Monitor 60 Hz vs 120 Hz vs 144 Hz quali sono le differenze?
Quanto sono migliori i monitor da 144 Hz o 120 Hz rispetto i tradizionali schermi a 60 Hz? Scopriamo insieme le differenze tra le due tecnologie.
I monitor per PC difficilmente hanno subito grandi cambiamenti dal punto di vista tecnologico: si è passati tanti anni fa dal tubo catodico al display piatto LCD e le unice evoluzioni degne di nota sono il passaggio ad una risoluzione maggiore (HD e Full HD in primis, ma anche risoluzioni più elevate) e il cambio nel rapporto d'aspetto (grazie all'arrivo dei monitor da 21:9). Ma proprio in questi ultimi anni hanno cominciato a prendere piede nuovi monitor con frequenze d'aggiornamento molto elevate, ben lontani dai classici 60 Hz che eravamo abituati a vedere su tutti i PC.
In questa guida vi mostreremo quali sono le differenze tra un monitor da 60 Hz e un monitor con frequenza d'aggiornamento molto più alta (120 Hz, 144 Hz o più) cercando di capire quali vantaggi porta avere una frequenza d'aggiornamento così elevata, quali sono le differenze tra un monitor da 60 Hz e un monitor high refresh rate e quali monitor ad alto refresh rate acquistare e utilizzare in prevalenza per i videogiochi di ultima generazione o per collegare le console Sony e Microsoft.
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Cos'è la frequenza di aggiornamento?
La frequenza d'aggiornamento di un monitor (chiamata anche Refresh Rate) indica il numero di immagini sequenziali (chiamati anche frame quando parliamo di video) che vengono gestite dal display in un secondo. Con un monitor da 60 Hz vedremo quindi video da 60 immagini al secondo o 60 frame al secondo, qualsiasi sia la sorgente. Questa frequenza d'aggiornamento è stata per molti anni uno standard per tutti i monitor.
Questo valore è profondamente diverso dall'FPS, che invece indica i frame al secondo generati da una scheda video o da un qualsiasi chip in grado di gestire un segnale video: gli FPS possono variare in base alla pesantezza del video da riprodurre in quel preciso frangente e al tipo di hardware a disposizione, mentre il Refresh Rate di un monitor è fisso (anche se può essere modificato dalle impostazioni).
Questo spiega anche perché a volte otteniamo delle immagini scattose o delle immagini che sembrano tagliate o procedere al rallentatore: gli FPS non riescono a stare dietro al Refresh Rate richiesto dal monitor, costringendo quest'ultimo a dover interpolare i frame che ricevere per poter generare un'immagine coerente (anche con meno frame di quelli gestiti in quel momento).
Sfida tra 60Hz vs 120Hz vs 144 Hz (e oltre)
Vien da sè che alzano la frequenza d'aggiornamento di un monitor otterremo una migliore fluidità dell'immagine, particolarmente utile quando giochiamo a videogiochi su PC: un monitor da 120 Hz diminuirà i rallentamenti e l'effetto scattoso delle immagini, ma solo se la scheda video è in grado di sincronizzarli con il monitor e generare a sua volta un flusso video a 120 FPS (il parametro ideale per sfruttare come si deve una frequenza monitor così elevata).
Com'è facile intuire i monitor a 120 Hz (o valori superiori) hanno senso solo se giochiamo ai videogiochi di ultima generazione su PC: difficilmente sfrutteremo come si deve le frequenze d'aggiornamento elevate se usiamo il computer solo per lavorare, per navigare su Internet o per leggere la posta elettronica. Sempre in ambito videoludico si stanno diffondendo rapidamente anche i monitor a 144 Hz o più (fino 240 Hz), che ovviamente offrono immagini ancora più fluide durante le sessioni videoludiche più intense.
Guida all'acquisto
Se desideriamo acquistare un monitor da 120 Hz o più per giocare, vi consigliamo di scegliere uno dei modelli indicati qui in basso, così da poter risparmiare qualcosa nell'acquisto di monitor così moderni e ottenere anche la piena garanzia di Amazon.
Il primo monitor che vi consigliamo di osservare è l'Philips Monitor a meno di 150€.
Questo monitor dispone di un display da 27" FHD, tecnologia AMD FreeSync, tempo Risposta 1 ms Overdrive, frequenza 144 Hz, altoparlanti integrati, Low Blue Light, presa HDMI.
Altro monitor ad alto refresh rate a cui possiamo dare uno sguardo è l'Samsung Gaming Monitor Odyssey G5 a meno di 200€.
Questo monitor curvo supporta la tecnologia AMD FreeSync e dispone di un display VA Full HD da 27 pollici, frequenza d'aggiornamento 165 Hz, tempo di risposta 5 ms, ingresso HDMI 1.4, ingresso DisplayPort, contrasto 100.000:1, Luminosità 250 cd/m2, tecnologia ZeroFrame e uscita Audio Out.
Se cerchiamo un monitor di fascia media per il gaming possiamo puntare sul ASUS Monitor Professionale a 400€.
Su questo monitor troviamo un display da 27 pollici con tecnologia IPS, supporto alla tecnologia avanzata HDRi, frequenza d'aggiornamento 144Hz, tempo di risposta 1ms, supporto alla tecnologia FreeSync Premium FHD, compatibilità con PS5/Xbox X e due altoparlanti integrati da 2,5 W con chip DSP.
Se invece cerchiamo un vero monitor da gaming professionale possiamo dare uno sguardo all'LG 27GR93U UltraGear Gaming Monitor a meno di 500€.
Questo monitor vanta un display da 27 pollici e rapporto d'aspetto 16:9, risoluzione UltraHD 4K (3840x2160), frequenza 144Hz, tempo di risposta 1ms, pannello Rapid IPS, supporto alla tecnologia NVIDIA G-Sync e AMD Freesync, HDR Ready e MSI Gaming OSD.
Tra i monitor top di gamma troviamo anche l'Acer Predator da 840 Euro.
Questo monitor vanta un display Display 4K IPS UHD da 28 pollici, supporto a NVIDIA G-SYNC, frequenza d'aggiornamento a 144 Hz, tempo di risposta 1 ms, ingresso HDMI 2.0, ingresso DisplayPort 1.4, porta USB 3.0, Luminosità 350 (400 Peak) cd/m2 e speaker integrati.
Con i monitor da 120 Hz o più possiamo giocare su PC con una fluidità mai vista prima, ma necessitiamo anche di una scheda video compatibile con queste frequenze d'aggiornamento, oltre ad un hardware adeguato. Il metodo più semplice per sfruttarle prevede l'acquisto di una console di ultima generazione come la PlayStation 5 o la Xbox Series X.
Se vogliamo sfruttare come si deve i monitor visti in alto vi consigliamo di considerare l'acquisto del PC più potente in assoluto: parti hardware migliori oggi
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