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Conviene un PC già assemblato o da montare e personalizzare?

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Comprare un PC già pronto e assemblato costa di meno che costruirsi il computer da soli comprando i pezzi?

PC preassemblato o assemblato Chi deve comprare un nuovo computer potrebbe ricevere consigli diametralmente opposti: c'è chi dice sia più conveniente comprarne uno già pronto (preassemblato) al centro commerciale, magari sfruttando un'offerta, e c'è invece chi dice che assemblandolo personalmente, quindi comprando i pezzi al negozio di computer o su Amazon sia la scelta migliore.
Vediamo allora quando vale la pena comprarlo già pronto e quando invece sarebbe meglio costruirselo da soli e prendere pezzi da assemblare tra loro (ovviamente si parla di PC desktop fissi).

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Cosa significa scegliere un PC preassemblato

Immagine PC ssemblato

Un PC preassemblato è un sistema già pronto, costruito da marchi come Dell, HP oLenovo, oppure da aziende specializzate in gaming come Alienware o Corsair. Si compra, si accende, si usa. Tutto è già montato, testato, con sistema operativo installato e spesso un bel pacchetto di software preinstallato – non sempre gradito, va detto, perché spesso si tratta di bloatware che occupa spazio e rallenta la macchina.

La comodità è il punto di forza: nessuna ricerca di componenti, nessun cacciavite in mano, nessun timore di abbinare pezzi incompatibili. Per chi ha fretta o non vuole imparare i segreti dell’hardware, è una soluzione allettante. I produttori, grazie agli acquisti in massa, spesso riescono a offrire configurazioni a prezzi competitivi, specialmente per i modelli base o di fascia media. Ad esempio, un sistema con un Intel Core i5-13600K, una RTX 4070 e 16 GB di RAM DDR5 può costare circa 1.850 dollari in un preassemblato, contro i 1.670 dollari di un equivalente costruito da zero. La differenza si è ridotta rispetto al passato, grazie alle economie di scala delle grandi aziende.

Tuttavia, non è tutto oro. I preassemblati spesso sacrificano la qualità di componenti secondari, come l’alimentatore o il sistema di raffreddamento, per contenere i costi. Alcuni marchi usano parti proprietarie, difficili da sostituire o aggiornare, e questo può diventare un problema quando si vuole potenziare la macchina. Inoltre, la personalizzazione è limitata: si può scegliere tra poche configurazioni predefinite, e guai a voler cambiare solo la scheda video o aggiungere un SSD più capiente senza invalidare la garanzia.

Il fascino di un PC personalizzato

Immagine PC Assemblato

Costruire un PC personalizzato significa scegliere ogni singolo componente – dalla scheda madre al case, dal processore alla scheda video – e assemblarlo da soli o farlo montare da un negozio specializzato. È un processo che richiede tempo e un minimo di competenza, ma regala un controllo totale sul risultato finale. Si può ottimizzare il budget, ad esempio puntando su una GPU di fascia alta per il gaming e risparmiando su un case meno appariscente, o scegliere componenti che garantiscano longevità, come un alimentatore ATX 3.0 per supportare le schede video di nuova generazione.

Il vantaggio principale è la flessibilità. Si può creare un sistema perfettamente bilanciato per le proprie esigenze, che sia per giocare in 4K, fare editing video o gestire carichi di lavoro pesanti. Un esempio pratico: un preassemblato da 700 dollari potrebbe montare un processore troppo potente rispetto a una scheda video mediocre, mentre con un PC personalizzato si può ridistribuire il budget per ottenere prestazioni migliori in gioco. Inoltre, i componenti di qualità scelti con cura – come RAM ad alta frequenza o un SSD Gen 4 – possono fare la differenza in termini di velocità e affidabilità.

Il rovescio della medaglia è il tempo. Ricercare componenti compatibili, confrontare prezzi e magari seguire un tutorial per il montaggio non è roba da cinque minuti. Anche se oggi l’assemblaggio è più semplice, grazie a case senza viti e cavi modulari, un errore da principiante – come un pin della CPU piegato o un cavo mal collegato – può trasformarsi in un’odissea.

In un altro sono consigliati alcuni pezzi da comprare online su Amazon per costruire un PC di livello.

Costi a confronto: dove si risparmia davvero

La convinzione che costruire un PC sia sempre più economico è ormai un mito da sfatare. In passato, il risparmio era evidente, ma oggi la differenza si è assottigliata. I produttori di preassemblati comprano componenti in grandi quantità, ottenendo sconti che un privato non può eguagliare. Ad esempio, durante le shortage di GPU, come quelle recenti per le schede Nvidia, i preassemblati sono spesso l’unica opzione per ottenere componenti di fascia alta a prezzi ragionevoli. Tuttavia, costruendo da zero si può ancora risparmiare il 10-20% su configurazioni di fascia media, soprattutto se si scelgono componenti in offerta o si evitano marchi premium.

Un altro aspetto da considerare è il costo a lungo termine. Un PC personalizzato è più facile da aggiornare: si può cambiare solo la scheda video o aggiungere RAM senza problemi di compatibilità, mentre con un preassemblato si rischia di dover sostituire l’intero sistema per via di componenti proprietari o limitazioni di spazio nel case. Questo rende il PC personalizzato potenzialmente più conveniente nel tempo, specialmente per chi vuole un sistema che duri anni senza obsolescenza precoce.

Garanzie e supporto: la sicurezza ha un prezzo

Un punto a favore dei preassemblati è il supporto tecnico. Con un sistema pronto all’uso, si ha un unico referente per problemi hardware o software, spesso con garanzie di 1-2 anni che coprono l’intero PC. Alcuni marchi offrono persino garanzie a vita sui componenti, un’opzione introvabile per chi costruisce da solo. Se qualcosa non funziona, basta una chiamata e il problema è (in teoria) risolto.

Con un PC personalizzato, invece, ogni componente ha la sua garanzia, spesso più lunga (3-5 anni per CPU o GPU), ma gestire un guasto significa contattare più produttori e diagnosticare il problema da soli. Questo può essere un ostacolo per chi non ha dimestichezza con l’hardware.

Prestazioni e ottimizzazione: chi vince

Dal punto di vista delle prestazioni, un PC personalizzato ha un vantaggio teorico. Si possono scegliere componenti ottimizzati per carichi specifici – ad esempio, un processore Ryzen 7 7800X3D per il gaming o un Intel Core i9 per l’editing video – e abbinarli a sistemi di raffreddamento adeguati. I preassemblati, invece, a volte peccano di compromessi: un alimentatore sottodimensionato o un sistema di ventilazione scarso possono causare surriscaldamenti o cali di prestazioni, specialmente nei modelli economici.

Detto questo, i preassemblati di fascia alta, come quelli di Corsair o Origin PC, sono spesso ben bilanciati e testati per garantire prestazioni solide. La differenza si nota soprattutto nei sistemi entry-level, dove i produttori tendono a lesinare su componenti meno visibili per mantenere il prezzo basso. Un PC personalizzato, se ben progettato, evita queste trappole e offre un’esperienza più fluida e duratura.

Estetica e personalizzazione: il tocco personale

Per chi ama l’estetica, il PC personalizzato è imbattibile. Si può scegliere un case con illuminazione RGB, cavi personalizzati, o un sistema di raffreddamento a liquido che fa invidia agli influencer su Instagram. I preassemblati, pur avendo design accattivanti, offrono meno libertà. Alcuni usano chassis proprietari che limitano modifiche estetiche o funzionali, e questo può essere un limite per chi vuole un PC unico.

Quando scegliere l’una o l’altra opzione

La decisione dipende da tre fattori principali: budget, tempo e esigenze tecniche. Se si ha bisogno di un PC subito, per compiti base o gaming leggero, un preassemblato è la scelta più pratica. È ideale anche per chi non vuole impazzire con manuali e compatibilità. Un esempio: un sistema da 600 dollari pronto all’uso è difficile da battere per chi cerca semplicità.

Per chi invece vuole il massimo controllo, ha un budget flessibile e non teme di sporcarsi le mani, un PC personalizzato è la strada da percorrere. È la scelta migliore per gamer hardcore, professionisti del video editing o chiunque voglia un sistema che possa evolversi con le proprie esigenze. Anche chi ama il fai-da-te troverà soddisfazione nel montaggio, un po’ come costruire un modellino Lego, ma con più cavi e meno istruzioni colorate.

In definitiva, non esiste una risposta universale. I preassemblati hanno fatto passi da gigante, diventando più competitivi in termini di prezzo e qualità, ma i PC personalizzati restano il regno della libertà e dell’ottimizzazione. La scelta migliore è quella che bilancia esigenze, tempo e portafoglio, senza cedere alla tentazione di seguire ciecamente le mode o i consigli di chi millanta configurazioni “perfette” sui social.

In un caso o nell'altro, restano sempre validi i consigli sulle cose da sapere prima di comprare un computer nuovo.





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