I 10 migliori libri di informatica e tecnologia che possono leggere tutti
10 libri di informatica adatti a tutti, che parlano di social, sicurezza, informazione, cultura e storia della tecnologia

La società odierna è più libera o più controllata? Possiamo davvero definirci meno soli grazie ai social network? Sono tutte domande che fanno parte di quello che può definirsi il tema chiave della nostra epoca, derivante dal grandissimo progresso tecnologico di cui siamo utenti e spettatori da un pò di anni a questa parte: la rivoluzione digitale.
Ci sono autori che ne celebrano il successo esaltandone gli indubbi punti di forza, quali la rapidità di comunicazione e di accesso alle informazioni; chi cerca di elargire consigli su come farne un buon uso e difendersi da fake news e cyberbullismo ( una brutta piaga che affligge i nostri giorni ) e chi, invece, tende a sottolinearne i lati più oscuri quali il reale utilizzo dei big data.
In questo articolo vedremo, quindi, quali sono, secondo noi, i migliori libri sull'informatica e tecnologia presenti sul mercato, sottolineando, comunque, quanto da ogni singolo libro ci sia da imparare grazie alla diversità di approccio alla materia e di pensiero di ogni autore.
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Migliori libri su informatica e tecnologia
Social...mente - Come si formano le idee e l'opinione pubblica, tra rete e social.

L'autore, Lanfranco Norcini Pala, presenta un saggio che porta il lettore all'interno dei social media, delle informazioni e delle idee che girano online, creando il consenso del pubblico, che troppo spesso sono alimentate e confermate da fake news e reazioni esagerate da parte dei singoli utenti.
Il libro è una sorta di viaggio che ci permette di scoprire come si formano le certezze di oggi, in realtà semplici opinioni, e che ci aiuta a capire la differenza esistente tra il saper stare sui social ed il sapere utilizzarli. Troppo spesso, infatti, la facilità di accesso ai social network tende a farci, erroneamente, pensare che avere un megafono sociale sempre a nostra disposizione ci permetta di diventare dei tuttologi pronti a dire la nostra anche su argomenti di cui non abbiamo la necessaria conoscenza.
Al contrario di quanto sta accadendo, sottolinea Norcini Pala, la grande affermazione dei social come mezzo di comunicazione rapida dovrebbe semplicemente rendere gli utenti figure sociali più responsabili.
#Egophonia - Gli smartphone tra noi e la vita.

Monica Bormetti racconta, nel suo libro, il mondo attuale in cui gli smartphone rivestono un ruolo divenuto, sin dalla loro nascita, sempre più centrale nella vita di ognuno di noi, pur rimarcando quanto sia limitato l'uso che, nella maggior parte dei caso, l'essere umano ne fa.
L'autrice vuole mostrare, infatti, l'impatto che dal 2007 ad oggi gli smartphone hanno avuto sulla nostra vita quotidiana, diventando uno strumento di cui proprio non si può fare a meno ( troppo spesso anche a cena ), e rimarcare la caccia all'ultimo modello super performante che viene poi utilizzato principalmente per futili motivi.
#Egophonia sottolinea, infine, come le ore dedicate all'uso degli smartphone siano determinate dai produttori di applicazioni e device che hanno come obiettivo fondamentale quello di aumentarne il tempo di utilizzo in modo che ne aumenti anche il valore, togliendo spesso tempo al nostro sonno.
Ma del nostro benessere, chi se ne occupa?

Alessandro Barricco, nel suo ultimo saggio, si chiede se la rivoluzione digitale ci stia fregando o meno raccontando la storia di un archeologo ignorante che decide di mettersi sulle tracce delle più grandi e note fortezze digitali, da Facebook a YouTube, a Google sino ad arrivare ad Apple, come fossero le rovine di una civiltà scomparsa nel tempo.
Il protagonista, guidato dalla penna di Barrico, scava, riporta in superficie i "tesori" trovati, li studia e li reperta, rischiando anche la vita, per riuscire a capire chi fossero quegli uomini, quali fossero le loro paure, i loro ragionamenti, cosa volessero e, soprattutto, dove fossero finiti.
Barrico afferma, infine, che “quegli uomini siamo noi” e sottolinea che informarsi su cosa ci aspetta diventa indispensabile.

Enea Angelo Trevisan presenta ciò che i sociologi chiamano il Google CV, pratica che tutti quanti, nessuno escluso, tendono a praticare quotidianamente, ad esempio, quando si conosce una persona nuova e se ne digitano nome e cognome su Google per saperne qualcosa in più, alla faccia del diritto alla privacy.
Ma cosa accadrebbe laddove sulla schermata dei risultati comparisse un link con informazioni negative sulla persona di cui si desidera sapere qualcosa di più? O, peggio ancora, se l'oggetto di questa ricerca fossimo noi?
Ebbene, Trevisan l'ha provato sulla sua pelle trovando poi la forza di trasformare un'incredibile disavventura in un'azienda attiva in tutto il mondo che ha lo scopo di aiutare le persone a vedersi garantito il diritto all'oblio sul Web, divenuto un diritto inalienabile grazie ad una sentenza della Corte di Giustizia Europea del 2014, che permette ad ognuno di chiedere ed ottenere la rimozione di un link online contenente notizie errate o informazioni ormai obsolete sul proprio conto.
L'autore racconta quanto gli è capitato dando vita ad un'avventura che diventa fondamentale per capire le dinamiche del mondo in cui viviamo oggi.
Fake news, haters e cyberbullismo - A chi servono e come difendersi.

Partendo dal presupposto che, secondo un sondaggio condotto da Eurobarometro, il 75% degli utenti social affermano di aver letto minacce di vario tipo rivolte a giornalisti, blogger o ad altre persone più o meno note e che il 50% degli intervistati dichiara di rinunciare in partenza ad esprimere la propria opinione in un confronto online per evitare di trovarsi coinvolti in discussioni dai toni esagerati, Mario Munafò esamina, nel suo saggio, il fenomeno delle fake news e dell'odio ai tempi del mondo digitale.
Il libro può dirsi diviso in due parti: la prima dedicata alle fake news ed alla loro nascita nel modo "predigitale" sino ad arrivare alla loro facile diffusione online; la seconda esamina la figura degli haters ed il fenomeno del cyberbullismo, spiegandone l'evoluzione nel tempo e possibili rimedi laddove se ne sia vittime.
Il confine del futuro - Possiamo fidarci dell'intelligenza artificiale?

Cosa significa trovarsi al fronte del progresso scientifico? Francesca Rossi, al T.J. Watson Research Center di Ibm a New York, si occupa di tecnologie quali il machine learning e la macchina a guida autonoma, che arriveranno a modificare ulteriormente il nostro mondo, raccontando, dall'interno del suo laboratorio, tutte le sfide cui ogni giorno vanno incontro i ricercatori sull'intelligenza artificiale.
Tali sfide, afferma l'autrice del libro, oggi non consistono solo nel potenziamento delle capacità di nuova tecnologia, ma anche nel massimo beneficio possibile che la società potrà trarne, studiando, quindi, le implicazioni etiche di questa straordinaria rivoluzione.
Nell'ambito dell'intelligenza artificiale, la nozione di "intelligenza" non è poi così lontana da quella che usiamo nel linguaggio comune ed indica la capacità di prendere decisioni, di pianificare e di fare inferenze: "Per poterci fidare dell'intelligenza artificiale, allora, è importante che essa segua i nostri stessi principi etici e valori morali e che abbia compreso perfettamente qual è il problema che deve risolvere. Dato che molte tecniche di intelligenza artificiale si basano in modo fondamentale su grandi quantità di dati personali e le aziende devono essere responsabili e trasparenti."
Rossi racconta la storia di questa rivoluzione epocale guidandoci fino alle scoperte più recenti e portandoci al confine del futuro, che finalmente è possibile immaginare.
Novacene. L'età dell'iperintelligenza.

In Novacene, James Lovelock, per festeggiare un secolo di vita, affronta due dei temi più inquietanti e complessi della contemporaneità, ovvero il rapporto dell'uomo con le macchine intelligenti ed il destino del nostro pianeta.
Lovelock ritiene che l'era geologica in cui la nostra specie si è dimostrata un fattore critico per l'intero pianeta, l' Antroprocene, farà presto spazio all'età della collaborazione tra l'uomo e le macchine, Novacene in cui, dall'intelligenza artificiale, prenderanno forma nuovi esseri capaci di pensare 10 000 volte più velocemente dell'uomo, e che ci guarderanno con la stessa condiscendenza con cui noi guardiamo le piante.
Ma tutto questo non si trasformerà nel peggiore degli incubi perché questi esseri iperintelligenti avranno la consapevolezza di dipendere dal buono stato di salute del pianeta: anche le macchine necessiteranno, infatti, di Gaia per sopravvivere, e poiché essa stessa dipende dalla vita organica, sarà loro interesse preservarla.
Il capitalismo della sorveglianza. Il futuro dell'umanità nell'era dei nuovi poteri.

Lo sviluppo tecnologico cui stiamo assistendo porta con sé una grave minaccia per la natura umana, ovvero un'architettura globale di sorveglianza che osserva ed indirizza il comportamento dell'uomo per fare gli interessi di coloro che dalla compravendita dei nostri dati personali e delle predizioni sui comportamenti futuri traggono enormi ricchezze.
Alla base del nuovo ordine economico, che sfrutta l'esperienza umana sotto forma di dati come materia prima per pratiche commerciali segrete, vi è il "capitalismo della sorveglianza".
Nel suo libro, Shoshana Zuboff mostra la pervasività del sistema economico che si è venuto a creare, svelando come, senza rendersene conto, si stia pagando per farsi dominare.
Il capitalismo della sorveglianza rappresenta l'incubo in cui si deve entrare per poter trovare la strada che conduca a un futuro più giusto in cui si possa finalmente dire "Basta!".
La cultura della sorveglianza.Come la società del controllo ci ha resi tutti controllori.

David Lyon, all'interno del suo libro, propone finalmente una risposta alla domanda delle domande che Giovenale già si poneva nelle sue Satire: chi controlla i controllori?
La risposta di Lyon probabilmente non piacerà molto ed è "noi stessi"; per secoli si è associato il concetto di sorveglianza alla tutela dell'ordine, all'intelligence ed alla difesa dello Stato sino a trascendere all'uso coercitivo del potere, mentre, più recentemente, si è capito come controllo ed acquisizione di dati ed informazioni rappresentino quella nuova forma di "petrolio" capace di regolare ricchezza e potere.
Secondo Lyon la cultura della sorveglianza è semplicemente quella in cui tutti siamo immersi ed alla quale contribuiamo, senza nemmeno rendercene conto: è un luogo in cui è possibile costruire un futuro più equo o infernale. La scelta spetta a noi.
Netflix Nations - Geografia della distribuzione digitale

Ramon Lobato tiene fede al sottotitolo del suo libro e racconta la distribuzione digitale di Netflix tenendo in considerazione le geografie reali della sua distribuzione mediale ed esplorandone difetti e fallimenti.
All'interno del suo libro, l'autore ricostruisce il modo in cui le piattaforme interagiscono coi vari pubblici, istituzioni e competitors dal nazionale al mondiale, combinando tra loro la particolare attenzione agli aspetti industriali, la storia e la cultura.
Netflix è un fenomeno americano che non può considerarsi, però, solo all'interno dei propri confini poiché rappresenta anche la massima espressione del concetto di globalità ed è importantissimo capire come esso cambi da un continente all'altro: all'interno di questi cambiamenti è, infatti, possibile trovare il senso del periodo storico che viviamo.

Per finire, il libro di Edward Snowden, ex funzionario della CIA e consulente della NSA, che ha diffuso informazioni riservate sui programmi di spionaggio e sorveglianza digitale da parte del governo USA su tutte le persone. La storia vera di Snowden ci fa rendere conto di quanto siamo controllati quando usiamo lo smartphone o qualsiasi altro dispositivo connesso a internet, senza complottismi e teorie fantastiche, ma solo con dati documentati.
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