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Copiare musica da un CD su chiavetta USB o su disco

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Come copiare la musica di un CD audio in una chiavetta USB o sul disco del computer in modo semplice e immediato

copiare musica CD

Trasferire la propria collezione di CD audio su una chiavetta USB o sul disco del computer è un’operazione che riporta alla mente i tempi in cui i dischetti regnavano sovrani. Oggi, con autoradio moderne e dispositivi che snobbano i lettori ottici, rippare la musica per averla sempre a portata di mano è quasi una necessità. Il processo è più semplice di quanto sembri, anche per chi non vive di tecnologia. Basta un computer con un lettore CD, una chiavetta USB e un pizzico di pazienza per trasformare quei vecchi dischi in file pronti all’uso.



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Strumenti per il ripping: i programmi da conoscere

Per trasformare un CD in file digitali, il software giusto fa la differenza. Fortunatamente, non serve spendere un euro: ci sono opzioni gratuite che funzionano alla grande su Windows, macOS e persino Linux.

Windows Media Player

Chi usa Windows ha già un alleato in casa: Windows Media Player. Questo programma, spesso ignorato, è più che sufficiente per rippare CD. Basta inserire il disco, aprire il programma, selezionare l’icona del CD nella barra laterale e cliccare su Impostazioni copia da CD.

Qui si può scegliere il formato, come MP3 per la massima compatibilità o WMA se si vuole rimanere nell’ecosistema Microsoft. La qualità audio si regola facilmente, con opzioni che vanno da 128 Kbps (sufficiente per l’ascolto casuale) a 320 Kbps per gli audiofili. I file vengono salvati nella cartella Musica, pronti per essere copiati su una chiavetta USB con un semplice trascinamento. È un metodo diretto, senza fronzoli, perfetto per chi vuole fare tutto in pochi clic.

Musica (ex iTunes) su macOS

Per gli utenti Mac, l’app Musica (erede di iTunes) è la scelta più immediata. Inserendo il CD, il programma lo riconosce e propone di importare i brani. Si può selezionare il formato (MP3 o AAC) e la qualità audio dalle impostazioni di importazione. I file finiscono nella cartella Musica del Mac, organizzati per artista e album. Un consiglio: se il CD non viene riconosciuto, attivare l’opzione di correzione errori nelle impostazioni può migliorare il risultato, anche se allunga un po’ i tempi. È un processo intuitivo, e l’integrazione con l’ecosistema Apple rende tutto fluido.

Software di terze parti

Per chi cerca alternative più potenti, CDEX è un programma gratuito che offre grande controllo. Permette di scegliere tra vari formati, regolare la qualità e persino rinominare i file automaticamente. È leggero e ideale per chi vuole personalizzare ogni aspetto del ripping.

Un’altra opzione è EAC, amatissimo dagli audiofili per la sua precisione nel rilevare errori durante l’estrazione. Entrambi sono open-source, quindi niente trappole da big tech che cercano di venderti abbonamenti inutili.

Preparare la chiavetta USB

Prima di trasferire i file, la chiavetta USB deve essere pronta. Se è nuova, potrebbe essere necessario formattarla. Su Windows, basta collegarla, aprire Esplora File, cliccare con il tasto destro sulla chiavetta e scegliere Formatta. Il file system FAT32 è il più compatibile per autoradio e dispositivi vari, ma exFAT va bene per file più grandi. Su Mac, si usa Utility Disco per formattare in modo simile. Un accorgimento: controllare che lo spazio disponibile sulla chiavetta sia sufficiente. Un CD audio occupa circa 700 MB, ma in formato MP3 i file si riducono drasticamente, spesso a 100-200 MB per album.

In caso di dubbi, rimando alla guida per formattare chiavette USB.

Quale formato scegliere

La scelta del formato dipende dall’uso. MP3 è il più universale, supportato praticamente da ogni dispositivo, dall’autoradio al tostapane smart (sì, esistono). La qualità a 192 Kbps è un buon compromesso tra spazio e fedeltà audio. FLAC, invece, è per chi vuole la massima qualità senza perdita di dati, ma occupa più spazio e non è sempre compatibile con autoradio economiche. AAC è un’alternativa valida, specie su dispositivi Apple, con una qualità simile a MP3 ma file leggermente più piccoli. Per chi non vuole pensarci troppo, MP3 a 192 Kbps è la strada più sicura.

Problemi comuni e come risolverli

A volte, il CD non viene riconosciuto o il ripping produce file con errori. Se il disco è graffiato, pulirlo delicatamente con un panno morbido può aiutare. Alcuni software, come EAC, offrono opzioni di correzione errori che migliorano l’estrazione, anche se richiedono più tempo. Se i metadati non si caricano, si può inserirli manualmente o cercare online database come MusicBrainz per ottenere i nomi corretti dei brani. Un altro intoppo può essere la chiavetta USB: se non viene letta dall’autoradio, controllare che il file system sia FAT32 e che i file non siano in una sottocartella troppo annidata.

Backup e sicurezza

Una volta trasferita la musica, è saggio fare un backup dei file su un disco esterno o un servizio cloud. I CD si deteriorano con il tempo, e anche le chiavette USB non sono eterne. Un suggerimento: evitare di lasciare la chiavetta in macchina sotto il sole estivo, a meno che non si voglia un costoso portachiavi fuso. Per i paranoici della privacy (e un po’ lo siamo tutti), controllare che i software usati non inviino dati a server sconosciuti. Programmi open-source come CDEX sono una garanzia in questo senso, a differenza di certe app di big tech che sembrano più interessate ai tuoi dati che alla tua musica.





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