Differenze tra MP3 e AAC, qual è meglio per sentire musica
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Che differenze ci sono tra file MP3 e file AAC, quale è migliore per sentire musica in termini di qualità del suono e spazio occupato

l'Istituto Fraunhofer, l'organizzazione con sede in Germania che ha iniziato a sviluppare l'algoritmo di compressione dei dati audio negli anni '80, ha chiuso il suo programma di licenza per il formato di file MP3 indicando come successore il formato AAC.
AAC, che sta per Advanced Audio Coding, è un formato audio più efficiente e migliore in termine di qualità, che si sente meglio e dovrebbe essere il formato audio del futuro insieme al file FLAC, che sta per Free Lossless Audio Codec.
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Anche se il formato MP3 è ancora il più popolare dei file audio, la fine del suo programma di licenza rappresenta una svolta importante nella storia dei media digitali.
Facendo un po' di storia possiamo ricordare come, dopo il lancio nel 1993, il formato MP3 divenne super popolare nel 1998 per portare i CD sulla memoria dei computer e scambiare i brani via internet in modo indiscriminato.
Arrivò, in quegli anni, il programma Napster che mise in ginocchio il mondo della musica con l'introduzione di una condivisione di file app peer-to-peer, rendendo davvero semplice per tutti di scaricare MP3 gratis.
Alla fine, Napster dovette soccombere a causa di problemi legali, ma venne sostituito da tanti altri programmi simili e cambiò comunque il mondo facendo sparire i negozi di dischi.
A rimettere un po' le cose a posto con la pirateria ci ha pensato la Apple, che con il suo iPod ed il suo iTunes Store ha cominciato a vendere MP3 a prezzi più bassi rispetto i CD e iniziarono a diffondersi i lettori MP3 sul mercato.
Già nel 2003, però, la Apple iniziò a utilizzare il formato AAC, il formato che da oggi dovrebbe sostituire i file MP3 nei lettori musicali, gli iPod, gli smartphone e le autoradio (anche se nel 2017 lo streaming la fa da padrone e la conservazione di file musicali nei computer è in calo).
Il formato AAC, come il file MP3, utilizza la compressione lossy ossia codifica audio per la compressione digitale con perdita di dati.
Il formato FLAC, che è anche molto popolare, è invece un formato lossless, con compressione senza perdita di qualità.
I file AAC possono avere estensione .m4a, .m4b, .m4p, .m4v, .m4r, .3gp, .mp4, .aac .
L'AAC, oggi, non è nemmeno lontanamente paragonabile all'MP3 in termini di popolarità tanto che per molti può essere anche un formato completamente sconosciuto.
Quello che forse in molti non sanno è che quasi tutti i siti di streaming di musica oggi utilizzano il formato di file AAC, in quanto è un codec audio più efficiente se confrontato con MP3.
Le principali differenze tra AAC e MP3 sono sulla dimensione e la qualità.
L'AAC ha dimensioni leggermente più piccole rispetto al file MP3, quindi se un file MP3 di una canzone pesa 10 MB, lo stesso brano nel formato di file AAC pesa circa 8 MB.
Più importante è la differenza tra MP3 e AAC in termini di qualità del suono ed è il motivo per cui viene preferito AAC.
A fronte di una dimensione più compressa e più piccola di un AAC rispetto l'MP3, non corrisponde una qualità inferiore.
Un file audio AAC è meglio di MP3 in termini di qualità del suono ed è, per questo, da preferire in futuro.
L'unico problema è nella compatibilità, perchè se l'MP3 viene riprodotto anche con l'ultimo lettore MP3 cinese da 10 Euro, AAC, che funziona molto bene con i dispositivi Apple, ma può non funzionare con il lettore MP3 di marca sconosciuta (Anche se si dovrebbe provare prima di dire che non funziona).
Comunque sia, è facile prevedere che in pochi anni AAC sarà il formato di riferimento per la musica digitale superando l'MP3.
A seconda di dove si sente la musica digitale, può quindi essere già oggi una buona idea convertire tutti i file MP3 in AAC porterebbe quindi una riduzione ed un risparmio globale dello spazio occupato dalla musica sul PC e sui lettori di musica portatili, senza alcuna perdita di qualità.