Trova Copertura 5G Reale: Mappe e Strumenti Affidabili
Il 5G è la nuova frontiera della tecnologia di connessione da smartphone, in grado di fornire velocità di connessione a Internet elevate (paragonabili alla fibra ottica FTTH) e una stabilità superiore rispetto alle tecnologie precedenti (4G e 4.5G).Per evitare l'amara sorpresa di attivare un’offerta in quinta generazione e ritrovarsi con una navigazione che non supera il vecchio 4G, è indispensabile imparare a distinguere tra la copertura teorica e la copertura reale. L'espansione della rete è costante: secondo i dati più recenti, la diffusione in Italia è significativa, soprattutto nelle aree urbane, ponendo il Paese tra i primi in Europa per infrastruttura disponibile. Nonostante questo progresso, la qualità dell'esperienza può cambiare notevolmente a seconda del gestore e della tecnologia installata.
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In Italia, la copertura 5G di tipo Non-Standalone (NSA) ha raggiunto una vasta porzione della popolazione. Tuttavia, la percentuale di utenti che sfruttano realmente la connessione 5G, avendo sia l'offerta che il dispositivo compatibili, è ancora minoritaria, indicando un divario tra infrastruttura disponibile e adozione effettiva .
Mappe degli operatori: precisione a maglie larghe
Il primo punto di riferimento è sempre il sito del proprio gestore di telefonia mobile. Ogni operatore offre una mappa di copertura interattiva che permette di inserire un indirizzo o il nome di un comune per ottenere una stima sulla presenza del segnale, inclusa la possibilità di visualizzare le tecnologie precedenti (4G, 3G). Questo è un controllo obbligatorio per chi vuole conoscere la disponibilità di massima.
I principali operatori italiani che offrono la verifica della copertura 5G sono:
- Vodafone
- Iliad
- TIM
- WindTre
- Fastweb (che nel 2025 ha mostrato un grande balzo in avanti nella qualità del 5G percepita, affiancando i leader di mercato ).
Le mappe ufficiali si basano su modelli di propagazione teorici che considerano la vicinanza delle antenne (le cosiddette BTS, Base Transceiver Station). Queste mappe descrivono principalmente la copertura outdoor (all'esterno degli edifici) e hanno un valore indicativo. Non possono tenere conto di ostacoli locali come l'architettura dei palazzi, la densità urbana o la conformazione del terreno, che sono tutti fattori che indeboliscono la ricezione del segnale all'interno di un'abitazione.
Strumenti indipendenti: la verifica sul campo
Per una valutazione più oggettiva e vicina alla realtà d'uso, è fondamentale consultare le piattaforme che raccolgono i dati di milioni di test di velocità eseguiti in tempo reale dagli utenti. Questi servizi di crowdsourcing offrono una fotografia autentica della qualità del segnale in una zona precisa.
Mappe collaborative di velocità e segnale
- nPerf: È tra i servizi più completi a livello globale. I dati non sono stime, ma derivano da milioni di *speed test* che registrano la tecnologia usata (2G, 3G, 4G, 5G) e la posizione GPS, con una precisione che, per i dati di copertura, arriva fino a 50 metri. È lo strumento ideale per confrontare l'effettiva copertura di più gestori sulla stessa area.
- Speedtest by Ookla e Opensignal: Queste piattaforme sono più focalizzate sulle performance di velocità (qualità della navigazione e latenza), ma le loro mappe di copertura, anch'esse basate su test degli utenti, sono cruciali per capire se il 5G, pur essendo presente, offre la velocità che ci si aspetta.
Di nperf abbiamo parlato in maniera approfondita anche nei nostri articoli Verifica la velocita di connessione internet e App di test per la rete dati cellulare.
App di analisi tecnica (meno note ma più precise)
Se si vuole andare oltre la semplice verifica di copertura e si desidera un'analisi tecnica approfondita, esistono applicazioni pensate per gli specialisti, ma accessibili a chiunque voglia massimizzare il segnale.
- Netmonitor: 5G, Cell & WiFi: Questa applicazione, disponibile per Android, è uno strumento di ingegneria mobile. Non si limita a mostrare il segnale, ma fornisce informazioni avanzate sulla rete cellulare 2G/3G/4G/5G (supporta sia NSA che SA), inclusi canali, larghezze di banda e frequenze specifiche. È particolarmente utile per gli utenti tecnici che vogliono ottimizzare la direzione di un'antenna esterna o identificare la posizione approssimativa delle torri cellulari più vicine .
- 5G Network & Device Check: Se l'incertezza riguarda la compatibilità del proprio telefono, questa app aiuta a verificare se il dispositivo supporta le modalità 5G NR, le bande comuni (come n78 o n28) e le funzionalità SA o NSA. Offre inoltre scorciatoie rapide per accedere alle impostazioni di rete mobile e selezionare il tipo di rete preferito .
La distinzione cruciale: 5G NSA e 5G SA
Quando si parla di 5G, è importante fare un chiarimento tecnico che ha un impatto diretto sull'esperienza d'uso: la distinzione tra 5G Non-Standalone (NSA) e 5G Standalone (SA).
5G Non-Standalone (NSA)
Questa è la tecnologia che la maggior parte degli operatori ha adottato inizialmente per accelerare l'introduzione della rete. L'aggettivo Non-Standalone significa che il 5G, pur offrendo velocità superiori, si appoggia ancora all'infrastruttura di controllo della rete 4G LTE. Questo approccio, che sfrutta anche il DSS (Dynamic Spectrum Sharing), permette di espandere velocemente la copertura utilizzando le frequenze già in uso per il 4G, ma le massime potenzialità del 5G, in termini di bassissima latenza e capacità di connessione massiva, non sono ancora pienamente espresse.
5G Standalone (SA)
Il vero 5G puro è quello Standalone. In questo caso, l'intera rete, inclusa l'infrastruttura di controllo (Core Network), è completamente separata e dedicata alla quinta generazione. Solo con l'SA si possono raggiungere le latenze minime e la reattività promessa, essenziale per applicazioni come la guida autonoma, la telemedicina o l'automazione industriale.
Al momento, la maggior parte della copertura in Italia è ancora NSA. Per un utente domestico, il vero valore aggiunto del 5G SA è la maggiore stabilità e la latenza ridotta, che si traduce in un lag praticamente nullo nei giochi online o durante le videochiamate. A nostro avviso, questo è l'aspetto da monitorare per capire quando la rete sarà davvero matura per applicazioni critiche.
Un altro elemento cruciale è la banda di frequenza utilizzata. L'Italia, come l'Europa, ha assegnato frequenze su bande diverse (700 MHz, 3.7 GHz e 26 GHz). Le frequenze più basse (700 MHz) offrono una migliore penetrazione all'interno degli edifici e una copertura più ampia (ideale per le aree rurali), mentre quelle più alte (26 GHz) garantiscono velocità estreme, ma solo su distanze molto brevi e senza penetrare bene ostacoli come i muri.
Altro sulla copertura 5G
Ecco un elenco di altri punti importanti spesso sottovalutati quando si valuta la copertura 5G:
- Il proprio smartphone è compatibile? Non basta che lo smartphone sia etichettato come "5G". Alcuni modelli meno recenti potrebbero supportare solo alcune bande di frequenza, limitando l'accesso alla rete del proprio operatore o alle performance migliori (come il 5G SA). Verificare le specifiche tecniche complete del dispositivo è un passaggio obbligato.
- Che cos'è il DSS (Dynamic Spectrum Sharing)? Si tratta di una tecnica che consente a una singola antenna di trasmettere segnali 4G e 5G sulla stessa banda di frequenza contemporaneamente, adattandosi in tempo reale alla domanda. Questa tecnica permette agli operatori di espandere la copertura 5G in modo rapido ed economico, ma può influire sulle prestazioni, rendendole più simili a un 4G potenziato che al vero 5G puro, un aspetto che genera spesso confusione negli utenti.
- Quali sono le velocità reali? Le velocità massime teoriche sono impressionanti (fino a 20 Gbps), ma in condizioni reali si parla di velocità di download medie molto più basse. Vale la pena verificare le mappe di velocità (offerte da strumenti come nPerf e Opensignal) che indicano la velocità effettiva misurata dagli utenti, ben diversa dalla velocità massima dichiarata sul materiale pubblicitario.
- Il 5G in casa prende? Data la natura delle frequenze più alte utilizzate (quelle che garantiscono le velocità maggiori), la penetrazione all'interno degli edifici è ridotta. Se la verifica della copertura indica una zona "al limite", non è scontato che il segnale arrivi con forza all'interno dell'appartamento, specialmente ai piani inferiori o nelle case con muri portanti spessi. Spesso, per l'interno, il 5G a 700 MHz (più lento ma con maggiore portata) è l'unica soluzione per avere un segnale stabile.
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