Riparare settori danneggiati disco su SSD o Hard disk
Programmi gratuiti per controllare la presenza di settori danneggiati del disco del PC e provare a ripararli

I settori danneggiati (chiamati anche cluster) si verificano quando una parte del disco non può più essere scritta o letta. Quando si salva un file sull'hard disk, i dati vengono salvati in diversi settori che possono essere o non essere adiacenti l'uno all'altro. Se un settore che contiene dati di quel file è danneggiato, sarà impossibile accedere caricarlo senza che si verifichino errori. I settori danneggiati di un disco causano errori (blocchi o errori con schermo blu), scarse prestazioni e surriscaldamento del PC che può impiegare tempo a cercare di leggere dati.
I settori danneggiati sono porzioni di un disco che non possono più essere lette o scritte correttamente. Un disco, sia HDD che SSD, è organizzato in minuscoli blocchi di memoria chiamati settori. Quando uno di questi si danneggia, i dati memorizzati diventano inaccessibili, causando errori, blocchi improvvisi o il temuto schermo blu. I danni possono essere fisici, come graffi sulla superficie di un HDD o celle usurate su un SSD, oppure logici, legati a errori software o corruzione del file system. Gli HDD sono più vulnerabili ai danni fisici, mentre gli SSD soffrono spesso di usura delle celle di memoria dopo anni di utilizzo intensivo.
I sintomi sono inconfondibili: il PC rallenta, i file non si aprono, o il sistema operativo segnala errori di lettura. Ignorare il problema è una pessima idea, perché i settori danneggiati possono propagarsi, specialmente sugli HDD, rendendo il disco inutilizzabile. La buona notizia è che, con gli strumenti giusti, si può diagnosticare e spesso risolvere il problema, soprattutto se i danni sono logici.
Strumenti integrati di Windows per la diagnosi e la riparazione
Per riparare i settori danneggiati di un disco è possibile utilizzare lo strumento di controllo errori disco su Windows, chiamato Checkdisk o Scandisk spiegato in un altro articolo, oppure un programma esterno che può risultare più efficace e capace anche di provare a recuperare i file scritti sui settori danneggiati. Parlando di programmi gratuiti, abbiamo qui almeno 4 ottimi software che possono riparare settori disco danneggiati su hard disk o su SSD, da utilizzare come prima soluzione quando lo scandisk non risolve nulla, quando il PC si blocca spesso e quando c'è un file che non è possibile aprire perchè non leggibile.Per usarlo, basta aprire il Prompt dei Comandi come amministratore e digitare un comando come
chkdsk C: /f /r
. Il parametro /f
corregge gli errori del file system, mentre /r
cerca i settori danneggiati e tenta di recuperare i dati leggibili. Se il disco è in uso (ad esempio, l’unità di sistema C:), Windows proporrà di eseguire la scansione al riavvio.LEGGI ANCHE: Controllare lo stato del Disco (HDD e SSD) con test su salute, prestazioni e velocità
Un altro strumento utile è System File Checker (SFC). Digitando sfc /scannow
nel Prompt dei Comandi, si avvia una verifica dei file di sistema che può correggere errori logici legati a settori danneggiati. Questi strumenti sono semplici, gratuiti e già presenti sul PC, ma non sempre risolvono problemi complessi, specialmente su SSD, dove i settori danneggiati sono gestiti diversamente dal firmware interno.
Programmi per riparare settori danneggiati
1) SeaTools di Seagate
Seagate ha due programmi che fanno il test del disco, entrambi gratuiti chiamati SeaTools Bootable e SeaTools per Windows, entrambi scaricabili dal sito ufficiale, uno più completo e potente (il Bootable), l'altro più semplice da usare, da provare per primo.SeaTools per Windows, così come la versione bootable, esegue diversi test fondamentali per determinare lo stato del disco del computer, compatibili con tutti i tipi di unità interne, sia hard disk che SSD, ed anche con unità esterne collegate tramite firewire o USB. Il programma funziona con dischi di tutti i produttori, non solo quelli di Seagate.
2) HDDScan
HDDScan è un programma storico di controllo della salute del disco, che funziona con tutti i tipi di unità, comprese anche le SSD. Facile da usare, questo è un programma portatile che non ha bisogno di essere installato e che supporta Windows 10, Windows 8 e 7.Questo strumento include uno strumento di controllo disco simile allo scandisk di Windows che permette di trovare e provare a ripristinare i settori danneggiati. COn HDDScan si può anche misurare la velocità del disco del PC, per confrontarla con altri modelli simili, utile a sapere se vale la pena sostituirlo oppure no.
3) Macrorit Disk Scanner
Macrorit Disk Scanner è un programma gratuito e automatico che controlla il disco cercando di rilevare e riparare i settori danneggiati trovati. Senza richiedere installazione, il programma si avvia con un click dopo averlo scaricato e nella sua interfaccia mostra una rappresentazione visiva dei progressi della scansione, indicando con un quadratino rosso i cluster con problemi. Questo strumento viene aggiornato spesso e funziona con tutte le versioni di Windows, compreso Windows 10. Esiste una versione a pagamento di questo programma con più funzionalità per coloro che necessitano di un controllo non solo occasionale.4) GSmartControl
GSmartControl è un programma open source per Windows, Mac e Linux che si può scaricare in versione portatile o in versione da installare. GSmartControl può eseguire tre diversi test del disco e dà un giudizio dettagliato sullo stato di salute dell'hard disk o dell'unità SSD.5) CrystalDiskInfo
CrystalDiskInfo: Un software open source che monitora lo stato di salute di HDD e SSD, mostrando dati SMART (Self-Monitoring, Analysis, and Reporting Technology). È perfetto per capire se il disco ha problemi incipienti, come un aumento dei settori riallocati. La sua interfaccia è chiara, con un giudizio sullo stato del disco: “Buono”, “Attenzione” o “Pericolo”. I test sono quello rapido da due minuti, quello esteso che dura più di un'ora e ispeziona l'intera superficie del'unità per trovare errori e poi l'Autotest, una scansione da 5 minuti che serve a rilevare eventuali danni verificatisi durante il trasporto dell'unità. Si potranno trovare anche informazioni particolari, come ad esempio il conteggio del ciclo di alimentazione, la frequenza di errore e il numero di tentativi di calibrazione.LEGGI ANCHE: Se l'hard disk è lento nei caricamenti e trasferimenti di file (esterno e interno)
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