Generare facce di persone che non esistono e creare foto false

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Generare foto false con facce reali di persone che non esistono grazie all'intelligenza artificiale

video generazione foto Anche se non siamo ancora arrivati ai robot in sembianze umane che parlano come persone vere, l'intelligenza artificiale sta facendo enormi passi avanti ed veramente in grado di situazioni che si fatica a credere possano essere finte e non reali.
Abbiamo visto, ad esempio, gli assistenti vocali capaci di rispondere a domande elaborate ed auto-istruirsi oppure anche come sia possibile manipolare video di cambiando faccia ai protagonisti e avere un programma che disegna da solo.

Adesso sono molti i siti che utilizzando l'IA per generare in modo automatico facce di persone che non esistono. Queste facce non sono disegnate come in un videogioco, ma sono proprio fotografie che sembrano reali, di persone immaginarie che nessuno potrebbe definire falsa.

persone che non esistono Il sito web thispersondoesnotexist.com usa l'algoritmo sviluppato dal progetto NVidia StyleGAN in modo da mostrare la fotografia falsa di una persona che non esiste, con un viso che sembra incredibilmente reale, ogni volta che viene aperto. Si potrà fare l'aggiornamento del sito più volte per vedere sempre facce nuove, tutte realistiche, ma false.

Questo è possibile grazie all'algoritmo StyleGAN che viene addestrato elaborando un enorme set di dati di immagini reali e che poi utilizza un tipo di rete neurale nota come Generative Adversarial Networks (GAN) per generare nuove facce. GAN è quindi un concetto di machine learning con il compito di generare immagini false che non sono distinguibili da quelle reali. È possibile addestrare GAN per ricordare volti umani, o anche animali, automobili, edifici e tutto quello che si vuole.

Rispetto ai primi esperimenti partiti nel 2019, che mostravano difetti come capelli innaturali o asimmetrie, oggi i risultati sono quasi perfetti. È possibile personalizzare età, etnia, emozioni o persino abbigliamento, rendendo queste immagini versatili per molteplici applicazioni.
Le facce generate dal sito thispersondoesnotexist.com sono quindi foto false che sembrano reali e che possono, teoricamente, essere utilizzate per creare profili finti su Facebook oppure per vere e proprie creare identità false quasi impossibili da distinguere da identità reali.

Un sito diverso permette di trovare migliaia di facce di persone che non esistono è https://generated.photos/. Le foto sono interamente generate dall'intelligenza artificiale e possono essere scaricate e utilizzate liberamente per ogni progetto creativo.
Lo stesso sito ha anche uno strumento Anonymizer che permette di caricare una propria fotografia e generare volti somiglianti a noi di persone che non esistono, da usare eventualmente sui social o per generare identità non riconoscibili, ma che ci somigliano molto.

Altri siti per creare foto di facce da zero sono

  • iFoto: Consente di specificare dettagli come colore degli occhi, lunghezza dei capelli o tonalità della pelle. Intuitivo e ideale per e-commerce o social media, non richiede competenze tecniche.
  • Krea AI: Una piattaforma versatile che genera volti realistici in tempo reale da prompt di testo. Permette di personalizzare stili e addestrare l’IA con immagini proprie, ma alcune funzionalità, come l’upscaling, sono riservate ai piani a pagamento.
  • All Images AI: Specializzato in volti fotorealistici, offre ampie opzioni di personalizzazione come età, etnia o espressioni. Adatto a progetti di marketing o avatar, ma la versione gratuite ha limiti sulle generazioni illimitate.
  • insMind: Genera volti realistici da descrizioni testuali o foto esistenti, con stili che spaziano dal realistico agli anime. Perfetto per creare avatar unici, anche se alcune opzioni avanzate richiedono un account premium.

Per creare immagini convincenti, alcuni accorgimenti possono migliorare il risultato:

  • Rilevare imperfezioni: Anche le IA più avanzate possono lasciare tracce. Controllare dettagli come la simmetria di orecchini, la naturalezza dei capelli o lo sfondo. Aloni intorno alla testa o denti asimmetrici possono rivelare un’immagine falsa.
  • Personalizzazione mirata: Su piattaforme come Generated Photos, usare filtri specifici per adattare il volto al contesto, come un’espressione seria per progetti professionali o un sorriso per avatar social.
  • Ritocco successivo: Scaricare l’immagine e modificarla con software gratuiti come GIMP o Photopea per correggere errori, come riflessi innaturali o sfondi incoerenti.
  • Prove multiple: Su ThisPersonDoesNotExist, aggiornare la pagina più volte per trovare il volto ideale. Ogni refresh genera un’immagine unica, quindi la pazienza è premiata.

Un trucco poco è quello di generare un volto con ThisPersonDoesNotExist e poi caricarlo su iFoto (o altre app per generare immagini tramite IA) per personalizzarlo ulteriormente.

Applicazioni pratiche e creative

I volti generati dall’IA trovano impiego in diversi ambiti. I designer li usano per creare personaggi virtuali in videogiochi o illustrazioni, mentre le aziende li sfruttano per campagne pubblicitarie senza modelli reali. Sui social media, questi volti alimentano profili anonimi o avatar personalizzati.

Nell’e-commerce, piattaforme come iFoto trasformano manichini in modelli realistici, mostrando abiti in contesti dinamici senza spese fotografiche. Nel gaming, i volti generati arricchiscono gli NPC (personaggi non giocabili) con un realismo sorprendente. Tuttavia, c’è chi usa queste immagini per scopi meno limpidi, come creare profili fake, un aspetto che divide per le implicazioni su privacy e sicurezza.

I generatori di volti hanno anche dato vita a un fenomeno sempre più diffuso: le modelle virtuali. Queste figure, create interamente dall’IA, stanno rivoluzionando settori come la moda e la pubblicità. Brand internazionali usano volti generati per promuovere abiti o accessori, eliminando la necessità di shooting fotografici costosi.

A tal proposito abbiamo visto come installare su PC modelli generativi di immagini con IA Stable Diffusion gratuiti

La facilità di generare volti realistici porta con sé alcune ombre. La creazione di profili falsi su piattaforme come Instagram o Facebook alimenta il fenomeno del catfishing, con identità fittizie usate per ingannare. Inoltre, un volto generato potrebbe somigliare per caso a una persona reale, sollevando potenziali problemi legali.

Un aspetto critico è il costo nascosto di alcune piattaforme. Sebbene molte offrano funzionalità gratuite, opzioni come la rimozione di filigrane o l’accesso a immagini in alta risoluzione spesso richiedono abbonamenti. Questo può deludere chi cerca soluzioni gratuite, rendendo siti come ThisPersonDoesNotExist più appetibili per l’assenza di barriere.

Come distinguere un volto falso

Nonostante il realismo, i volti generati possono avere qualche caratteristica comune che, dopo averne visti diversi, li distingue dai volti reali. Siti come WhichFaceIsReal aiutano a riconoscerli, evidenziando dettagli come:

  • Asimmetrie nei tratti
  • Capelli con riflessi innaturali o ciocche scollegate.
  • Sfondi distorti o con linee incoerenti.
  • Mento con fossetta, naturale si, ma costante in molti volti generati con IA.
  • Zigomi alti e pronunciati per le donne, mascella prominente per gli uomini.

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