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Pulizia PC con BleachBit: Spazio Libero e Dati Protetti con un software libero

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Scarica gratis Bleachbit, programma cleaner open source per Windows, Mac e Linux, che ripulisce il sistema da tracce e file temporanei

bleachbit video Bleachbit è la vera alternativa a Ccleaner, un programma libero da usare per ripulire il sistema su PC Windows, Linux, Mac.

BleachBit è un programma leggero e potente, progettato per rimuovere file temporanei, cache, cookie e altre tracce digitali che i software lasciano sul computer. A differenza di certe soluzioni commerciali che si appoggiano a interfacce patinate e pubblicità invasive, questo software va dritto al punto. È open source, il che significa che il codice è pubblico e chiunque può verificarlo o migliorarlo. La sua forza sta nella semplicità: non serve essere esperti per usarlo, ma offre opzioni avanzate per chi vuole personalizzare la pulizia.

Un dettaglio che lo rende speciale è la capacità di “dimenticare” le tracce di utilizzo del PC. Ad esempio, elimina la cronologia di navigazione, i file temporanei di Office o le miniature di Windows Explorer. Inoltre, può sovrascrivere lo spazio libero su disco per rendere i file cancellati irrecuperabili, un’opzione utile per chi tiene alla privacy. La versione più recente, la 5.0.0 rilasciata a maggio 2025, ha introdotto miglioramenti come nuovi pulitori per app popolari, scorciatoie da tastiera e una stabilità ancora maggiore.

Quando e perché usarlo

BleachBit è perfetto per chi vuole liberare spazio senza spendere un euro o per chi non si fida delle suite di ottimizzazione commerciali. È particolarmente utile su PC datati o con dischi pieni, dove anche qualche GB recuperato fa la differenza. Inoltre, è un alleato per la privacy: cancellare cookie e cronologie aiuta a ridurre il tracciamento online, anche se non è una bacchetta magica contro i colossi del web che raccolgono dati a tradimento.

Detto questo, non serve usarlo ogni giorno. La pulizia periodica, magari ogni mese, è più che sufficiente. E no, non trasformerà un PC lento in un razzo: se il sistema è obsoleto, il problema è altrove. Un appunto: su Linux, dove la manutenzione è spesso minima, BleachBit può essere eccessivo per alcuni, visto che molti compiti si risolvono con comandi da terminale.

Scaricare e installare BleachBit

Per iniziare, il sito ufficiale è il posto giusto dove scaricare il programma. È disponibile in due versioni per Windows: una con installer e una portatile, che non richiede installazione e si può usare da una chiavetta USB. Per Linux, molte distribuzioni lo includono nei repository, quindi basta un comando come sudo apt install bleachbit su Ubuntu. Gli utenti macOS trovano i pacchetti sul sito, anche se il supporto è meno esteso rispetto agli altri sistemi.

Durante l’installazione, non ci sono trappole come software indesiderati o toolbar, un’abitudine che certe Big Tech amano infilare nei loro installer. Una volta avviato, il programma si presenta con un’interfaccia minimalista: a sinistra, un elenco di categorie da pulire; a destra, i dettagli delle operazioni. È in italiano, anche se la traduzione non è sempre perfetta.

Come usare BleachBit passo dopo passo

Usare BleachBit è un gioco da ragazzi, ma richiede un po’ di attenzione per evitare di cancellare dati importanti. Ecco come procedere.

1) Scegliere cosa pulire

All’avvio, BleachBit mostra una lista di programmi e componenti del sistema, come browser (Firefox, Chrome), Windows Explorer o file di sistema. Ogni categoria ha sottovoci, ad esempio “Cache”, “Cronologia” o “Cookie”. Spuntando una casella, si selezionano i file da eliminare. Per i meno esperti, è meglio evitare opzioni come “Memoria” o “Spazio libero su disco” senza capire cosa fanno: la prima è sperimentale, la seconda sovrascrive dati e richiede tempo.

2) Verificare con l’anteprima

Prima di cancellare, il pulsante Anteprima mostra quanto spazio si può recuperare e quali file saranno eliminati. È una funzione utile per controllare che non si stia rimuovendo qualcosa di importante, come i cookie di accesso ai siti preferiti. Il programma non tocca il registro di sistema di Windows, quindi non c’è rischio di instabilità, a differenza di altri software che fanno i gradassi con pulizie aggressive.

3) Avviare la pulizia

Con il pulsante Pulisci, BleachBit elimina i file selezionati. L’operazione è veloce, ma può richiedere qualche minuto se ci sono molti dati. Al termine, un rapporto dettagliato mostra cosa è stato rimosso. Se qualche file non si cancella, potrebbe essere necessario avviare il programma come amministratore (su Windows, tasto destro e “Esegui come amministratore”).

Funzioni avanzate per utenti curiosi

Per chi vuole andare oltre la pulizia base, BleachBit offre strumenti interessanti. Dal menu Modifica > Preferenze, si possono personalizzare le impostazioni. Ad esempio, è possibile aggiungere cartelle specifiche da pulire o escluderne altre per proteggerle. La funzione di sovrascrittura dei file cancellati (per sovrascrivere lo spazio libero su disco) rende i dati irrecuperabili, ma rallenta il processo. Utile per chi vende un PC o vuole massima privacy, meno per la manutenzione quotidiana.

Un’opzione poco conosciuta è la pulizia delle localizzazioni inutilizzate, cioè i file di lingua dei programmi. Se si usa solo l’italiano, si possono eliminare le traduzioni in altre lingue per risparmiare spazio. Attenzione, però: alcune app potrebbero non gradire. Per gli smanettoni, l’interfaccia a riga di comando permette di automatizzare le pulizie con script, ideale per chi gestisce più PC.

BleachBit 5.0.0: le novità

L’ultima versione ha portato aggiornamenti che rendono il programma ancora più versatile. Tra le novità:

  • Nuovi pulitori per app come Discord, migliorati per Chrome e Firefox.
  • Possibilità di scegliere la lingua di visualizzazione senza dipendere dal sistema.
  • Scorciatoie da tastiera per velocizzare l’uso.
  • Correzioni di sicurezza e maggiore stabilità, specie su Linux.

Questi miglioramenti rispondono alle esigenze di chi cerca un software sempre aggiornato, senza il peso di funzioni inutili che certi concorrenti infilano per gonfiare il prodotto.

Bleachbit supporta anche CCHenancer, il programma per aggiungere nuove regole di pulizia a Ccleaner. Non serve scaricare CCHennacer per Bleachbit, ma basta attivare l'opzione "scarica e aggiorna pulitori dalla comunità (winapp.ini)" nelle Preferenze.

Dopo averlo provato su diversi sistemi, BleachBit convince per la sua onestà. Non promette miracoli, non cerca di venderti abbonamenti e fa esattamente quello che dice. È il tipo di software che piace a chi preferisce strumenti diretti, senza fronzoli. Certo, l’interfaccia non vincerà premi di design, e qualche traduzione traballante può confondere, ma il cuore del programma è solido. In un mondo dove le Big Tech spesso complicano la vita con aggiornamenti inutili o raccolte dati selvagge, BleachBit è una boccata d’aria fresca: un progetto libero, fatto per gli utenti, non per il profitto.

Per evitare errori, meglio seguire qualche accorgimento. Non spuntare opzioni a caso: leggere le descrizioni aiuta. Se si usano più account sullo stesso PC, ripetere la pulizia per ogni utente. Su Linux, lanciare BleachBit come root solo se necessario, per non rischiare di cancellare file di sistema. Infine, controllare sempre gli aggiornamenti sul sito ufficiale, perché i nuovi pulitori possono fare la differenza.

Con BleachBit, mantenere il PC in ordine diventa un’operazione alla portata di tutti. È uno strumento che non urla per attirare attenzione, ma lavora sodo in silenzio. E in un’epoca di software sovrastimati, questa è una qualità rara.

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