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Spostare le playlist tra servizi di streaming musicali

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Strumenti gratuiti e a pagamento per trasferire playlist tra Spotify, Apple Music, YouTube Music e altri, in modo facile automatico
playlist streaming I vari servizi di streaming musicale disponibili (Spotify, Deezer, Amazon Music etc.) offrono un periodo di prova cui cui valutare tutta la libreria e la qualità del suono, così da scegliere infine il servizio da pagare per poter ascoltare la musica in streaming. Se durante le prove creiamo anche le nostre playlist, rischiamo seriamente di perderle se passiamo spesso da un servizio all'altro, visto che tra i servizi non c'è alcun tipo di comunicazione.

Scegliere un nuovo servizio di streaming musicale è una decisione che molti prendono, attratti da funzionalità uniche. Spotify brilla per le sue playlist personalizzate, Apple Music per l’integrazione con l’ecosistema Apple. Nessuno, però, vuole perdere le proprie raccolte musicali, costruite con cura nel tempo. Strumenti dedicati rendono il trasferimento delle playlist semplice, anche per chi non ha esperienza tecnica. Questi servizi, disponibili come siti web o app, si aggiornano regolarmente per supportare nuove piattaforme, garantendo una soluzione affidabile anche per il futuro.


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I Migliori Strumenti per il Trasferimento

Ecco i principali servizi per spostare playlist, analizzati con i loro punti di forza e limiti. Sono stati selezionati per affidabilità, facilità d’uso e aggiornamenti recenti, includendo anche opzioni meno comuni ma valide.

Soundiiz

Soundiiz è il leader per trasferire playlist. Supporta oltre 40 piattaforme, tra cui Spotify, Apple Music, Deezer, Tidal e persino Napster. La sua interfaccia intuitiva permette di collegare gli account, selezionare una playlist e inviarla alla destinazione desiderata. È possibile trasferire anche intere librerie o album salvati.

  • Creare un account su Soundiiz.
  • Collegare i servizi di streaming (es. Spotify e YouTube Music).
  • Selezionare la playlist e premere Converti per avviare il processo.
  • Verificare che i brani siano disponibili sulla piattaforma di arrivo.

Il piano gratuito consente di trasferire una playlist alla volta (fino a 200 brani). La versione premium, a circa 4 euro al mese, offre trasferimenti illimitati e sincronizzazioni automatiche. Un limite è che alcuni brani potrebbero non essere disponibili sulla piattaforma di destinazione, ma Soundiiz avvisa in anticipo.

Tune My Music: Veloce e Diretto

TuneMyMusic

Tune My Music è ideale per chi cerca semplicità. Funziona direttamente dal browser, senza installazioni, e supporta Spotify, Apple Music, Amazon Music e YouTube Music. Consente anche di caricare playlist da file di testo, utile per backup manuali.

  • Visitare il sito e selezionare il servizio di origine.
  • Accedere con le credenziali del servizio.
  • Scegliere la playlist o l’intera libreria.
  • Indicare la piattaforma di destinazione e avviare il trasferimento.

Gratuito fino a 500 brani per trasferimento, è perfetto per migrazioni rapide. La versione premium rimuove i limiti, ma non è necessaria per la maggior parte degli utenti. Meno ricco di funzionalità rispetto a Soundiiz, ma più immediato.

FreeYourMusic: Essenziale e Affidabile

FreeYourMusic è un’app per Windows, macOS, iOS e Android, pensata per chi preferisce un’esperienza dedicata. Supporta Spotify, Apple Music, Tidal e Deezer, con un’interfaccia minimalista che semplifica il processo.

  • Scaricare l’app o accedere alla versione web.
  • Collegare i servizi di streaming.
  • Scegliere la playlist e la piattaforma di destinazione.
  • Seguire il trasferimento tramite l’interfaccia.

La versione gratuita permette di trasferire fino a 150 brani per volta. La versione a pagamento, a circa 10 euro una tantum, è conveniente per trasferimenti frequenti. Non supporta piattaforme di nicchia come SoundCloud, ma è solida per i servizi principali.

Playlist Converter: Per Piattaforme Meno Comuni

Playlist Converter è un’opzione gratuita per chi usa servizi meno diffusi, come Qobuz o Pandora. Funziona via browser e supporta l’importazione da URL pubblici o file di testo.

  • Accedere al sito e scegliere il servizio di origine.
  • Inserire l’URL della playlist o caricare un file.
  • Selezionare la piattaforma di destinazione e avviare il processo.

Completamente gratuito, è meno raffinato di Soundiiz ma utile per piattaforme di nicchia. Può richiedere più tentativi per playlist complesse.

Gestire Playlist Complesse o Obsolete

Alcuni scenari richiedono attenzione extra. Per playlist molto grandi (migliaia di brani), è meglio suddividerle in blocchi più piccoli per evitare errori. Ad esempio, trasferire 200 brani alla volta con Soundiiz è più stabile. Per playlist da servizi obsoleti, come Google Play Music, si può esportare la libreria in un file CSV tramite il sito ufficiale (se ancora disponibile) e poi usare Tune My Music o Playlist Converter per importarla. Per playlist collaborative, solo il creatore può esportarle: verificare i permessi prima di iniziare.

Risolvere Problemi Comuni

Ecco come affrontare le difficoltà più frequenti durante il trasferimento:

  • Brani non trovati: Se un brano manca (es. un remix esclusivo su Tidal), cercare versioni alternative, come la versione studio. Soundiiz segnala i brani non trasferiti.
  • Errori di autenticazione: Controllare che gli account siano attivi. Disconnettersi e riconnettersi può risolvere il problema.
  • Problemi con i metadati: Alcuni servizi, come Apple Music, possono confondere versioni live o remix. Ad esempio, una canzone di Vasco Rossi in versione live potrebbe non essere riconosciuta. Cercare manualmente la versione corretta.
  • Ordine dei brani: Alcuni tool non preservano l’ordine originale. Usare Soundiiz premium o ricontrollare manualmente.

Un suggerimento utile è creare un backup della playlist esportandola in un file di testo. Su Spotify, basta cliccare su “Condividi” e copiare i titoli dei brani.