Ascoltare musica su smartwatch anche offline senza smartphone
Correre o allenarsi con uno smartphone che rimbalza nella tasca o pesa sulla fascia da braccio è un'esperienza frustrante che la tecnologia indossabile promette di risolvere, spesso senza mantenere la parola. Molti utenti continuano a portarsi dietro il telefono perché ignorano come sfruttare la memoria interna del proprio orologio o si scontrano con procedure di sincronizzazione volutamente complesse.
Il problema principale risiede nella frammentazione dei sistemi operativi e nella spinta aggressiva delle aziende verso lo streaming a pagamento. Se un tempo bastava un cavo USB per trasferire gli MP3, oggi bisogna districarsi tra ecosistemi chiusi e limitazioni software. Per orientarsi tra costi nascosti e funzioni bloccate, tracciamo la rotta di Navigaweb verso le soluzioni che permettono realmente di lasciare il cellulare nello spogliatoio.
Di seguito tutto ciò che bisogna sapere per conoscere la capacità degli smartwatch di riprodurre musica sia dal proprio telefono sia in modo indipendente.
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Apple watchOS
La soluzione nativa, spinta con forza dall'azienda, è l'abbonamento ad Apple Music. Con questo servizio, la sincronizzazione è fluida: le playlist e gli album scelti si scaricano automaticamente sull'orologio quando è in carica, sfruttando il Wi-Fi.
Per chi rifiuta il canone mensile e possiede una libreria di MP3 personali, la strada si fa dura. Apple ha reso il trasferimento di file locali macchinoso per scoraggiarne l'uso a favore dello streaming. È necessario caricare i brani nell'app Musica su iPhone, creare una playlist specifica e poi, dall'app Watch sul telefono, selezionare la playlist da sincronizzare. Il trasferimento avviene via Bluetooth ed è esasperatamente lento: spostare pochi gigabyte richiede ore e l'orologio deve rimanere tassativamente sulla base di ricarica.
Le alternative più celebri come Spotify, Deezer e Amazon Music hanno introdotto la modalità offline su Apple Watch, ma il download dei brani nella memoria interna è una funzione riservata esclusivamente agli utenti Premium paganti. L'app gratuita funge unicamente da telecomando per l'iPhone.
E' sempre necessaria una fonte di connessione dati dall'orologio e resta tuttora impossibile sincronizzare le playlist con l'orologio per ascoltarle offline.
L'applicazione YouTube Music, dedicata ad Apple Watch, ma serve solo per sfogliare la propria libreria musicale e controllare la riproduzione sugli altri dispositivi..
Google Wear OS
Il panorama Android, oggi dominato dalla piattaforma Wear OS (utilizzata da Samsung Galaxy Watch, Google Pixel Watch e TicWatch), ha eliminato il vecchio Play Music per centralizzare tutto su YouTube Music. Chi ha un abbonamento Premium può scaricare playlist e utilizzare la funzione "Smart Download", che aggiorna automaticamente i brani in base ai gusti dell'utente quando l'orologio è sotto Wi-Fi.
Anche su questa piattaforma, Spotify domina la scena per gli abbonati. Tuttavia, va segnalato che su molti dispositivi Wear OS recenti l'ascolto tramite lo speaker integrato è disabilitato via software o di qualità scadente; il sistema obbliga a connettere auricolari Bluetooth per avviare la riproduzione musicale.
Per i file locali MP3 senza abbonamenti, la situazione è peggiorata rispetto al passato. Google non offre un metodo nativo semplice per inviare file. Gli utenti devono ricorrere ad app di terze parti come Music Player Wear o gestori come Files by Google (se compatibile) o client FTP per trasferire i dati via Wi-Fi.
Una volta caricati i file, serve un player indipendente come Lark Player. Samsung offre un leggero vantaggio sui suoi Galaxy Watch: tramite l'app Galaxy Wearable sullo smartphone, è ancora possibile inviare tracce audio all'orologio in modo relativamente intuitivo.
Garmin, l'unico libero
I dispositivi pensati specificamente per lo sport, come i Garmin (serie Forerunner Music, Fenix, Epix, Venu), mantengono l'approccio più funzionale e aperto del mercato. Collegando l'orologio al computer via cavo USB, questo viene riconosciuto come una memoria di massa esterna. È possibile trascinare cartelle di MP3 direttamente nella cartella Music del dispositivo, senza passare per software proprietari lenti o cloud instabili.
Sul fronte streaming, Garmin ha recentemente colmato il suo unico grande divario. Oltre a supportare Spotify, Deezer e Amazon Music offline (sempre previa abbonamento), ha finalmente introdotto l'app nativa per YouTube Music. Questo rende i Garmin gli orologi più completi per la gestione musicale, coprendo sia gli utenti che amano i file fisici sia quelli che vivono di streaming.
Huawei e Amazfit: il problema della compatibilitÃ
Un capitolo a parte meritano gli smartwatch di brand cinesi come Huawei (serie Watch GT e Ultimate) e Amazfit (GTR, GTS, T-Rex). Questi dispositivi offrono spesso un'ottima autonomia e la possibilità di caricare MP3 nella memoria interna (solitamente circa 2-4 GB disponibili), ma c'è una limitazione tecnica fondamentale da conoscere.
La funzione di trasferimento musica su questi orologi è spesso disponibile solo se abbinati a uno smartphone Android. Su iOS (iPhone) non esiste l'opzione per inviare musica all'orologio a causa delle restrizioni di Apple sul file system. Chi usa un iPhone con questi orologi non potrà caricare musica locale, rendendo la funzione inutile.
Altro sulla musica su smartwatch
- Quanto consuma la musica su smartwatch? La riproduzione di file salvati localmente (MP3) consuma circa il 5-8% di batteria all'ora. Lo streaming via LTE (senza telefono) può consumare fino al 20-25% all'ora, rischiando di non coprire la durata di una maratona.
- Posso ascoltare podcast e audiolibri? Su Apple Watch e Wear OS esistono app specifiche come Audible che permettono il download offline. Su Garmin e altri sportwatch, i podcast vanno spesso caricati manualmente come file MP3 o gestiti tramite Spotify.
- Si possono usare le cuffie con filo? No, il jack da 3.5mm è estinto sugli smartwatch. L'unica via è il Bluetooth. La stabilità dipende dal posizionamento dell'antenna: a volte, tenendo l'orologio al polso sinistro e il ricevitore delle cuffie a destra, il corpo umano fa da schermo creando micro-interruzioni all'aperto.
- Quali formati audio sono supportati? L'MP3 è universale e sicuro. L'AAC funziona bene su Apple e molti Android. I formati lossless come FLAC sono sconsigliati: occupano spazio prezioso, consumano più processore per la decodifica e la differenza di qualità non è percepibile durante l'attività sportiva.
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