Regole per far volare un Drone; quale si può usare liberamente?
Siamo in regola con il nuovo drone? Scopriamolo insieme in questa guida al regolamento europeo

I droni hanno spopolato in questi ultimi anni come giocattoli divertenti ma anche come dispositivi indispensabili per lavoro, in particolare per chi fa fotografia, per chi effettua molte riprese aeree o per chi vuole sorvegliare un posto o un determinato terreno. I droni sono a tutti gli effetti degli aeromobili e devono quindi rispettare un preciso regolamento europeo, che prevede anche attestati di volo: chi sgarra o pensa di poter subito pilotare un drone sbaglia di grosso e rischia, in caso d'incidente, di dover pagare tutti i danni.
Nella seguente guida faremo un riassunto di tutte le regole per i droni, così da poterci divertire in sicurezza e, in caso di esigenze lavorative, procurarci tutto il necessario per poter usare un drone liberamente senza incappare in procedimenti illegali.
Regolamento europeo per i droni
Vi anticipiamo che per i droni più grandi e professionali non è sufficiente comprare il drone più bello e potente e iniziare a volare: serve un attestato per la categoria di drone che abbiamo scelto. Prima di comprare un qualsiasi drone conviene quindi leggere attentamente i seguenti capitoli.
Classi e categorie droni civili
Dal primo gennaio 2021 è in vigore una nuova classificazione per tutti i droni civili, riconoscibili in base al peso e ad alcune caratteristiche precise:
- Classe C0 (inferiore ai 250 grammi)
- Classe C1 (inferire ai 900 grammi)
- Classe C2 (inferiore ai 4 kg)
- Classe C3 e C4 (inferiore ai 25 kg)
Oltre al peso è necessario riconoscere i droni in base ad alcune funzioni, raggruppabili in 4 categorie:
- Categoria A1, Classe C0 (inferiore ai 250g): con questo tipo di drone possiamo sorvolare persone sporadiche, ma non possiamo sorvolare assembramenti. La quota massima di volo è di 120 metri e il drone deve essere pilotato in visibilità ottica (usando solo i nostri occhi, senza nessuna telecamera a bordo). Se il drone è dotato della funzione Follow Me, il sistema deve poterci seguire con una distanza massima di 50 metri.
- Categoria A1, Classe C1 (inferiore ai 900g): valgono le regole della precedente categoria ma è obbligatorio l'attestato per l'operatore ed è vietato il sorvolo delle persone non sporadiche (nel caso il pilota deve cercare di ridurre subito il tempo di sorvolo). I droni classe C1 devono disporre di transponder (registrato).
- Categoria A2, classe C2 (inferiore ai 4kg): valgono le regole della categoria precedente, con l'obbligo di tenere una distanza orizzontale di 30 metri dalle persone non coinvolte. Per pilotare questi droni serve il doppio attestato (addestramento pratico e un ulteriore esame teorico); se abbiamo un solo attestato è necessario pilotarlo come un drone di categoria A3.
- Categoria A3, classi C2, C3 e C4 (inferiore ai 25kg): in questa categoria rientrano i droni più grandi e pericolosi. Per guidarli serve la doppia attestazione e in ogni caso occorre mantenere la distanza di sicurezza orizzontale di 150 metri da zone residenziali, commerciali, industriali o ricreative. Anche i droni C2 possono rientrare in questa categoria, ma solo se possediamo un solo attestato (per i C3 e C4 serve obbligatoriamente il doppio attestato).
Sopra i 250 grammi è sempre obbligatoria la registrazione sul portale D-Flight ed è necessario possedere un'assicurazione per la responsabilità civile, così da poter coprire eventuali incidenti e danni di ogni tipo. I droni più grandi dispongono di transponder, uno speciale sistema di tracciamento che permette di visualizzarlo sui radar per i voli civili e militari: meglio imparare subito come registrarlo (ne parleremo in un successivo capitolo).
Evitiamo di volare senza avere le attestazioni e le autorizzazioni necessarie, anche su suolo privato: se il drone va fuori controllo e, durante la corsa o la caduta non controllata, ferisce qualcuno o danneggia proprietà altrui, ne risponderemo in sede civile e penale.
Permessi di volo, attestazioni e autorizzazioni a riprendere
I droni piccoli (classe C0 e classe C1) possono essere pilotato senza attestati, rispettando le distanze dalle persone indicate. Per i droni di classe C1 (o successive) è obbligatorio registrare il transponder sul sito D-Flight.

Seguendo le indicazioni contenute sul sito possiamo subito essere operativi registrando un account gratuito personale e registrando in seguito il drone, così da ottenere il codice QR da stampare e da attaccare su una parte libera del drone. Il drone così registrato sarà visibile sulla mappa interattiva e dalla stessa mappa possiamo ottenere un'indicazione sulla sua posizione (anche in caso di perdita in volo) e avvisare anche altri aeromobili presenti nelle vicinanze.
Per i droni rientranti nelle categorie A2 e A3 è necessario ottenere degli attestati e allontanarsi il più possibile dalle persone non coinvolte nelle riprese. Gli attestati possono essere ottenuti sul sito dell'ENAC.

L'attestato per i droni di categoria A2 può essere ottenuto con un esame online, basterà studiare con il libro interattivo e presentarsi alla sezione d'esame teorico (svolto completamente online dal sito dell'ENAC). Per i droni di categoria A3 è necessario superare una prova teorica e una prova pratica (doppia attestazione), così da poter portare i droni più grandi, potenti e pesanti. Per accedere alle sezioni d'esame online è necessario utilizzare per il login e la richiesta degli esami l'identità digitale SPID; se non ne abbiamo una possiamo rimediare subito leggendo le nostre guide Come attivare SPID: guida completa e Come richiedere e ottenere lo SPID.
Non dobbiamo dimenticarci anche la questione riprese: se il drone è dotato di telecamera e/o microfono va sempre registrato sul portale D-Flight (anche quelli di classe CO e C1) e, in caso di riprese a persone non coinvolte è necessario sempre chiedere il consenso scritto per le riprese, altrimenti rischiamo di ledere la privacy delle persone e dover in seguito pagare i danni (se il video viene reso pubblico o viene condiviso).
Conclusioni
Anche se i droni possono essere ancora visti come giocattoli dalla maggior parte delle persone, il regolamento parla chiaro e non è sindacabile: i droni grandi e grossi vanno guidati con le giuste attestazioni e dobbiamo fare le riprese lontani da centri abitati o da qualsiasi insediamento umano (ovviamente possono stare con noi le persone da riprendere, ma dobbiamo sempre prestare la massima attenzione); i droni grandi devono essere registrati e avere il transponder attivo, oltre che un'assicurazione simile a quella per le auto. Per evitare tutte queste limitazioni scegliamo dei droni piccolini (classe C0 o C1), così da non dover conseguire nulla e poter volare subito rispettando le regole di buon senso e procedendo alle riprese in luoghi sicuri e controllati.
Se siamo degli appassionati di droni possiamo leggere anche le nostre guide 4 Simulatori di drone gratis con gare e corsi di guida e Migliori Robot e droni telecomandati con app (iPhone o Android).
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