Programmi gratuiti per clonare il disco del PC in Windows 11
Ci sono sostanzialmente tre buone ragioni per clonare il disco del computer in un altro: creare un backup, sostituire il disco attuale con uno nuovo ed il terzo motivo, quello di recuperare il funzionamento del computer se questo non parte più.Clonare un disco su Windows 10 o Windows 11 è un'operazione che può salvare da situazioni disperate, come un hard disk che sta per rompersi o la voglia di passare a un velocissimo SSD senza dover reinstallare tutto da zero. Immagina di avere il tuo PC perfettamente configurato, con programmi, impostazioni e il desktop caotico che ci piace tanto: la clonazione permette di trasferire tutto, bit per bit, su un nuovo disco, senza perdere nemmeno un file. Ma quali sono i programmi gratuiti migliori per farlo?
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Prepararsi alla clonazione
Per creare una copia completa del disco e quindi clonarlo, l'unica cosa che serve è un altro hard disk o unità SSD, che può essere interno o esterno (oppure uno interno collegato tramite adattatore alla presa USB esterna). Ricordare sempre che la clonazione si può fare solo in dischi o partizioni più grandi di quello attuale.Prima di lanciarti, alcuni accorgimenti. Assicurati che il disco di destinazione abbia spazio sufficiente: non deve essere necessariamente più grande, ma deve ospitare tutti i dati del disco originale. Collega il disco di destinazione via USB o internamente al PC. Fai un backup dei dati importanti sul disco di destinazione, perché la clonazione lo cancellerà completamente. Infine, verifica che il software scelto supporti il tuo tipo di disco (HDD, SSD, MBR o GPT) per evitare sorprese.
Se l'obiettivo è rendere il disco clonato avviabile, controlla che il software copi anche il bootloader. Programmi come Macrium e AOMEI lo fanno automaticamente, ma con Rescuezilla potresti dover configurare manualmente l’avvio nel BIOS. Non è complicato, ma richiede un po’ di attenzione.
Hasleo Backup Suite completo e gratuito
Attualmente, Hasleo Backup Suite Free rappresenta la soluzione più onesta per l'ambiente Windows. Mentre giganti come Macrium Reflect hanno ritirato la loro versione gratuita permanente, Hasleo ha riempito quel vuoto offrendo un pacchetto completo senza costi nascosti e senza pubblicità invasive.
Una volta installato, la funzione da cercare è Clona Sistema (System Clone). Il software è abbastanza intelligente da riconoscere automaticamente tutte le partizioni necessarie per l'avvio di Windows (inclusa la partizione EFI nascosta) e chiede solamente di selezionare il disco di destinazione. Supporta la clonazione "a caldo" (mentre si usa il PC), gestisce il ridimensionamento automatico delle partizioni se si passa a un disco più piccolo e supporta la migrazione da MBR a GPT, fondamentale per i moderni sistemi UEFI.
Rescuezilla: la soluzione Open Source infallibile
Quando Windows è troppo corrotto per gestire una clonazione dall'interno, o se si vuole la certezza matematica che nessun file sia bloccato dal sistema operativo, bisogna agire "da fuori". Rescuezilla è la risposta moderna e grafica al classico Clonezilla. Clonezilla rimane un pilastro storico, ma la sua interfaccia testuale blu e grigia è ostica per chi non è un sistemista.
Rescuezilla non si installa: si scarica l'immagine ISO, la si scrive su una chiavetta USB (usando un tool come Rufus) e si avvia il PC da quella chiavetta. L'ambiente live, dotato di interfaccia grafica con mouse, permette di copiare dischi interi senza che il sistema operativo originale sia attivo. Questo garantisce una copia 1:1 perfetta, inclusi eventuali file di sistema protetti o crittografati. È la scelta obbligata se il disco di origine ha problemi logici, settori difettosi o virus, poiché evita di trasferire l'infezione attiva durante il processo.
Paragon Backup & Recovery: il "Piano B" tramite immagine
Esiste uno scenario in cui la clonazione diretta (da disco a disco) non è possibile: quando si possiede un portatile con un solo slot interno e non si ha a disposizione un cavo adattatore USB per collegare il nuovo SSD contemporaneamente al vecchio. In questo caso, serve una strategia diversa e Paragon Backup & Recovery Community Edition è lo strumento ideale.
A differenza degli altri tool che copiano i dati al volo, Paragon lavora meglio creando una Immagine di Sistema. La procedura è leggermente più lunga ma infallibile:
- Si crea un file immagine completo del vecchio Windows salvandolo su un hard disk esterno USB (il disco "ponte").
- Si spegne il PC, si toglie il vecchio disco e si monta il nuovo SSD vuoto.
- Si avvia il PC con la chiavetta di ripristino di Paragon (creata in precedenza dal software stesso) e si "scarica" l'immagine dal disco esterno al nuovo SSD.
Sebbene la versione gratuita abbia rimosso la funzione di clonazione diretta (spostandola nella versione a pagamento Hard Disk Manager), il suo motore di ripristino è estremamente solido e gestisce perfettamente l'allineamento dei settori per i moderni SSD, rendendolo la scelta di sicurezza se gli altri metodi falliscono.
Abbiamo scritto una guida su come usare questo tool per creare una immagine del sistema, che funziona bene, lavora in modo automatico e fa la clonazione dei dati in maniera programmata ed incrementale.
DiskGenius: per chi vuole il controllo totale
Se Hasleo punta sulla semplicità, DiskGenius punta sulla potenza tecnica. L'interfaccia è densa di grafici e menu, ma la versione gratuita per uso personale include strumenti di System Migration estremamente potenti che altri vendono a caro prezzo.
Il suo punto di forza è la gestione granulare delle partizioni durante la copia. Se dovete clonare un disco da 1TB (pieno solo a metà) su un SSD da 500GB, DiskGenius calcola precisamente lo spazio occupato e riallinea le partizioni al millimetro per farcele stare. Inoltre, gestisce molto bene i dischi con lievi danni fisici, riuscendo spesso a completare la clonazione saltando i settori illeggibili dove altri software si bloccherebbero con un messaggio di errore.
Software OEM: la via ufficiale (Samsung, Crucial, WD)
Prima di installare software di terze parti, è imperativo controllare la marca del nuovo SSD acquistato. I grandi produttori includono quasi sempre una licenza gratuita per versioni personalizzate di software premium come Acronis True Image.
- Se avete un disco Samsung, scaricate Samsung Data Migration: è probabilmente il tool più semplice al mondo, fa tutto in due click.
- Per dischi Crucial, usate Acronis for Crucial.
- Per Western Digital (WD) e SanDisk, cercate la versione dedicata di Acronis sul loro sito di supporto.
Questi programmi funzionano solo se rilevano un disco della loro marca collegato al PC (anche via USB). Sono la scelta migliore per evitare problemi di driver, in quanto ottimizzati specificamente per quell'hardware.
I "Falsi Amici": AOMEI, EaseUS e Macrium
È necessario fare chiarezza su software molto famosi che spesso compaiono nei primi risultati di ricerca. La situazione attuale è cambiata rispetto a qualche anno fa:
- AOMEI Backupper Standard e EaseUS Todo Backup Free: Sebbene siano ottimi programmi, nelle versioni gratuite attuali hanno spesso bloccato la clonazione di sistema (System Clone). Consentono di clonare dischi dati secondari, ma se provate a clonare C: su un nuovo SSD, vi chiederanno di pagare o vi impediranno di rendere il disco avviabile. Usateli solo se avete una licenza o per semplici backup di file.
- Macrium Reflect: La leggendaria "Free Edition" è stata ritirata ufficialmente. Tuttavia, è ancora possibile scaricare la versione di prova (Trial) che funziona senza limitazioni per 30 giorni. Se dovete fare la clonazione una volta sola e mai più, scaricare la Trial, fare il lavoro e poi disinstallarlo è una strategia valida e funzionante.
Altro che le persone chiedono sull'argomento
- Meglio clonare o reinstallare da zero?
L'installazione pulita è sempre preferibile per eliminare "spazzatura" pregressa, driver obsoleti e vecchie chiavi di registro. La clonazione è consigliata solo se avete un sistema complesso con molti software configurati e volete risparmiare ore di lavoro. - Serve un cavo speciale?
Sui portatili con un solo slot, sì: serve un adattatore SATA-to-USB (per SSD classici) o un box NVMe-to-USB (per i moderni M.2) per collegare il nuovo disco esternamente durante la copia. Sui PC fissi basta collegare entrambi i dischi alla scheda madre coi cavi SATA interni. - Il PC non si avvia dopo la clonazione, perché?
Spesso è solo un problema di priorità di avvio. Entrate nel BIOS/UEFI (premendo F2 o CANC all'accensione) e impostate il nuovo SSD come primo dispositivo di Boot. Se non funziona, scollegate fisicamente il vecchio disco e riprovate: a volte Windows si confonde se vede due dischi con la stessa "firma" digitale. - Posso clonare un HDD grande su un SSD piccolo?
Sì, a patto che lo spazio effettivamente utilizzato sul vecchio disco sia inferiore alla capienza totale del nuovo SSD.
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