracciare il telefono).
D'altro canto, come visto in un altro articolo, con questa funzione Google sa tutti i posti in cui andiamo registrati dallo smartphone.

Inviare la posizione per dire agli amici dove siamo

Con Google Maps è possibile usare la funzione della condivisione posizione in tempo reale.
Premendo il tasto del menù principale sull'app Google Maps, è possibile toccare Condividi la posizione che serve proprio a far sapere agli amici dove si troviamo. Si può quindi scegliere di inviare la nostra posizione per farci seguire in tempo reale quando ci spostiamo, per un tempo determinato di un'ora o più oppure fino alla disattivazione. Si può poi scegliere i contatti che possono vederci spostare sulla cartina e condividere il link via Messenger o Whatsapp o anche via SMS. Chi riceve il link potrà toccarlo per aprire Google Maps e vedere la nostra faccia come un segnaposto che si sposta a seconda di dove andiamo. La localizzazione è precisa e può essere utile quando ci si dà un appuntamento con un amico, per incontrarsi con più facilità.

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