Modalità Companion per installare WhatsApp su un secondo telefono
Le ultime versioni di WhatsApp hanno introdotto una delle funzioni più richieste dagli utenti, ossia la possibilità di usare lo stesso account su più dispositivi diversi, senza dover usare trucchi o scorciatoie difficili da configurare.Per anni la gestione di un singolo numero su più dispositivi mobili è stata un incubo fatto di soluzioni instabili, app di terze parti piene di pubblicità o la scomoda versione Web forzata sui browser dei cellulari. L'architettura storica dell'applicazione legava l'identità dell'utente alla scheda SIM fisica e all'hardware specifico, impedendo un vero utilizzo multi-device. L'aggiornamento di Whatsapp nel 2025 ha finalmente eliminato questo vincolo arcaico, permettendo di trasformare un qualsiasi smartphone secondario, Android o iPhone, in un'estensione diretta del telefono principale, con un'esperienza fluida che non fa rimpiangere app più evolute come Telegram, che offre questa funzione nativamente da un decennio.
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Come funziona il collegamento tra dispositivi
La funzionalità nativa, nota come "Modalità Companion", si basa sulla sincronizzazione cloud crittografata end-to-end. A differenza delle vecchie soluzioni che richiedevano il telefono principale sempre acceso e connesso alla stessa rete Wi-Fi, ora i messaggi vengono scaricati indipendentemente su ciascun apparecchio. Una volta effettuato l'abbinamento, il telefono principale può rimanere spento o offline per giorni senza interrompere il flusso di comunicazioni sul dispositivo secondario.
Per attivare questa funzione non servono abbonamenti o versioni modificate (spesso pericolose per la privacy). È necessario avere a portata di mano il telefono principale con l'account attivo e il dispositivo secondario, che deve avere l'app ufficiale WhatsApp appena installata o resettata ai dati di fabbrica.
Procedura di attivazione su Android e iPhone
Il passaggio cruciale si trova nella schermata iniziale di configurazione, spesso ignorato da chi preme "Avanti" senza leggere. Seguendo la rotta di Navigaweb per una configurazione corretta, eviteremo di creare un nuovo account per sbaglio e collegheremo invece quello esistente.
Ecco i passaggi esatti:
- Sul secondo telefono (quello aggiuntivo), aprire l'app alla schermata di benvenuto e accettare i termini di servizio.
- Quando viene richiesto il numero di telefono, non bisogna inserirlo. È necessario toccare i tre puntini in alto a destra (su Android) o cercare l'opzione nel menu (su iOS) e selezionare Collega come dispositivo compagno.
- Verrà generato un QR code scansionabile.
Ora si passa al telefono principale:
- Andare nelle Impostazioni (su iPhone) o sul menu dei tre puntini (su Android) e selezionare Dispositivi collegati.
- Toccare Collega un dispositivo, autenticarsi con il riconoscimento biometrico e inquadrare il QR code sul secondo schermo.
La sincronizzazione inizierà immediatamente. Rispetto al passato, ora vengono sincronizzati anche i messaggi fissati in alto e, con gli ultimi aggiornamenti, è possibile pubblicare e visualizzare gli Stati (le storie che durano 24 ore) anche dal telefono secondario, funzione che inizialmente era limitata al dispositivo principale.
Limiti tecnici e differenze operative
Sebbene l'esperienza sia quasi identica, esistono differenze strutturali. La gestione delle liste broadcast e la condivisione della posizione in tempo reale possono subire limitazioni se il secondo dispositivo non ha permessi GPS completi. Un aspetto critico riguarda la sicurezza temporale: se il telefono principale rimane inattivo per oltre 14 giorni, tutti i dispositivi collegati verranno disconnessi forzatamente per proteggere l'account.
Inoltre, va segnalato che su alcune versioni meno recenti di Android, il dispositivo compagno potrebbe non eseguire il backup delle chat su Google Drive in modo autonomo. La cronologia risiede localmente e dipende dal cloud del telefono principale per il ripristino in caso di guasto.
Sicurezza e Lucchetto Chat
Avere lo stesso account su due dispositivi raddoppia la superficie di rischio. Se si lascia il secondo telefono incustodito, chiunque può leggere le chat. Fortunatamente, l'introduzione del "Codice Segreto" e del Lucchetto Chat si estende ora ai dispositivi collegati. È possibile configurare lo sblocco con impronta digitale o FaceID anche sul telefono secondario per accedere all'app, o nascondere specifiche conversazioni dietro un codice univoco sincronizzato.
Per verificare intrusioni, basta controllare regolarmente la lista in Impostazioni > Dispositivi collegati dal telefono principale. Se appare un dispositivo sconosciuto (magari un PC o un browser dimenticato aperto), un tocco sulla voce e poi su Disconnetti chiuderà immediatamente quella sessione.
La situazione su Tablet e iPad
Mentre su tablet Android l'interfaccia è ottimizzata e funziona esattamente come descritto sopra, gli utenti Apple vivono ancora in un limbo. Non esiste un'app ufficiale stabile per iPad sull'App Store globale, costringendo molti a usare ancora Safari o app "wrapper" piene di pubblicità. Chi possiede un tablet Android può godere della modalità a due colonne (chat a sinistra, conversazione a destra), molto comoda per l'uso lavorativo.
Per usare WhatsApp su tablet o dispositivi senza SIM, la modalità multi-dispositivo è altrettanto efficace. Ad esempio, su un iPad, si può accedere tramite WhatsApp Web attivando la modalità desktop del browser. In alternativa, app come Tablet Messenger offrono un’interfaccia ottimizzata per tablet Android, anche se non sono soluzioni ufficiali. Per chi usa dispositivi obsoleti, come vecchi smartphone senza supporto agli ultimi aggiornamenti, l’app potrebbe non funzionare correttamente, ma collegarsi tramite browser rimane un’opzione valida.
Altri dettagli tecnici
- Posso usare account diversi sullo stesso telefono invece che due telefoni? Sì, questa è una funzione diversa chiamata Multi-account, disponibile nelle impostazioni, che permette di avere due numeri sullo stesso dispositivo switchando tra uno e l'altro. La modalità Companion, invece, duplica lo stesso numero su due telefoni fisici.
- Le chiamate arrivano su entrambi? Sì, quando si riceve una chiamata o videochiamata WhatsApp, entrambi i telefoni suonano contemporaneamente. Rispondere da uno interrompe la suoneria sull'altro.
- Serve la SIM nel secondo telefono? No. Il secondo smartphone può essere privo di SIM e funzionare solo in Wi-Fi. Se c'è una SIM inserita, il suo numero è irrilevante per il funzionamento di WhatsApp collegato (che userà l'identità del telefono principale).
- Quanti telefoni posso collegare? Attualmente è possibile collegare fino a quattro dispositivi aggiuntivi contemporaneamente, che siano PC, tablet o altri smartphone.
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