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Ricaricando il telefono da prese USB pubbliche: Rischi e precauzioni

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Si possono usare i punti di ricarica USB pubblici per lo smartphone in sicurezza o rischiamo qualcosa?
Ricarica pubblica

Per chi si sposta spesso, si ritrova in aeroporto o trascorre tempo in caffetterie e stazioni, la vista di una colonnina di ricarica con porte USB libere rappresenta una vera e propria salvezza quando la batteria dello smartphone è al lumicino. Si tratta di un servizio estremamente comodo e ormai diffuso, ma che nasconde un rischio di sicurezza che molti, purtroppo, ignorano o sottovalutano. Nonostante la tecnologia sia sempre più orientata alla mobilità, la scelta di collegare il proprio dispositivo a una presa pubblica non gestita non è esente da insidie, specialmente per la riservatezza delle nostre informazioni.

Le porte USB non si limitano a veicolare la corrente elettrica, ma sono state progettate fin dall'inizio per gestire anche il trasferimento di dati. Sono proprio questi "fili" digitali, presenti all'interno del cavo di ricarica che usiamo quotidianamente, a rappresentare il punto debole che i malintenzionati possono sfruttare. Un hacker può manomettere una di queste stazioni, trasformandola in un punto di attacco silenzioso.

Tutti i modi di ricaricare uno Smartphone

Il Rischio Reale: Cos'è il Juice Jacking

Intercettazione ricarica

L'attacco informatico in questione è noto con il nome di juice jacking (letteralmente "furto di energia/succo"). Sfrutta la doppia funzionalità dei cavi USB per iniettare software malevoli (malware) nel dispositivo o per esfiltrare dati sensibili senza che l'utente se ne accorga.

Nei casi meno gravi, il malintenzionato potrebbe semplicemente rubare alcune informazioni, ma in scenari più complessi e pericolosi è possibile installare programmi che registrano le attività dello schermo (chiamato *video jacking*), o addirittura ransomware che bloccano l'accesso al telefono, chiedendo poi un riscatto. L'esperienza suggerisce che la vittima non riceve quasi mai un segnale visibile dell'attacco. Per fortuna, nel tempo, sia Apple con iOS che Google con le versioni più recenti di Android hanno implementato misure di sicurezza che richiedono l'autorizzazione dell'utente per il trasferimento dati all'atto della connessione, offrendo un primo, basilare, strato di protezione. Tuttavia, l'unica difesa assoluta è il non concedere l'accesso in primo luogo.

Misure e Strumenti per Ricaricare Senza Paura

Per eliminare il pericolo del *juice jacking*, il principio base è evitare che si crei un "ponte" digitale tra il telefono e la stazione pubblica. Esistono tre vie principali per raggiungere questo obiettivo: l'autosufficienza energetica, l'uso di prese a muro e l'adozione di un filtro fisico. Raggruppiamo i dispositivi e le tattiche di protezione per comprendere la loro efficacia.

Ricaricare dalla presa elettrica

presa ricarica

Questa è senza dubbio la soluzione più sicura, perché permette di mantenere l'alimentazione del dispositivo interamente sotto il nostro controllo.

  • L'uso dell'Adattatore CA (Caricatore a Muro) Il metodo migliore consiste nel portare sempre con sé il proprio caricabatterie e collegarlo direttamente a una presa elettrica standard (CA) invece che a una porta USB pubblica. L'adattatore CA come un Caricabatterie da parete multiplo,, infatti, preleva energia dalla rete e la eroga al telefono senza coinvolgere alcun pin dedicato alla trasmissione di dati, annullando il rischio di accesso non autorizzato.
  • La Batteria Portatile (Power Bank) Portare con sé un power bank è un'altra misura di sicurezza eccellente e altamente raccomandata. Questa soluzione permette di ricaricare il dispositivo con una fonte di energia completamente isolata e di proprietà, eliminando la necessità di utilizzare qualsiasi postazione esterna e offrendo al contempo la massima libertà di movimento.

Cavi e Adattatori di Sola Ricarica

Se non è possibile utilizzare una presa a muro o un power bank, la soluzione successiva è interrompere fisicamente la possibilità di scambio dati.

  • Cavi Data Blocker (o Cavi Solo Ricarica) Il cavo data blocker, a volte chiamato anche *USB Condom*, è un cavo USB appositamente modificato che dispone internamente solo dei fili dedicati all'alimentazione, escludendo quelli per il trasferimento dati. Se collegato a una porta USB pubblica, garantisce che passi solo l'energia elettrica. È un accessorio economico e compatto, ideale da tenere nello zaino per le emergenze. Per lo scopo possiamo usare un Cavo Magnetico Micro USB solo ricarica
  • Adattatori Data Blocker L'alternativa al cavo completo è l'adattatore data blocker, un piccolo connettore che si interpone tra il cavo USB normale (quello che già possediamo) e la porta di ricarica pubblica. Il suo funzionamento è identico al cavo, creando una barriera fisica che impedisce la comunicazione digitale. Questo accessorio può essere più pratico perché consente di continuare a usare il proprio cavo preferito.

Come ultimo consiglio possiamo evitare del tutto i punti di ricarica pubblici e ricaricare i dispositivi scarichi utilizzando una powerbank portatile, che dovremo tenere sempre con noi, oppure una cover con batteria aggiuntiva, come visto nella nostra guida Come tenere lo smartphone sempre carico (con batterie portatili).

Tattiche Comportamentali e di Sistema

Indipendentemente dallo strumento utilizzato, ci sono buone abitudini che aumentano la sicurezza durante una ricarica in ambienti esterni. Applicare questi suggerimenti aumenta il livello di protezione.

  • Impostare la Modalità "Solo Ricarica"
    Quando si collega il telefono a una porta USB, i sistemi operativi Android e iOS più recenti mostrano un avviso che chiede se si vuole "Condividere dati" o "Solo ricarica". Selezionare sempre "Solo ricarica" è un passo essenziale di autodifesa. Se il dispositivo non mostra questo prompt, si dovrebbe partire dal presupposto che sia una connessione "dati abilitati".

  • Spegni il Telefono
    Se l'opzione "Solo ricarica" non appare o non ci si fida del sistema operativo, un'azione radicale ma estremamente efficace è spegnere completamente il telefono prima di collegarlo. Quando un dispositivo è spento, la parte software è inattiva e non può accettare l'installazione di malware o avviare il trasferimento di dati.

  • Monitoraggio Passivo della Carica (App)
    Anche se non fermano direttamente un attacco, alcune applicazioni (solo per Android) come AccuBattery o Ampere possono offrire un quadro sul processo di ricarica. Questi strumenti mostrano la corrente che sta effettivamente entrando nel dispositivo. Una variazione anomala o un flusso molto basso in un contesto in cui ci si aspetterebbe una ricarica veloce potrebbe essere un segnale indiretto che il punto di ricarica è stato manomesso o non funziona correttamente, spingendo l'utente a scollegarsi. Questi dati, sebbene non precisi al centesimo, forniscono comunque un'indicazione utile sulla qualità della carica.


Se vogliamo aumentare a dismisura la sicurezza sul nostro smartphone Android, vi consigliamo di leggere attentamente le nostre guide Come proteggere Android da malware e app dannose, virus e spie e Migliori antivirus per Android gratis.