Clonare il disco del PC con copia esatta
Sostituire il vecchio disco rigido meccanico con un SSD è l'operazione più efficace per ridare velocità a un computer datato, ma lo scoglio principale rimane sempre lo stesso: la paura di dover reinstallare Windows da zero. Riconfigurare i driver, scaricare gigabyte di aggiornamenti e rimettere a posto ogni singola preferenza è un lavoro che può richiedere giorni. Il semplice copia e incolla dei file non basta, perché non trasferisce i settori di avvio e i permessi di sistema necessari per far partire il computer.
La soluzione definitiva è la clonazione del disco: un processo che crea una replica strutturale identica dell'unità di origine su quella di destinazione. Fino a poco tempo fa esistevano decine di programmi gratuiti per farlo, ma oggi il panorama è cambiato. Molti software famosi sono diventati a pagamento o permettono solo di "simulare" l'operazione senza applicarla. Orientarsi tra versioni di prova limitate e strumenti realmente gratuiti è diventato difficile: per questo tracciamo la rotta di Navigaweb verso le poche utility che mantengono ancora le promesse senza costi nascosti.
LEGGI ANCHE -> Backup PC Automatico: Software Gratis per Copie Incrementali1) Meglio un backup o una clonazione?
Clonare il disco è, ovviamente, anche un modo ottimo per creare un backup completo di tutti i dati e le personalizzazioni dell'ambiente di lavoro, da ripristinare al momento opportuno. Rispetto al backup un disco clonato è subito operativo: basterà inserirlo nel PC spento mal funzionante, rimuovere il cavo SATA dal disco vecchio e collegarlo al disco clonato.
Se la clonazione è avvenuta correttamente, il PC farà partire Windows dal giorno in cui abbiamo effettuato la clonazione, superando così ogni eventuale problema con l'installazione originale (un virus, un malfunzionamento, una perdita di dati etc.) avvenuta nei giorni seguenti alla clonazione.
Clonare il disco quindi è utile per tenere una copia completa del sistema operativo e poterlo reinstallare rapidamente se qualcosa andasse storto, senza perdere ore a ripristinare un backup.
Proprio per la sua comodità consigliamo di tenere un disco fisso separato solo per la clonazione e di aggiornarlo almeno una volta al mese, così da avere sempre la possibilità di collegare il disco e di sfruttare il sistema clonato.
La clonazione è utile anche se dobbiamo passare da un disco vecchio ad un disco nuovo (un aggiornamento hardware del sistema): in questo caso dovremo avere solo l'accortezza di controllare che lo spazio occupato dal vecchio disco sia compatibile con lo spazio disponibile sul disco nuovo (specie se passiamo da un disco meccanico a un SSD).
Hasleo Backup Suite: L'unico gratuito su Windows
Attualmente, Hasleo Backup Suite rappresenta la migliore risorsa gratuita per chi vuole clonare il disco rimanendo all'interno dell'ambiente Windows. Ha guadagnato popolarità proprio perché offre gratuitamente funzionalità che i concorrenti più blasonati come AOMEI e Easus hanno spostato nelle versioni Premium.
L'interfaccia è moderna e priva di pubblicità. La sua funzione di System Clone permette di migrare Windows su un altro disco (SSD o NVMe) mentre il sistema è in uso, sfruttando la tecnologia VSS. Il software è abbastanza intelligente da gestire il ridimensionamento delle partizioni: se stiamo passando da un disco da 1TB a uno da 500GB, Hasleo adatterà automaticamente i volumi, purché i dati reali non superino la capienza del nuovo disco. Supporta anche l'allineamento 4K, essenziale per garantire le massime prestazioni sui moderni SSD.
Rescuezilla: La potenza dell'Open Source
Per chi preferisce agire "fuori" dal sistema operativo per evitare qualsiasi interferenza da parte di antivirus o file bloccati, la scelta migliore è l'Open Source. Mentre il famoso Clonezilla rimane un punto di riferimento tecnico, la sua interfaccia testuale è complessa. L'alternativa che raccomandiamo è Rescuezilla.
Si tratta di un sistema operativo portatile con interfaccia grafica che si avvia da chiavetta USB (da creare con tool come Rufus). Non dovendo avviare Windows, Rescuezilla copia i dati grezzi in modo estremamente fedele. È la soluzione ideale se il disco contiene partizioni nascoste di ripristino del produttore (HP, Dell, Lenovo) o se ci sono sistemi operativi diversi installati sullo stesso disco (come un dual boot Linux/Windows). Essendo indipendente dal software installato, garantisce una pulizia del processo che i programmi commerciali faticano a eguagliare.
DiskGenius: Per dischi con problemi
Ci sono situazioni in cui il disco di origine è vecchio e presenta qualche settore danneggiato. La maggior parte dei software di clonazione, appena incontra un errore di lettura, interrompe il processo. DiskGenius (nella sua versione gratuita) è uno strumento più tecnico e robusto, capace spesso di aggirare questi ostacoli.
La funzione System Migration lavora a basso livello e offre opzioni avanzate per ignorare gli errori lievi. L'interfaccia è molto densa di informazioni e può spaventare i meno esperti, ma offre un controllo totale sulla struttura delle partizioni prima di avviare la copia. È lo strumento da usare quando gli altri falliscono o quando serve convertire tabelle di partizioni complesse durante la migrazione.
I software originali dei produttori (OEM)
Un'opzione spesso dimenticata è quella fornita direttamente da chi ha costruito il nuovo SSD. I grandi marchi includono spesso una licenza limitata di software professionali (solitamente versioni custom di Acronis True Image) che si attivano solo se rilevano un disco del loro brand collegato al PC.
- Samsung: Offre Samsung Data Migration. È uno strumento essenziale, con pochissimi pulsanti, progettato per funzionare esclusivamente verso unità Samsung (serie EVO, QVO, Pro).
- Crucial / Micron: Fornisce una versione dedicata di Acronis True Image che richiede la presenza di un SSD Crucial.
- Western Digital / SanDisk: Anche in questo caso è disponibile una versione OEM di Acronis scaricabile dal sito di supporto ufficiale.
Questi strumenti sono affidabili, ma hanno il limite di legare l'utente a quel marchio specifico per le future operazioni di clonazione.
Attenzione a MBR, GPT e connessioni
Perché l'operazione vada a buon fine e duri nel tempo, ci sono alcuni dettagli tecnici da non trascurare. Il primo riguarda lo standard di avvio: i PC moderni usano UEFI con partizionamento GPT, mentre i più vecchi usano BIOS Legacy con MBR. Se il software di clonazione non gestisce correttamente la conversione o se il nuovo disco viene inizializzato nel formato sbagliato, il computer potrebbe non avviarsi.
Un altro errore comune è collegare il nuovo SSD via USB per la clonazione e poi tentare di avviare Windows da USB per testarlo. Windows non è progettato per avviarsi via USB (salvo procedure particolari): una volta terminata la clonazione, il nuovo disco deve essere montato fisicamente dentro il PC al posto del vecchio (o nello slot M.2) per funzionare correttamente.
Domande frequenti sulla clonazione
Ecco i dubbi che spesso frenano chi si appresta a fare questa operazione:
- Perdo la licenza di Windows 10/11?
No. La licenza digitale è legata alla scheda madre del PC o all'account Microsoft, non al disco fisso. Dopo la clonazione, Windows risulterà regolarmente attivo. - Posso clonare un disco da 1TB su uno da 500GB?
Sì, a patto che lo spazio effettivamente usato sul disco grande sia inferiore a 500GB. I software moderni ridimensionano le partizioni in automatico. - Quanto tempo serve?
Dipende dalla velocità di lettura del vecchio disco. Copiare 500GB da un hard disk meccanico lento può richiedere anche 3 o 4 ore. - Devo formattare il vecchio disco subito?
Mai farlo immediatamente. Rimuovilo dal PC e tienilo intatto per qualche giorno come backup di sicurezza. Solo quando sei certo che tutto funzioni sul nuovo SSD, puoi formattare il vecchio.
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