Cosa significa WPA, WPA2 e WEP nella sicurezza del wifi
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Vogliamo proteggere la nostra rete WiFi da possibili intrusi? Scopriamo cosa significa WEP, WPA e WPA2

Grazie al WiFi dispositivi come gli smartphone, i tablet ma anche TV e console hanno potuto integrare funzionalità sempre più avanzate, beneficiando dei vantaggi di Internet senza essere schiavi di un cavo ingombrante.
L'assenza del filo però ha aperto un'importante "voragine" di sicurezza per quando riguarda il controllo dei dispositivi che possiamo far connettere al nostro modem: senza un'adeguata protezione chiunque può sfruttare la rete wireless di casa per navigare su Internet senza pagare nulla e facendo ricadere su di noi le responsabilità civili e penali (se lo scroccone scarica musica e film illegalmente con la nostra rete, le autorità competenti se la prenderanno con noi).
Se siamo alle prime armi con il WiFi dobbiamo per forza di cose imparare come proteggere la nostra rete wireless e cosa significa WEP, WPA e WPA2, così da non farci trovare impreparati e "sfruttati" da gente più furba.
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1) Cosa significa WEP, la protezione più debole (da evitare):
La prima forma di protezione che possiamo applicare alla nostra rete WiFi è WEP, un protocollo di sicurezza abbastanza vecchio e obsoleto che offre solamente una protezione minimale contro le intrusioni indesiderate.
Agli albori del WiFi era uno dei più utilizzati ma i metodi per violarla sono cresciuti come il pane (con tanto di guide dettagliate) ed ora è possibile ottenere illegalmente la password d'accesso WEP in pochissimi secondi, anche da cellulare!
Utilizzare quindi la protezione WEP è come non avere nessuna protezione attiva: terremo lontani sono gli utenti con scarse conoscenze informatiche mentre chiunque sappia usare un po' Internet ci ruberà la password d'accesso e userà la nostra connessione senza problemi, anche con una password lunga.
Meglio non utilizzarla!
2) Che significa WPA, la protezione più compatibile:
Proprio per rispondere alle vulnerabilità di WEP è nato un protocollo di protezione molto più efficace: WPA.
WPA è più difficile da violare e permette di ottenere ancora oggi un buon livello di protezione in tutti gli scenari d'uso, in particolare scegliendo una password abbastanza lunga e una cifratura moderna (come AES).
Per l'utilizzo domestico si fa riferimento al WPA-PSK, ossia l'accesso tramite parola chiave (per distinguerlo dal WPA-Enterprise, dove è richiesto un server e un certificato valido per ogni connessione).
WPA resta sensibile agli attacchi a dizionario, ossia quegli attacchi hacker in cui il malintenzionato sfrutta un database di parole comuni per indovinare la password utilizzata effettuando numerosi tentativi in un secondo (la velocità dipende dalla potenza del PC utilizzato per l'hacking): se utilizziamo WPA è meglio scegliere una password bella lunga e che non contenga nessun riferimento a nomi, persone, date, compleanni o qualsiasi parola possa essere indicizzata in un dizionario.
WPA è stato rimpiazzato da WPA2 ma resta disponibile per connettere i vecchi dispositivi WiFi non compatibili con il nuovo protocollo, non a caso molti router moderni offrono la protezione mista WPA/WPA2: se il dispositivo connesso è recente il modem utilizzerà sempre WPA2, altrimenti utilizzerà WPA per ottenere il massimo della compatibilità.
3) Cosa significa WPA2, la protezione più efficace:
Attualmente il sistema di protezione più efficace per una qualsiasi rete WiFi è WPA2.
Nato come evoluzione del WPA, offre un livello di cifratura davvero molto elevato (utilizza AES e CCMP automaticamente) ed è meno sensibile agli attacchi a dizionario, il che la rende il miglior "lucchetto" che possiamo mettere alla nostra rete senza fili.
Per l'utilizzo domestico si fa riferimento al WPA2-PSK, ossia l'accesso tramite parola chiave (per distinguerlo dal WPA2-Enterprise, dove è richiesto un server e un certificato valido per ogni connessione).
Consigliamo sempre di utilizzare WPA2 se abbiamo tutti dispositivi recenti (usciti sul mercato almeno dal 2010 in poi), mentre se abbiamo qualche dispositivo più vecchio ancora funzionante consigliamo di adottare la protezione mista, ossia WPA/WPA2 (sarà il nostro modem/router a scegliere la migliore protezione in base al dispositivo che richiede la connessione).
4) Cambiare protezione WiFi
Ora che sappiamo cosa significano le varie sigle WEP, WPA e WPA2, vi mostreremo come poter cambiare velocemente il tipo di protezione.
Questa modifica può essere fatta solo sul pannello di controllo del modem/router, quindi prima di procedere dovremo accedere a questo pannello.
Nella maggior parte dei casi è sufficiente aprire un browser in un dispositivo già connesso alla rete e digitare uno dei seguenti indirizzi nella barra superiore:
192.168.1.1
192.168.0.1
192.168.1.254
Avremo così accesso alla schermata di login del modem e, dopo aver inserito username e password (se non abbiamo mai cambiato le credenziali di solito sono admin/admin), avremo accesso al pannello di configurazione.
Dal pannello di configurazione cerchiamo la sezione WiFi, Wireless, Impostazioni Wireless o Sicurezza WiFi (i nomi cambiano in base al modello di modem o router in possesso) per cambiare il tipo di protezione applicata alla nostra rete WiFi; scegli tra WPA2-PSK o la protezione mista (WPA-PSK insieme a WPA2-PSK).

Se abbiamo un modem WiFi dual band (che trasmette anche sui 5GHz) dovremo effettuare la stessa modifica anche per l'altra frequenza, così da avere sempre la massima protezione qualsiasi sia la rete utilizzata.
5) Scoprire che tipo di protezione WiFi stiamo utilizzando
Non sappiamo che tipo di protezione WiFi stimo sfruttando per la rete a cui siamo connessi?
Se utilizziamo un hotspot pubblico, conoscere quest'informazione ti permetterà di capire se i dati che stai scambiando con il router sono al sicuro oppure no.
Per controllare rapidamente il tipo di protezione WiFi della rete utilizzata o delle reti vicine possiamo utilizzare un'app gratuita per Android come WiFiAnalyzer, disponibile al download qui -> WiFiAnalyzer.
Una volta installata l'app sarà sufficiente aprire la sezione riservata agli Access Point per conoscere la protezione adottata dalla rete a cui siamo connessi e le protezioni adottate dalle reti vicine.
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