Cambiare modem con fibra anche se vincolato dall'operatore
Come utilizzare un altro modem in sostituzione di quello che ci ha dato la compagnia telefonica senza perdere nessun vincolo

In questa guida vedremo come cambiare modem con linea fibra anche se siamo vincolati da contratto agli operatori, così da utilizzare il modem che apprezziamo.
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Perché cambiare il modem dell’operatore
I modem forniti dagli operatori, spesso inclusi nell’abbonamento, sono progettati per essere semplici da usare: li colleghi, funzionano, fine della storia. Ma la semplicità ha un prezzo. Questi dispositivi tendono a offrire funzionalità base, limitando opzioni avanzate come la modifica dei DNS, la configurazione di una VPN o la gestione di reti domestiche complesse. Inoltre, le prestazioni Wi-Fi possono lasciare a desiderare, soprattutto in case grandi o con molti dispositivi connessi. Un modem di fascia alta, invece, può migliorare la velocità, la stabilità e la sicurezza della rete.
C’è poi la questione della libertà. L’idea di essere vincolati a un dispositivo imposto dall’operatore, magari con aggiornamenti firmware controllati a distanza, non entusiasma chi vuole il pieno controllo sulla propria connessione. La delibera AGCOM sul modem libero, in vigore in Italia dal 2018, garantisce agli utenti il diritto di usare un dispositivo alternativo, ma gli operatori non sempre rendono la vita facile.
I vincoli della fibra: FTTC contro FTTH
La possibilità di sostituire il modem dipende dalla tecnologia della connessione fibra. Esistono due scenari principali:
- FTTC (Fiber to the Cabinet): La fibra arriva fino all’armadio in strada, mentre l’ultimo tratto verso casa è in rame. In questo caso, cambiare il modem è spesso fattibile. Molti operatori permettono di registrare un nuovo dispositivo, anche se potrebbe essere necessario comunicare l’indirizzo MAC del modem alternativo all’assistenza clienti. Questo passaggio serve a bypassare eventuali blocchi legati al riconoscimento del dispositivo proprietario.
- FTTH (Fiber to the Home): La fibra arriva direttamente in casa, offrendo velocità superiori. Qui le cose si complicano. La connessione richiede un ONT (Optical Network Termination), un dispositivo che converte il segnale ottico in elettrico. Spesso l’ONT è integrato nel modem dell’operatore, e sostituirlo richiede un modem compatibile con l’infrastruttura di rete, oltre a parametri di configurazione specifici che gli operatori non sempre condividono volentieri.
Un altro ostacolo è il servizio VoIP per le chiamate telefoniche. Molti operatori legano il funzionamento del telefono al loro modem, rendendo difficile (se non impossibile) usare un dispositivo alternativo senza perdere questa funzionalità. Per chi usa solo Internet, questo non è un problema, ma per chi dipende dalla linea fissa è un limite significativo.
Come aggirare i vincoli senza infrangere il contratto
Sostituire completamente il modem dell’operatore non è sempre la strada più semplice. Fortunatamente, esiste un’alternativa pratica: collegare un router in cascata. Questa soluzione permette di sfruttare il modem dell’operatore come punto d’accesso, delegando la gestione della rete a un router più potente. Ecco i passaggi principali:
- Acquistare un router di qualità, con supporto per Wi-Fi 6 o funzionalità avanzate come QoS (Quality of Service) per prioritizzare il traffico di rete.
- Collegare il router al modem tramite un cavo Ethernet, utilizzando una porta LAN del modem e la porta WAN del router.
- Disabilitare il Wi-Fi e le funzioni di routing sul modem dell’operatore, trasformandolo in un semplice “ponte” verso Internet.
- Configurare il router per gestire la rete domestica, personalizzando impostazioni come DNS, VPN o parental control.
Questo approccio non viola i termini del contratto e offre maggiore flessibilità. Certo, avere due dispositivi accesi non è il massimo dell’eleganza, ma è un compromesso ragionevole per chi vuole prestazioni migliori senza litigare con l’assistenza clienti.
Nuovo router senza cambiare nulla o violare i vincoli
La strategia più semplice da applicare per cambiare modem senza violare i vincoli imposti dall'operatore per il nuovo contratto è collegare in cascata un nuovo router al modem fornito. Utilizzando questo piccolo escamotage avremo si due apparati ma avremo maggiore libertà e funzionalità: non dovremo far altro che connettere tutti i dispositivi al nuovo router, disabilitare le funzionalità superflue sul modem dell'operatore e utilizzare quest'ultimo come semplice punto d'accesso alla rete Internet. Dovremo prima di tutto procurarci un buon router con tutte le funzionalità richieste da un dispositivo di fascia alta e non presenti nei modem degli operatori; non è necessario acquistare un modem/router (ossia un router con capacità di modem) ma un router, visto che la componente modem sarà fornita dall'apparato dell'operatore.
Per collegare i due dispositivi in cascata consigliamo la lettura della guida per Collegare al modem un router nuovo senza cambiare rete
Per rendere ancora più facile la configurazione ricordati di inserire l'indirizzo IP del nuovo router nella DMZ del modem proprietario, così da poter inoltrare tutte le richieste di connessione al nuovo router senza dover effettuare le configurazioni su entrambi (per esempio l'inoltro delle porte). La DMZ è presente su tutti i modem degli operatori e può essere sfruttata proprio per connettere un nuovo router, che avrà così pieno accesso alla rete Internet senza filtri, senza NAT e firewall del modem proprietario (utilizzerà i suoi sistemi di protezione).

Router da collegare al modem dell'operatore
Non sappiamo quale router collegare? Troverete qui in basso migliori router che possiamo acquistare per realizzare la cascata.1) NETGEAR Router WiFi 6 RAX10

Un router dall'aspetto moderno con tutto il necessario per tirare fuori il massimo da qualsiasi tipo di linea. Il router è dotato di WiFi Dual Band con la velocità massima di 1800 Mbps, Readyshare USB Access (per condividere in modalità wireless al disco rigido USB tramite porta USB), Attivazione/disattivazione WiFi programmata e l'app Nighthawk, per controllare a distanza il router tramite app per smartphone e tablet.
Possiamo visionare questo router da qui -> Netgear Router WiFi AC 1200 R6120 (100€).
2) AVM FRITZ! Box 4040

La tecnologia dei router AVM FRITZ! è nota in tutto il mondo, spesso questi router presentano funzionalità impensabili su altri dispositivi simili, rendendoli di fatto i migliori per realizzare una cascata.
Questo router è dotato di connessione Wireless Dual Band fino a 1300 Mbit/s con tecnologia Band Steering (che permette di scegliere automaticamente quale banda utilizzare in base alla potenza e al disturbo del segnale), rete ospiti wireless o LAN con Captive Portal, accesso sicuro al FRITZBox da ovunque con il servizio MyFRITZ! (Dynamic DNS gratuito), supporto alla tecnologia VPN, sistema di priorità del traffico per gaming e streaming e infine porte USB per collegare chiavette 4G, hard disk e stampanti di rete.
Possiamo visionare questo router da qui -> AVM FRITZ! Box 4040 (64€).
3) ASUS DSL-AC68U

Uno dei router può potenti e con il software di gestione più avanzato è sicuramente l'ASUS DSL-AC68U (110€), che dispone di 4 porte LAN Gigabit, Wireless Dual Band 802.11 AC con connettività MIMO (fino a 1167 Mbps), 4 antenne fisse ad alto guadagno, tecnologia beamforming AiRadar e Porte USB percollegare chiavette 3G/4G, stampanti o per condivisione di file e flussi multimediali in tutta la rete.
Utilizzare solo il modem scelto
E se non volessimo due apparati ma un solo modem per gestire l'accesso alla rete?
In questo caso possiamo cambiare modem solo se abbiamo un particolare tipo di rete e se l'operatore permette la connessione di nuovi modem senza alcun vincolo al MAC Address (sempre più utilizzato come metodo per bloccare l'uso del modem proprietario). Quindi possiamo togliere il modem proprietario e utilizzare un nuovo modem a scelta solo se utilizziamo la connessione VDSL con tecnologia FTTC; in quest'ultimo caso potrebbe essere necessario contattare l'assistenza clienti e registrare l'indirizzo MAC del nuovo modem per consentire l'accesso ad Internet. L'indirizzo MAC può essere recuperato dalla pagina di gestione del modem scelto, come visibile nell'immagine qui in basso.

Comunichiamo questo indirizzo all'assistenza clienti per registrarlo nei sistemi e consentire l'accesso ad Internet. Se utilizziamo la connessione a fibra ottica diretta (FTTH) o intendiamo utilizzare i servizi telefonici via VoIP non possiamo seguire questa strada, perché non sarà possibile connettersi e/o non riceveremo più le chiamate sul fisso (anche se il modem scelto fosse compatibile, gli operatori consentono solo ai loro modem di sfruttare il servizio VoIP). In questo caso meglio realizzare la cascata per non perdere nessuna funzionalità e per sfruttare al massimo la linea a fibra ottica. Se la nostra linea è compatibile, qui in basso troveremo alcuni dei modem ADSL/FTTC che possiamo utilizzare in sostituzione dell'apparato fornito dall'operatore.
Modem migliori per sostituire quello dell'operatore
1) TP-Link Archer AX58 (70€)
Un buon modem router di fascia economica con tutto l'occorrente per sfruttare al massimo la potenza della fibra ottica via VDSL. Questo router dispone di Wi-Fi Dual Band AC1200, 4 Porte Gigabit, 1 Porta WAN dedicata, 1 porta DSL e una porta USB 2.0 per connettere dischi e stampanti.
2) Asus DSL-AC55U Gigabit
Un modem router di fascia media che possiamo acquistare per ottenere il massimo dalla connessione in fibra ottica è l'ASUS TUF-AX3000 V2 (110€), con connettività WiFi Dual Band fino a 1200 Mbps, 4 Porte Gigabit, 2 Porte WAN, una porta DSL e 2 Porte USB 2.0 per connettere dischi esterni.
3) AVM FRITZ!Box 7590

Il miglior modem che possiamo utilizzare per la connessione in fibra ottica è l'AVM FRITZ!Box 7590, una vera potenza! Questo modem router dispone di connettività WiFi AC1750 Dual Band, supporto alle connessioni ADSL2+ e fibra (VDSL), 4 porte LAN Gigabit, Modalità Router automatica WAN- LAN e 2 USB 3.0 per connettere dischi esterni, chiavette 3G-LTE e stampanti di rete.
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Ostacoli e come superarli
Non tutto fila liscio quando si cerca di liberarsi dal modem dell’operatore. Alcuni provider usano il blocco del MAC Address per impedire la connessione di dispositivi non autorizzati. In questi casi, contattare l’assistenza per registrare il nuovo modem è l’unica soluzione. Altri operatori, invece, limitano l’accesso ai servizi VoIP, rendendo il modem proprietario indispensabile per le chiamate.
C’è poi la questione della restituzione. Se il modem è in comodato d’uso, cambiarlo comporta l’obbligo di restituirlo entro i termini previsti (di solito 30 giorni dalla disdetta o dal cambio operatore). Secondo Switcho, la mancata restituzione può costare penali che variano da 50 a 100 euro, a seconda del provider. Conservare la ricevuta di spedizione è fondamentale per evitare addebiti ingiustificati.
Infine, c’è il rischio di perdere l’assistenza tecnica. Usando un modem alternativo, alcuni operatori potrebbero rifiutarsi di fornire supporto in caso di problemi, sostenendo che la configurazione non è standard. Per questo, è meglio scegliere un dispositivo con una comunità di utenti attiva o un buon supporto tecnico da parte del produttore.
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